CALCIO: Bologna, la paura fa 90, la beffa 98
SPORT - Thriller movie parte 2. Setting: stadio Renato Dall’Aria. L’anno cambia, l’epilogo rimane lo stesso. Quello dal sapore di beffa. Se il 2024 si era chiuso con l’autogol di Castro all’88’, regalando i 3 punti al Verona, il 2025 si apre con il fallo di mano di Lucumì dieci minuti dopo, al minuto 98. Risultato? Rigore per la Roma, Dovbyk a temperatura ambiente (glaciale) dagli 11 metri e assalto al 6º posto per ora rimandato. Ma andiamo con ordine. Succede tutto nella ripresa, con una serie di colpi di scena degni dei film di Dario Argento. Da un “Profondo Rosso”, a uno rosso-blù, come nel caso del più classico gol dell’ex, quello di Alexis Saelemaekers: serpentina dalla destra, stoccata col mancino dal limite, Skorupski imita Maignan contro il Cagliari e confeziona il 4º centro nelle ultime 6 per la “Salamandra” belga (letteralmente on fire sotto la cura Ranieri). Poi il primo plot twist della serata. Benji Dominguez strappa in mediana, Odgaard rifinisce e Dallinga conclude. Uno a uno e tutto da rifare. Sì, per la Roma però, che nel giro di 4 minuti subisce l’uno-due della banda Italiano, questa volta dagli 11 metri. Koné sbraccia sul corner di Holm, capitan Ferguson apre il piatto e ribaltone completato. Partita in ghiaccio? Macché. Perché chi di mano ferisce, di mano perisce, non prima però di aver divorato il tris in ripartenza (3 vs 1). Penultimo minuto di recupero, 98’ sul tabellone luminoso. Ultimo corner alla disperata della Roma, tacco di Ndicka deviato dal braccio di Lucumì. Abisso assegna un altro penalty ma l’esito non cambia. Dobybk fa 2-2 ed ennesimo amaro in bocca per i felsinei, chiamati ora a un’altra prova di forza, ma senza scivoloni last minute. Mercoledì a San Siro c’è l’Inter.