BASKET: La Virtus ha saputo stringere i denti per battere Verona
La vittoria, il ritorno di Abass, una prova offensiva a lungo buona e l’orgoglio di non farsi risucchiare del tutto in un momento difficile. La Virtus si porta a casa questo dal successo contro Verona, che per il resto ha raccontato ancora una volta di un periodo di sofferenze non semplici da affrontare. Acuite dall’ultima pessima notizia, la nuova sosta ai box di Semi Ojeleye, che per almeno un mese dovrà guardare i compagni da fuori, colpa dell’infortunio muscolare subito a Monaco. I bianconeri piegano la Tezenis, in sostanza con due tiri liberi di Mickey a 18″ dalla fine, sempre davanti per 40′ ma incapaci di non soffrire fino in fondo, nonostante il +11 del 14′ e il +8 degli ultimi tre minuti. Troppe palle perse 17, soprattutto ancora troppo spazio lasciato agli altri in difesa, in area a Smith e Holman prima, poi dall’arco a Giordano Bortolani, 23 punti e massimo in carriera con una prova balistica quasi perfetta. Le emozioni più grandi in avvio le hanno procurate le ovazioni all’ex Ramagli e al rientrante Abass, si spera finalmente fuori dal tunnel dopo il ritorno in serie A, dove non si vedeva dal settembre 2021, 490 giorni per l’esattezza. In una Segafredo senza gli infortunati Lundberg e Ojeleye, con Teodosic a riposo e Jaiteh solo a referto ma non sul parquet, c’è stato da stringere i denti. tanti quintetti piccoli, solo metà partita per Shengelia che ha avuto un buon momento nel terzo quarto, e finalmente Mickey, 18 punti e 7 rimbalzi che pesano più delle solite incertezze. Alla fine i senatori hanno fatto il loro, Belinelli da 15 punti, Hackett che ha risolto momenti difficili e poi bene Cordinier con 10 punti e impatto difensivo in una Virtus dalla scarsa attitudine quando la palla ce l’hanno gli altri. E che peraltro ha perso, regalandoli perlopiù, anche 17 possessi, ma almeno ha vinto a rimbalzo 35 a 24, una delle chiavi del match. Ondivaga la regia di Mannion, comunque 12 punti e 3 assist, sprazzi da Pajola, continuano a mancare troppe cose e uomini vicino a canestro, dove Bako non era in serata. Martedì contro la Stella Rossa inizia una settimana complicata, fatta di tre partite che in chiave europea sembrano anche ultime chiamate. Con troppa emergenza, per guardare più in là della prossima.
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