12 MARZO 2025

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12 MARZO 2025 - 13:53


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BOLOGNA: Tentato omicidio per questioni di droga, due arrestati | VIDEO

La squadra Mobile di Bologna ha arrestato gli autori del tentato omicidio commesso lo scorso giugno in una via residenziale della città per questioni legate al mondo dello spaccio.

Sono stati arrestati gli autori del tentato omicidio commesso il 9 giugno del 2024 nel quale rimase gravemente ferito un giovane ragazzo colpito con un’arma da fuoco in via Audinot, una zona residenziale di Bologna. Le successive indagini hanno portato al movente, legato allo spaccio di sostanze stupefacenti e agli autori del reato, rispettivamente un 29enne italiano, dimorante a Modena e autore materiale del fatto (trovato al momento dell’arresto con 400 g di hashish) e un 31enne rumeno di Bentivoglio. Importante per le indagini le intercettazioni e l’esame dei dispositivi elettronici: con la vittima poco collaborativa, grazie al canale telegram si è riusciti a capire l’esistenza di un’attività criminale e il rinvenimento di sostanza stupefacente nella casa dei due malviventi, condotti in carcere, con la stessa vittima che dovrà comunque rispondere del reato di spaccio.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, sentiti gli anziani dei testimoni di Geova

Il 2 ottobre 2023, il giorno prima dell'omicidio di Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi inviò messaggi vocali ad uno degli anziani della congregazione di Marebello-Miramare di Rimini dei testimoni di Geova, frequentata da tutta la famiglia della vittima. Lo ha riferito alla Corte d'Assise che sta processando Louis Dassilva, nella ripresa di udienza pomeridiana, Davide Mingucci, uno degli anziani dei testimoni di Geova di Marebello.     Sui contenuti dei messaggi e della situazione della famiglia Paganelli e di Giuliano Saponi, figlio della vittima e marito della Bianchi, legata da una relazione con l'imputato Dassilva, l'anziano si è quasi sempre appellato al segreto confessionale. "Dei problemi della famiglia Saponi non mi informò Pierina ma altre persone", ha detto il testimone. Sia il pm Daniele Paci che gli avvocati della difesa, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno insistito sul chiedere se il 4 ottobre del 2023, ossia il giorno in cui Pierina fu ritrovata cadavere nel garage di via del Ciclamino, vi fosse in programma una riunione del comitato giudiziario, a carico di Manuela Bianchi, in seno alla congregazione dei testimoni di Geova.     Il punto in questione è che il tradimento della Bianchi con Dassilva sarebbe potuto essere motivo di allontanamento della donna dalla congregazione "per cui gli altri testimoni di Geova smettono di avere un rapporto sociale con chi viene allontanato, ma i rapporti familiari continuano come prima", ha spiegato l'anziano.     Una circostanza molto temuta, secondo la Procura, da Bianchi che ne aveva messo al corrente lo stesso Dassilva al quale la donna la sera dell'omicidio inviò una serie di messaggi sulla riunione della commissione giudiziaria che si sarebbe tenuta all'indomani. Sentito anche un altro anziano della congregazione Andrea Mengucci. "Il tradimento è un peccato grave?" è stato chiesto dal difensore Andrea Guidi e affermativa è stata la risposta del testimone. "Manuela Bianchi non è più testimone di Geova dal gennaio 2024", ha specificato il testimone. L'udienza è stata poi aggiornata al 17 novembre alle 9 per sentire Giuliano Saponi, e il fratello della nuora Loris Bianchi.