CESENA: Fallimento AC Cesena, chiesti 30 anni di carcere | VIDEO
CRONACA - Nuova udienza per il processo sul fallimento dell’ AC Cesena. L’accusa ha chiesto pene fino a 4 anni per gli ex dirigenti. Operazioni fraudolente, plusvalenze fittizie e mancato pagamento delle tasse per un totale di 40 milioni di euro: tutto questo per tenere in piedi una società con 80 milioni di euro di debiti. È questa l’accusa mossa dalla Procura nei confronti degli ex dirigenti dell’A.C. Cesena, società fallita nel 2018. Nella lunga requisitoria andata in scena martedì, il pubblico ministero Francesca Rango ha chiesto complessivamente oltre 30 anni di pena per gran parte dello staff amministrativo, dirigenziale e contabile del vecchio "Cavalluccio": dieci persone in tutto. Tra gli imputati figura anche l’ex presidente del Chievo Verona, Luca Campedelli, accusato di aver messo in piedi un giro di plusvalenze grazie allo scambio di giovani calciatori con il Cesena, il cui valore veniva gonfiato all’inverosimile per truccare i bilanci delle due società. Per lui è stata richiesta la pena più alta: 4 anni e 6 mesi. Non figurano tra gli imputati, invece, i due ex presidenti del Cesena, Giorgio Lugaresi e Igor Campedelli, che hanno già patteggiato una pena minore. Nel corso delle quasi sette ore di udienza, l’accusa ha illustrato le operazioni ritenute illecite portate avanti dalla società, nella quale ogni anno venivano versati solo i soldi strettamente necessari per iscriversi ai campionati, continuando a rateizzare i pagamenti dovuti al fisco, fino ad arrivare al fallimento. Ora il processo prosegue: il 24 giugno si terrà l’udienza con la parte civile, rappresentata dal curatore fallimentare Mauro Morelli.