8 LUGLIO 2024

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8 LUGLIO 2024 - 15:47


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FAENZA: Alluvione, agricoltori in protesta, "50% dei rimborsi respinti" | VIDEO

Cinque richieste "per salvare produzioni di qualità, redditi e posti di lavoro".

Arrivano da Pieve Ponte (Faenza) dove agricoltori, rappresentanti delle cooperative, delle associazioni delle istituzioni e cittadini si sono trovati per la manifestazione "Vogliamo ripartire", per chiedere di agire in fretta, a più di un anno dalle alluvioni che hanno travolto la Romagna, "per accelerare l'erogazione dei ristori e la ricostruzione".

 "Siamo consapevoli che le sfide in essere, nella loro complessità, richiedano condivisione e collaborazione - invocano le organizzazioni agricole promotrici - Siamo anche certi che si debbano allontanare strumentalizzazioni di ogni sorta, per il bene della collettività tutta, per perseguire un obiettivo comune: la salvaguardia, la tenuta e la ripresa delle attività agricole, il rilancio del territorio, a tutela di un valore aggiunto importante che va oltre i confini regionali".
    Il presidio voluto da Confagricoltura Ravenna, Cia Romagna, Copagri, Terra Viva Emilia Romagna, Legacoop Romagna e Agci Emilia Romagna ha messo al centro un manifesto in cinque punti, una road map che è di fatto, spiegano gli organizzatori "un imperativo inderogabile per chi ha a cuore il territorio ancora martoriato. Hanno partecipato il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele De Pascale, e i sindaci di Faenza, Castel Bolognese, Bagnacavallo, Solarolo, Massa Lombarda, Russi, Cotignola, Conselice, Riolo Terme insieme a rappresentanti dei comuni di Alfonsine, Casola Valsenio, Lugo e Cervia e la deputata Pd Ouidad Bakkalì.
    I punti sono: un piano strategico di messa in sicurezza del territorio a partire dalla collina; semplificazione burocratica e procedure più snelle per le perizie e le richieste di ristoro dei danni; contributi a integrazione del reddito che siano realmente rispondenti alle esigenze; il saldo delle risorse messe finora a disposizione dal Fondo AgriCat e un maggior coinvolgimento delle associazioni agricole nella gestione del Fondo.




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ROMA: Alluvione, CdM ratifica nomina Curcio a commissario ricostruzione

L'ingegnere Fabrizio Curcio è il nuovo commissario straordinario alla ricostruzione nelle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, colpite dall'alluvione del 2023. Lo ha deliberato il governo oggi pomeriggio, su proposta della premier Giorgia Meloni e sentito il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. L'ex capo dipartimento della Protezione civile, come si spiega in una nota, una volta pubblicato il decreto del capo dello Stato, prenderà il posto del generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha guidato la struttura commissariale fino al dicembre scorso, quando è stato chiamato ad altro incarico. Fabrizio Curcio resta in carica fino al 31 dicembre 2025. Nella medesima seduta, il Consiglio dei ministri ha pure provveduto alla proroga per un anno del senatore Guido Castelli nell'incarico di commissario straordinario per la riparazione, ricostruzione, assistenza alla popolazione e ripresa economica nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpite dal sisma dell'agosto 2016. “Sono consapevole della complessità di questa sfida e lavorerò con determinazione e trasparenza per sostenere le comunità colpite in questo percorso di ricostruzione, nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini”. Così, in una nota, Fabrizio Curcio, commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione. “È per me un onore e una grande responsabilità ricevere questo incarico. Desidero ringraziare il Presidente Meloni e il Governo per la fiducia riposta nella mia persona”, aggiunge. “Il mio impegno sarà quello di lavorare in sinergia con i presidenti Michele de Pascale, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli, così come con tutte le istituzioni locali, per rispondere con efficacia e tempestività alle necessità delle popolazioni coinvolte”, sottolinea Curcio in riferimento ai governatori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche. “Al Generale Figliuolo va il mio personale apprezzamento per il lavoro svolto con competenza e dedizione, che rappresenta un punto di partenza solido per proseguire il percorso di ricostruzione”, conclude in merito al suo predecessore.