CESENA: Il Trauma Center del Bufalini su Rai Tre, “Esempio da seguire” | VIDEO
Abbiamo fatto visita all’ospedale Bufalini di Cesena, al centro di una inchiesta sulla sanità che andrà in onda sulla trasmissione di rai tre “Presa Diretta”. Il giornalista Riccardo Iacona è stato una settimana al Trauma Center per raccontare pregi e difetti della sanità pubblica.
Si intitola “Sanità S.p.a” ed è il titolo della nuova inchiesta sul servizio sanitario nazionale che andrà in onda lunedì in prima serata nella trasmissione di Rai Tre “Presa Diretta”, condotta da Riccardo Iacona. Il giornalista ha compiuto un viaggio in tutta Italia per verificare lo stato di salute degli ospedali. Tra questi c’è anche il Bufalini di Cesena dove Iacona ha trascorso una settimana.
“Ci ha seguito in tutte le nostre attività. Dal reparto alla sala operatoria all’ambulatorio – spiega il direttore del reparto di Chirurgia Franco Catena – gli abbiamo fatto vedere il nostro lavoro e lui si è dimostrato molto interessato”
Diverse le criticità registrate negli ospedali italiani, alle prese con tagli ai finanziamenti e con una grave carenza di personale. Ciononostante il Trauma Center del Bufalini viene rappresentato come un modello da seguire per fare fronte alla crisi. Qui ogni anno vengono accolti e curati più di 1000 pazienti, l’87% dei casi medio-gravi di tutta la Romagna. Merito del Siat, il sistema integrato di assistenza traumi, che mette in relazione i tre grandi centri di Bologna, Parma e Cesena e garantisce una maggiore efficienza, come spiega il direttore del reparto di Rianimazione e professore straordinario Unibo Vanni Agnoletti:
“Una volta che c’è un trauma il Siat se ne prende carico e lo va a gestire accompagnando il paziente lungo tutto il percorso di cura”
Nell’inchiesta di Presa Diretta si parla molto delle difficoltà delle strutture sanitarie nel reperimento del personale, qual è la situazione al Bufalini?
“Uguale a quella di tutti gli altri ospedali – spiega Agnoletti – l’unico vantaggio che per ora abbiamo è quello di essere abbastanza attrattivi per cui vediamo una fuoriuscita di medici ma anche un gran numero di medici che fanno domanda per entrare. Questo ci rende autosufficienti”
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