5 OTTOBRE 2024

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5 OTTOBRE 2024 - 17:39


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CICLISMO: Pogacar sempre più "cannibale", è suo il Giro dell'Emilia

Tadej Pogacar conquista il Giro dell'Emilia, aggiungendo anche questa vittoria alla sua impressionante stagione dopo il recente successo al Mondiale e la storica doppietta Giro-Tour. Con un attacco deciso sul duro strappo di San Luca, il fuoriclasse sloveno ha distanziato tutti i rivali, portando a 24 il numero delle sue vittorie stagionali. Nonostante la forte concorrenza, tra cui nomi come Roglic ed Evenepoel, Pogacar ha imposto il suo ritmo sin dall'inizio, correndo in solitaria per 37 chilometri fino al traguardo. Sul podio lo seguono il britannico Tom Pidcock e il giovane lombardo Davide Piganzoli. Con questo trionfo, Pogacar si conferma il favorito d'obbligo anche per il Giro di Lombardia, in programma per il prossimo week-end.

 

Foto: (Credit: Sprint Cycling Agency)




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CICLISMO: Simone Buda vince nella categoria Elite-U23 ma, "è un momento difficile"

Il re della categoria Elite U23 italiana è Simone Buda. Il talento di Montiano, nel Cesenate, ha infatti chiuso la stagione e vinto la classifica grazie a cinque vittorie, altrettanti secondi posti e quattro terzi posti. Il portacolori della Solme Olmo ha vissuto una stagione importante, con i successi precedenti siglati il 3 marzo a Castello di Roganzuolo (Treviso) nel 22° Gran Premio De Nardi, il 25 aprile a Nerviano (Milano) nella 77esima Coppa Caduti Nervianesi, il 12 luglio a Szekszard (Ungheria) nella prima tappa del Gp Gemenc e il 30 luglio a Levane (Arezzo) nel 14° Gran Premio Polverini e l’ultimo il 29 settembre nell’Alta Padovana Tour (Tombolo, provincia di Padova). Per il classe 1999 però l’euforia lascia spazio a tanta delusione in quanto “nonostante sia primo nel ranking italiano – ci ha detto il ciclista romagnolo al telefono -, è un momento difficile. Non ho ancora un contratto con i professionisti per il prossimo anno. Vista la mia età e in pochi ci credevano, quest’anno ho ottenuto risultati più importanti a livello nazionale e sono migliorato nelle corse dure. Sono rammaricato del fatto che andare forte in bici non basti più e qualcuno pensa di fare a meno del numero uno del ranking. Ormai i risultati passano in secondo piano – ha concluso sconsolato -, in primo piano ci sono i procuratori, agganci e soldi”.