1 FEBBRAIO 2025

09:24

NOTIZIA DI CRONACA

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1 FEBBRAIO 2025 - 09:24


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RIMINI: Violenza sessuale e lesioni alla compagna, arrestato 40enne albanese

E’ stato arrestato dalla polizia di Rimini un quarantenne di nazionalità albanese, indagato per violenza sessuale, lesioni personali, atti persecutori, sequestro di persona ed estorsione, commessi nei confronti di una donna con la quale aveva una relazione affettiva. La donna si era presentata in Questura nei giorni scorsi mostrando evidenti ematomi al volto, oltre ad una vistosa frattura all’arcata dentaria, riferendo agli investigatori di essere stata aggredita dal compagno. La donna, infatti, nonostante fosse intenzionata a lasciare il compagno a causa delle pregresse violenze patite, esasperata dallo smodato consumo di sostanze stupefacenti fatto dall’uomo, dopo alcuni giorni di discussione, aveva accettato di incontrarlo in un albergo, dove è stata immediatamente aggredita. Per svariate ore l’ha segregata,impedendole di uscire o di chiedere aiuto, e l’ha costretta a subire un rapporto sessuale.  Nel corso dell’indagine è emerso che la vittima fosse da tempo totalmente assoggettata al compagno e che avesse subito anche l’estorsione di 20.000 euro, oltre ad essere stata obbligata a realizzare dei video sessualmente espliciti che venivano venduti a terze persone.

 




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

SANTARCANGELO: Aperta indagine per i due alpinisti morti sul Gran Sasso

L'indagine sulla morte dei due alpinisti romagnoli di Santarcangelo è già entrata nel vivo. Gli inquirenti hanno acquisito alcuni video fatti con i telefonini e ascoltato diversi testimoni nell'ambito del fascicolo aperto dalla Procura di Teramo per omicidio colposo e affidata ai carabinieri di Assergi (Aquila). Luca Perazzini, di 42 anni, e a Cristian Gualdi, di 48, erano scivolati in un canalone sul Gran Sasso a quota 2.700 metri, sorpresi da un brusco peggioramento delle condizioni meteo mentre stavano tornando indietro. Nella gola, i due alpinisti erano rimasti bloccati dalla domenica prima di Natale fino a quando non erano stati ritrovati e raggiunti dai soccorsi cinque giorni dopo. Ma per i due alpinisti oramai non c'era più nulla da fare. I Carabinieri di Assergi hanno iniziato ad ascoltare le persone informate sui fatti, che potranno ricomprendere anche i responsabili delle operazioni di soccorso. Il fascicolo ha origine dall'esposto del fratello di Luca Perazzini, Marco secondo il quale l'accesso alla vetta andava proibito. Tra gli aspetti su cui gli avvocati della famiglia Perazzini Francesca Giovannetti e Luca Greco chiedono di fare luce non c'è solo la mancata chiusura della funivia di Fonte Cerreto, che collega la località turistica di Fonte Cerreto e Assergi (1.115 sul livello del mare), al versante occidentale di Campo Imperatore (a quota 2.130), nel cuore del massiccio del Gran Sasso, ma anche la tempestività dei soccorsi e la segnaletica.