19 SETTEMBRE 2023

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19 SETTEMBRE 2023 - 22:45


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CALCIO: Festival del gol al Manuzzi, il Cesena piega l'Ancona 4-0 | FOTO

Dal tris di Pontedera al poker del Manuzzi. Il Cesena ci prende gusto nell’esordio stagionale all’Orogel Stadium e si sbarazza della pratica Ancona con un perentorio 4-0. Passa meno di un minuto dal fischio d’inizio ed ecco la prima palla-gol del Cavalluccio: Ogunseye strappa la sfera sulla trequarti e scalda subito il mancino, Vitali si allunga in corner. Sugli sviluppi dell’angolo ci prova Prestia in girata, blocca l’estremo difensore anconetano. Al 30’ altra clamorosa chance sui piedi di “Big Rob” Ogunseye, prima si fa beffe di Marenco con un sombrero in area, poi carica troppo il tiro e spara alto. Il vantaggio si materializza 3 minuti dopo: corner di Adamo dalla sinistra e come in un revival della scorsa stagione, Silvestri stacca più in alto di tutti e trafigge Vitali nell’angolino basso. Nella ripresa il Cesena dilaga. Al 6’ Corazza viene steso da Cella in area e l’arbitro Perri indica il dischetto: Vitali intuisce l’angolo, ma il “Joker” è glaciale. Primo centro in campionato per il bomber bianconero, che dopo soli 4 minuti concede il bis: Adamo inventa, Corazza punisce. Doppietta personale e 3-0 per un Cesena che a metà ripresa diventa insaziabile, trovando il poker al 27’. C.Shpendi, appena entrato, ubriaca in dribbling la difesa anconetana e lascia partire un sinistro che non lascia scampo a Vitali. È la rete del definitivo 4-0, è il gol che manda in estasi i 9500 spettatori dell’Orogel Stadium e che proietta il Cesena a 6 punti in classifica, a -4 dal Pescara capolista.




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CALCIO: Il Rimini spegne le fiamme e anche il Perugia, è 2-2 al "Neri" | VIDEO

Tra Rimini e Perugia vince solo l'inciviltà: come giustificare, altrimenti, la necessità di sospendere la partita per il lancio di un fumogeno dal settore occupato dai tifosi umbri che causa l'incendio del materassino dedicato all'atletica leggera, costringendo gli inservienti a operare delle pericolose operazioni di contenimento delle fiamme con estintori e le pompe di irrigazione del campo, fino all'inevitabile decisione presa dall'arbitro Scarpa di sospendere la partita per permettere l'arrivo allo stadio "Neri" dei vigili del fuoco? Un inconveniente a dir poco evitabile, per non dire assolutamente deprecabile, che ha causato un'interruzione del match lunga quasi venti minuti, prima che le due squadre potessero tornare in campo. In precedenza erano stati proprio gli ospiti a capitalizzare una partenza lanciata trovando per primi la via del gol: è l'11' quando Kouan entra in area di prepotenza e non dà scampo a Colombo per il vantaggio del Perugia. La ripresa delle operazioni è però soft per il grifone e Lamesta ne approfitta da par suo: tiro a giro, deviazione che mette fuori causa Adamonis e si ricomincia da capo col Rimini che viaggia col vento in poppa, Capanni sfiora anche l'immediato sorpasso con un diagonale di poco out, Morra libera un destro violento che Adamonis neutralizza con grande affanno in corner. Il Perugia impiega almeno dieci minuti per scuotersi, Matos va vicino al gol con un tiro deviato, Kouan spara a salve dalla distanza, poi Morra spreca malamente una grande occasione in contropiede. La dura legge del gol allora punisce il Rimini perché Bartolomei si inventa un gran destro da distanza siderale che coglie impreparato Colombo e il Perugia torna improvvisamente avanti. A chiudere il primo tempo è poi un altro bolide, quello di Matos, che si spegne sul fondo.  Nella ripresa i ritmi della partita si abbassano inevitabilmente e il Rimini ne beneficia: complici anche i cambi, la squadra di Raimondi si rianima e trova al 71' anche il gol del pareggio con la deviazione sottomisura neoentrato Ubaldi. Si gioca ormai sul filo del rasoio, al 90' è Cernigoi ad avere sul sinistro la palla del sorpasso ma Adamonis si oppone da par suo, Ubaldi ci prova due minuti più tardi ma sbaglia la propria mira e allora i biancorossi chiudono la loro maratona con un pareggio sul 2-2 col Perugia.