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Thumbnail TENNIS: Bronzetti accede alla finale del Transilvania Open contro Anastasia Potapova

TENNIS: Bronzetti accede alla finale del Transilvania Open contro Anastasia Potapova

Domani la finale in Romania. La romagnola non ha mai vinto nei precedenti con la russa Potapova.   Lucia Bronzetti è in finale al 'Transilvania Open', torneo Wta 250 di Cluj, in Romania ( montepremi di 275.094 dollari), al termine di una partita durata nemmeno un quarto d'ora. La sua avversaria in semifinale, Katerina Siniakova, testa di serie numero 5 del torneo, ha alzato bandiera bianca sul 4-0 del primo set, a causa di un infortunio. La ceca già era scesa in campo con una vistosa fasciatura alla gamba destra. In finale Bronzetti se la vedrà con la russa Anastasia Potapova, testa di serie n. 1 di questo torneo, che nell'altra semifinale ha battuto la bielorussa Aliaksandra Sasnovich per 6-3 7-5. "Non è bello arrivare in finale così: avrei voluto giocare la partita e combattere - ha commentato la tennista romagnola -. Mi sono resa conto che aveva un problema ma ho cercato di rimanere concentrata sul mio gioco. Mi dispiace per lei le auguro di riprendersi il prima possibile". L'ultimo ostacolo per Lucia è la russa Potapova: "Ho sempre perso con lei: mi auguro di poter dare il massimo. E' stata una settimana bellissima, cercherò di fare del mio meglio anche in finale".

Thumbnail RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.


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