11 NOVEMBRE 2015

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11 NOVEMBRE 2015 - 16:52


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IMOLA: Autodromo, si dimette il direttore Benvenuti

Dal primo gennaio 2016 Pietro Benvenuti lascia l’incarico di direttore generale dell’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Lo comunicano Con.Ami e Formula Imola in una nota, specificando che il dirigente ha raggiunto l’obiettivo di rilanciare l’attività e che l’addio avviene in un contesto di reciproco apprezzamento. “È giunto il momento di una nuova sfida professionale – spiega Benvenuti -, sempre nell’ambito del motorsport, con la consapevolezza e l’emozione che questi quattro anni all’autodromo rappresentano una storia indelebile sia dal punto professionale che umano”.




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BOLOGNA: Dazi, un rischio per le imprese regionali e nazionali orientate all’export | VIDEO

Continua il dibattito sulla questione relativa ai dazi americani annunciati da Trump: nonostante una fase ancora interlocutoria, le preoccupazioni sono rivolte alle imprese italiane e all’export. Un problema per il nostro Paese e una difficoltà negli scambi economici a livello internazionale. Sono questi i punti sottolineati dal Presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari in merito alla posizione di Trump sui dazi: un cambio di scenario che, secondo Calzolari, potrebbe portare anche a nuove regole per le imprese. Nonostante una fase ancora interlocutoria, sottolinea la Presidente di Legacoop Bologna Rita Ghedini, i dazi creerebbero problemi alla filiera e alle imprese, locali e nazionali, fortemente orientate verso l’export. Gianpiero Calzolari, Presidente Gruppo Granarolo: "Se si ridimensionano si rendono difficili gli scambi economici tra paesi per un paese come il nostro che ha una grande abilità nella trasformazione è veramente difficile per alcune categorie. Penso all’automotive; sappiamo già cosa sta succedendo quindi quello che tutti noi auspichiamo è un protagonismo dell’Europa e  il suo peso relazionale non solo bilaterale con gli Stati Uniti con la Cina con l’India e con il Messico, ma con tutti coloro che possono tutti i paesi che sono oggi un mercato e possono diventarlo domani. Cambieranno le regole, non possiamo pensare che rimarranno le regole di prima, bisogna che siano regole compatibili con quello che nel frattempo noi abbiamo costruito una rete di imprese che dialogano gli interni di fornitura su fornitura consumi in modo ormai quotidiano".