BOLOGNA: Suviana, impianto allagato, slitta ancora lo svuotamento
ATTUALITÀ - Continuano i lavori di ripristino della centrale idroelettrica di Suviana, dopo la tragedia nella quale hanno perso la vita 7 persone. Le indagini sull’accaduto sono però ancora rallentate dalla presenza dell’acqua del lago che ha invaso la struttura La chiusura della paratia presso la centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, dove sette tecnici persero la vita in un'esplosione, richiederà più tempo del previsto. E’ quanto emerge dal lavoro dei sommozzatori dei vigili del fuoco, che da settimane stanno tentando di liberare la struttura dall’acqua. Al momento però è impossibile operare. Si deve attendere che il livello dell'acqua interna scenda di almeno 80-100 centimetri rispetto a quello del lago per poter intervenire in sicurezza e chiudere la paratia manualmente. Attualmente, il livello interno è ancora troppo alto, con un dislivello di tre metri, probabilmente a causa delle recenti piogge. Di conseguenza, il termine per l'intervento è stato posticipato, passando dal previsto 4-5 maggio al nuovo periodo compreso tra il 15 e il 20 maggio. Una volta chiusa la paratia, si potrà procedere rapidamente con le operazioni di svuotamento dei piani ancora allagati della centrale, che vanno dal meno 7 al meno 10. Enel ha optato per l'utilizzo del metodo del "treno" modulare per questo processo. Si tratta di un sistema composto da un macchinario a scomparti che aspirerà l'acqua, la filtrerà e la purificherà tramite una serie di "vagoni", per poi restituirla al lago già pulita e conforme ai requisiti di qualità. Anche se il contratto non è ancora stato formalizzato, Enel e Arpae stanno valutando i moduli più adatti da installare per garantire la massima qualità dell'acqua. Una volta che la centrale sarà completamente svuotata, inizieranno le indagini da parte degli inquirenti e dei periti della Procura. Attualmente, è in corso un'inchiesta contro ignoti per fare luce sul disastro avvenuto.