18 FEBBRAIO 2016

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18 FEBBRAIO 2016 - 15:23


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CESENA: Eletto il nuovo consiglio della Cassa di Risparmio di Cesena- VIDEO

Si è tenuta l'assemblea della Cassa di Risparmio di Cesena, convocata per procedere alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione e del collegio sindacale per il triennio 2016-2018. Come previsto il nuovo consiglio è composto da nove consiglieri rispetto agli undici del passato di cui sette espressione delle Fondazioni Bancarie di Cesena, Faenza e Lugo, azioniste al 66% del capitale, e due degli azionisti privati che detengono il restante 34%. Sono stati eletti: Maurizio Brunelli, Francesco Caputo Nassetti Fabrizio Ceccarelli, Carlo Comandini, Lorenzo Frediani, Giorgio Guerra, Andrea Ragagni, Catia Tomasetti e Aldolfo Zanuccoli. In occasione della prima seduta, il nuovo consiglio eleggerà al suo interno il presidente per cui le fondazioni hanno indicato Catia Tomasetti. Il nuovo collegio sindacale  è composto da Jacopo Casanova presidente, Marinella Monterumisi e Francesco Silvestrini. Sindaci supplenti Matteo Poletti e Stefano Spinelli.  il primo compito del nuovo organo sarà quello di elaborare un piano industriale 2016-2020, funzionale all’aumento di capitale, le cui linee guida prevedono una revisione delle politiche creditizie sia per quanto riguarda l’erogazione di nuovo credito che la classificazione e gestione di quello deteriorato, l’ottimizzazione del presidio territoriale, lo sviluppo del canale digitale, l’utilizzo di nuovi modelli di servizio, il perfezionamento della macchina operativa, la razionalizzazione dei costi e un più efficace bilanciamento delle risorse fra strutture centrali e periferiche; il rilancio dell’azione commerciale, il rafforzamento della struttura dei controlli interni. Cassa di Risparmio di Cesena, fondata nel 184, con 117 sportelli e circa 1.000 addetti, può contare su oltre 133mila clienti a cui ha erogato impieghi per oltre 3miliardi e 700 milioni di euro.




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EMILIA-ROMAGNA: Post alluvione, il presidente de Pascale firma ordinanza contributi per imprese e famiglie

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha firmato l’intesa all’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile per gli interventi straordinari legati all’alluvione di ottobre 2024, che stanzia risorse per imprese e famiglie danneggiate. Nel dettaglio, potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro alle imprese e ai professionisti colpiti dall’alluvione che ha interessato l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso. Il presidente ha annunciato la firma stamani, nel corso della riunione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto la partecipazione per la prima volta del commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio. Numerosi i temi, di cui si è discusso nella Sala Fanti di viale Aldo Moro: gli indennizzi, le norme, i Piani speciali, la messa in sicurezza del territorio, con un confronto su cosa ha funzionando e cosa è migliorabile, all’insegna della massima condivisione e della “necessità di ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese”. A presiedere l’incontro anche la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. “Nei giorni scorsi il commissario ha incontrato le istituzioni dell’Emilia-Romagna- ha esordito il presidente de Pascale-, oggi incontra le nostre comunità, perché qui ci sono i rappresentanti dell’imprenditoria, dei sindacati, del mondo sociale. È stato un momento molto importante, i temi sono ampiamente condivisi da tutte le forze economiche e sociali, dai sindaci: l’esigenza condivisa è quella di mettere in campo alcuni miglioramenti nelle procedure di indennizzo. E dobbiamo anche- ha aggiunto il presidente- ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese dell’Emilia-Romagna sulla possibilità di andare a risultato rispetto all’indennizzo. Su questo tema sono arrivati molti stimoli e sollecitazioni dal Patto. La parte su cui stiamo lavorando più convintamente è realizzare un cambio di passo reale sulle opere di sicurezza, con un’ossessione: vogliamo accelerare, dare risposte”.  “Ringrazio la sottosegretaria Rontini, che ieri mi ha accompagnato, tappa per tappa, nei sopralluoghi in Romagna- ha sottolineato Curcio-. E ringrazio il vicepresidente Colla, con cui collaboreremo, gli assessori e tutti i presenti. Finora è stato fatto il massimo di quello che si poteva fare. Ora- ha proseguito- dobbiamo verificare a che punto siamo e cercare di accelerare, e questo si fa ascoltando il territorio, che qui è molto vivo, positivo e accogliente. Questa è una terra che, di ripartenze, dal 2012 a oggi, ne ha viste davvero tante”. Tra i temi su cui si è soffermato il commissario, la richiesta da parte del territorio dell’ampliamento dell’area colpita dagli eventi alluvionali dopo il 2023, gli indennizzi, la ricostruzione pubblica, la pianificazione (Piani speciali) e l’urbanistica, le opere urgenti. La nuova ordinanza Per fronteggiare le esigenze più urgenti causate dagli eventi alluvionali di ottobre 2024, in base alla nuova ordinanza potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro di contributi alle imprese e ai professionisti danneggiati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso. La domanda di contributo potrà essere presentata tramite i sindaci dei comuni colpiti da parte delle famiglie, oppure tramite la Regione Emilia-Romagna per le imprese. Il contributo verrà erogato in due fasi: acconto e saldo. Le domande di acconto devono essere presentate entro il 30 giugno 2025. Il sostegno è rivolto al ripristino (anche parziale) di abitazioni principali e relative pertinenze danneggiate, alla pulizia e alla rimozione di acqua, fango e detriti; al ripristino o sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati, di impianti essenziali per acqua, gas ed energia elettrica, o delle parti comuni degli edifici residenziali non fruibili. Per le attività produttive, il commercio e i professionisti il contributo copre spese relative al ripristino della sede, delle pertinenze, dei beni strumentali, delle scorte, dei beni mobili, degli impianti, gli interventi di pulizia e le spese di delocalizzazione.