BOLOGNA: Strage Suviana, tecnici al lavoro sulle scatole nere
CRONACA -
Due tecnici di Terna – gli ingegneri Flavio Franceschini e Alberto Sacchetti, con l’aiuto di ufficiali di polizia giudiziaria della Postale – sono stati nominati nei giorni scorsi, dai pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi, per mettere in sicurezza, estrarre e fare una copia dei dati contenuti all’interno dei dispositivi elettronici e informatici sequestrati dopo la strage di Suviana del 9 aprile scorso. Giovedì pomeriggio è stato conferito ufficialmente loro l’incarico. Tra i dispositivi che verranno analizzati ci sono le due scatole nere della centrale Enel Green Power di Bargi di Camugnano, il cosiddetto sistema ‘Scada’, oltre a un laptop e un dispositivo elettronico recuperato al piano -6, che contiene dati sull’operatività del gruppo 2, quello che è esploso causando la morte di 7 persone. I tecnici – che si aggiungono ai consulenti già incaricati a inizio maggio – hanno chiesto e ottenuto un termine di 30 giorni per concludere le operazioni di perizia, iniziate nel momento dell’incarico ufficiale. Anche gli avvocati, che assistono i familiari delle vittime e i feriti, hanno nominato dei propri consulenti. Al momento la Procura procede per disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro, sempre a carico di ignoti. Il pool di esperti dovrà analizzare i contenuti delle Scada e valutare se l’attività sui sistemi possa essere un danno per i futuri accertamenti, rendendoli di fatto di natura irripetibile, e segnalando l’eventualità per le necessarie valutazioni investigative. Essendo il fascicolo ancora a carico di ignoti, se i tecnici effettueranno esami irripetibili questi sarebbero inutilizzabili in un procedimento verso eventuali futuri indagati. Perciò, se non si potrà neppure eseguire una copia forense della Scada senza rischiare di alterarne i contenuti, i lavori dovranno bloccarsi per permettere alla Procura di valutare il da farsi, cioè presumibilmente iscrivere i primi nomi nel registro degli indagati