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Thumbnail BOLOGNA: Cosmoprof, ministro Urso sui dazi, “evitare escalation e guerra commerciale” | VIDEO

BOLOGNA: Cosmoprof, ministro Urso sui dazi, “evitare escalation e guerra commerciale” | VIDEO

ATTUALITÀ - Al via alle fiere di Bologna la 56esima edizione di Cosmoprof, il salone internazionale dedicato alla filiera della cosmetica e di tutte le sue componenti. Presente all’inaugurazione anche il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha parlato del rischio dazi anche per questo settore, commentando: “L’Europa dev’essere cauta per evitare un’escalation e una guerra commerciale che danneggerebbe tutti”   Su il sipario alle Fiere di Bologna, sotto i migliori auspici, per l’edizione numero 56 di Cosmoprof, il salone internazionale dedicato alla filiera della cosmetica e di tutte le sue componenti. Oltre tremila gli espositori da 65 Paesi, più del 35% alla sua prima volta a Bologna. “Ci aspettiamo 250mila persone, che vuol dire tanta roba in termini organizzativi” assicura il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari, mentre il direttore generale del salone, Enrico Zannini, aggiunge: “Siamo confidenti che sarà un’edizione record”. Il governatore Michele De Pascale ricorda come “stiamo parlando di un settore con numeri importanti anche in Emilia-Romagna; Matteo Zoppas, presidente dell’agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane Ice, spiega: “Il settore è in crescita, nel 2022 e 2023 di venti punti percentuali e anche nel 2024 è cresciuto dell’11,4%. Diciamo che è una di quelle locomotive che hanno consentito al made in Italy di non essere penalizzato dai settori più in calo come automotive o area della Germania e della Cina”. Sullo sfondo, come ormai accade da settimane quando si parla d’economia, il rischio dazi da Oltreoceano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, conclude a riguardo: “Riteniamo che la commissione europea, che ha il mandato per la politica commerciale per l’unione, debba essere cauta e responsabile per evitare che si inneschi un’escalation e una guerra commerciale che danneggerebbe tutti”.

Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: Export 2024, calo del 2% ma bene l’alimentare | VIDEO

EMILIA-ROMAGNA: Export 2024, calo del 2% ma bene l’alimentare | VIDEO

Il report di Unioncamere sulle esportazioni in Emilia-Romagna nel 2024 evidenzia un contesto misto, con segnali sia positivi che negativi. Da un lato, la regione mantiene una posizione di rilievo nell’export nazionale, confermando il suo secondo posto dopo la Lombardia, con una quota significativa del 13,4%. Tuttavia, è stato registrato in regione un calo complessivo delle esportazioni del 2% rispetto all’anno precedente che riflette una certa fragilità dei settori chiave, come i macchinari e apparecchiature, che hanno registrato una diminuzione importante. Buoni invece i risultati per l’industria alimentare e delle bevande (+7,2%) e per i mezzi di trasporto (+4,7%). Quanto alle destinazioni, sono state riscontrate difficoltà nei mercati europei, con flessioni nelle vendite verso paesi come la Germania e la Francia, dimostrando una crescente competitività globale che la regione sta affrontando. Al di fuori dell’Europa invece gli Stati Uniti sono rimasti il principale paese di destinazione con un leggero aumento (+0,5%), i mercati asiatici hanno visto una crescita complessiva dell’1,5%. Complessivamente, pur in presenza di un rallentamento, l’Emilia-Romagna sembra essere ben posizionata per far fronte alle sfide economiche future, mantenendo un’importante presenza nei mercati esteri e facendo leva su settori in crescita per mantenere la competitività.

Thumbnail RAVENNA: Porto, traffico in aumento ma rischio declassamento | VIDEO

RAVENNA: Porto, traffico in aumento ma rischio declassamento | VIDEO

Il 2025 è iniziato bene per il porto di Ravenna che vede aumentare il traffico di merci e persone. Sul futuro però pesa l’incertezza sui dazi e il declassamento che potrebbe scattare a maggio. +7,6% a gennaio, con un aumento stimato a febbraio del +0,7%. Comincia bene l’anno per il porto di Ravenna, che registra numeri in positivo in tutti i settori, dalle merci al trasporto di persone. “I nostri settori trainanti stanno ottenendo buoni risultati” è stato il commento della presidente dell’Autorità Portuale, Maria Petrosino, che però ha sottolineato come i dubbi sui dazi, che potrebbero essere imposti dagli Stati Uniti, gettino un’ombra di incertezza sul prossimo futuro. A breve, inoltre, un’altra spada di Damocle potrebbe abbattersi sulla struttura: quella del declassamento. Proprio per questo, il sindaco in pectore di Ravenna, Sbaraglia, ha incontrato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, esprimendo le sue preoccupazioni. Ad interessarsi alla questione anche il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in visita pochi giorni fa: “Ho chiesto rassicurazioni. Mi è stato detto che arriverà altro organico e che alcuni servizi non verranno tagliati, anzi verranno potenziati. Tuttavia, mi piacerebbe condividere una prospettiva e capire le motivazioni che hanno portato alla riorganizzazione dell’impianto delle dogane nei porti italiani”. "Il porto non verrà penalizzato", replica l’Agenzia delle Dogane. Anzi, grazie alla riorganizzazione, il personale di servizio passerà da 63 a 72 unità. Nei prossimi giorni è previsto un incontro, si spera chiarificatore, con il direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse.


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