12 MARZO 2025

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12 MARZO 2025 - 18:27


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ROMA: Venerdì presidio delle lavoratrici La Perla al Ministero del Lavoro

Presidio delle lavoratrici de La Perla, venerdì, davanti al Ministero del Lavoro a Roma. La mobilitazione, spiega il volantino stilato dalla Filctem-Cgil e dalla Uiltec-Uil si "svolgerà in concomitanza con l'incontro ottenuto" al dicastero "dalle 10.30 alle 15". La Perla, viene scandito sul volantino dei sindacati, "si salva solo con la copertura degli ammortizzatori sociali. Supporto indispensabile in attesa dell'imminente bando per l'aggiudicazione dell'intero gruppo ad un nuovo soggetto industriale". In particolare a rischiare di rimanere scoperte sono circa 55 dipendenti, tra La Perla Global Management Uk e La Perla Italia. Per le lavoratrici della prima società, di diritto britannico e detentrice del marchio, la cassa integrazione è scaduta il 25 gennaio. Per quelle della seconda società, che si occupa dei negozi, la cassa scade il 10 aprile.




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EMILIA-ROMAGNA: Approvata la legge di bilancio, 10 miliardi alla sanità | VIDEO

Via libera in assemblea legislativa alla manovra di bilancio della regione. Ci sono investimenti su sanità e territorio ma c’è anche un aumento delle tasse che scatena le critiche della opposizione.  "Il bivio che aveva davanti l'Emilia-Romagna era scegliere tra 300 milioni di euro di tagli alla sanità o accettare una sfida: aumentare le tasse per salvare il sistema sanitario" Questo è il nodo centrale della manovra di bilancio regionale presentata in Assemblea legislativa e approvata nonostante il voto contrario del centrodestra. Si tratta di un piano da 14,3 miliardi di euro, di cui 10 destinati alla sanità. Per riequilibrare i conti di un settore considerato un’eccellenza a livello nazionale, si è deciso di ricorrere a un aumento delle tasse: Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari. Una scelta che non è piaciuta all’opposizione: "Una manovra iniqua – afferma Alessandro Aragona di Fratelli d’Italia – che assume i contorni di una vera e propria stangata fiscale, un provvedimento lacrime e sangue. Nonostante qualche piccolo aggiustamento sul terzo scaglione dell'Irpef, a nostro avviso insufficiente, questa è sicuramente una manovra da bocciare." A difendere la scelta è De Pascale: "L'obiettivo è che i cittadini dell'Emilia-Romagna non paghino di più, ma che non siano costretti a rivolgersi al privato. Con un piccolo contributo, proporzionale ai propri redditi, si potrà garantire un sistema universalistico che offra risposte a tutti." Ma la sanità non è l’unico ambito di intervento. Tra le principali voci di spesa ci sono anche 1,9 miliardi di euro destinati a lavoro, imprese e comunità, 672 milioni per i trasporti e il raddoppio delle risorse per la tutela del territorio. Inoltre, 167 milioni di euro saranno impiegati per la messa in sicurezza delle zone alluvionate: "Questo è un altro punto su cui stiamo lavorando con il commissario Curcio – conclude De Pascale – per definire con chiarezza il primo nucleo di opere che aumenterà la sicurezza. Che si tratti della Val di Zena o del Lamone nel territorio romagnolo, abbiamo aree particolarmente a rischio. Dobbiamo realizzare opere nuove, straordinarie, che non rispondano solo alla logica della ricostruzione, ma puntino all’aumento della sicurezza."