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FORLÌ: "Omicidio", svolta sulla morte dell'84enne Rino Benini - VIDEO

CRONACA - Sarebbe stata tutta una messinscena. Svolta nel forlivese attorno al caso dell'anziano trovato morto nella sua abitazione lo scorso tre dicembre, l'84enne Rino Benini. Siamo a Santa Maria Nuova di Bertinoro, l'uomo, in un primo momento, sembrava essere stato vittima di un incidente domestico in quanto sul suo corpo era stata rinvenuta una coperta bruciata. Come però vi avevamo anticipato nelle scorse edizioni del tg, da subito qualcosa non quadrava. Non si capiva infatti come quel tessuto potesse aver preso fuoco vista l'assenza anche del minimo mozzicone di sigaretta. L'anziano era solito sub-affitare alcune stanze della sua casa a ragazzi molto spesso magrebini. Quel giorno a dare l'allarme era stato proprio l'ospite presente al momento, un 33enne tunisino Tarek Ben Alì che in un primo momento non era risultato indagato. A fare chiarezza su quanto possa essere accaduto due perizie, quella del medico legale e quella dei vigili del fuoco. I sanitari hanno individuato subito la causa delle morte nello strangolamento, in quanto erano presenti numerosi segni sul collo del cadavere, escludendo quindi l'asfissia per fumo. I pompieri invece hanno evidenziato come l'incendio sia stato doloso, con il ritrovamento di una tanica di benzina nell'appartamento. Il tunisino quindi avrebbe strangolato l'anziano e poi avrebbe messo in piedi la messinscena per depistare le indagini. Da chiarire le cause di questo gesto, pare che i due litigassero spesso per questioni di soldi. Il presunto omicida, pluripregiudicato per droga e cittadino italiano in quanto aveva di recente sposato una ravennate, si trova ora al carcera della Rocca di Forlì a disposizione dei magistrati.

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METEO: Le videoprevisioni per il 12 Dicembre 2015 – VIDEO

ATTUALITÀ - dati a cura di ANDREA RAGGINI – EMILIAROMAGNAMETEO.COM

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RAVENNA: Taglio del nastro per il nuovo data center Lepida

ATTUALITÀ - Inaugurato a Ravenna, nel quartiere artigianale delle Bassette, il primo dei quattro data center di Lepida, la società della Regione Emilia-Romagna per l'innovazione e le reti. Per i quattro data center emiliano-romagnoli la Regione ha investito 4,5 milioni. Il data center, nel quale convergeranno server pubblici e privati, fornirà servizi attraverso una gestione "in condominio". Il data center occupa una superficie di 1260 metri quadri, di cui 600 in un edificio di proprietà del Comune. "Si tratta di un'opportunità in più per le nostre aziende - ha commentato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci - alle quali garantiremo servizi tecnologici innovativi. Aumentiamo anche la competitività e l'attrattività del nostro territorio nei confronti delle imprese che vogliono investire". Il sindaco ha inoltre sottolineato "il risparmio economico ed energetico" generato dal progetto: "Con il costo che ogni Comune sta pagando attualmente per il proprio centro elaborazione dati, nel data center di Lepida sarà possibile coprire i costi di energia elettrica, ammortamento e gestione delle macchine".

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CESENA: Il Gambero Rosso sbarca alla fiera - VIDEO

ATTUALITÀ - Una scuola di cucina a diversi livelli e un rinnovo dei padiglioni, questo il progetto di Cesena Fiera che vede come partner principale Gambero Rosso. Un importante investimento per sottolineare la vocazione enogastronomica della città.

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CESENATICO: Mercato nero pesca, fermata la banda del "tonno rosso" - FOTO

CRONACA - Si è conclusa nella notte tra mercoledì e giovedì una complessa operazione di polizia che ha visto impegnato in stretta collaborazione il personale della Guardia Costiera di Cesenatico e quello della Squadra Mobile della Questura di Forlì, e che ha consentito di individuare una banda dedita al mercato nero del tonno rosso. Il gruppo faceva capo ad un diportista residente a Savio di Cervia, il quale con il concorso di almeno un suo concittadino, prendeva contatti con noti ristoranti della riviera, per rifornirli del pregiato prodotto a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato, ma senza l’accompagnamento di alcun documento di trasporto/commercializzazione e senza il minimo controllo sanitario. Il tonno rosso, da tempo indicato come specie ittica a rischio estinzione, è sottoposto ad una rigida regolamentazione dall’Unione Europea, che ne consente la pesca, e quindi la commercializzazione, solo a determinate condizioni ed in determinati periodi dell’anno. E’ una specie sottoposta a quote di prelievo, e ciascun esemplare deve essere dichiarato e schedato al fine tenere sotto controllo il quantitativo massimo assegnato a ciascuno Stato membro. E’ chiaro, quindi, che in un settore così fortemente regolamentato, per un prodotto che ha costi mediamente molto alti, le tentazioni di rivolgersi al mercato nero sono forti, soprattutto in periodi, come quello a ridosso delle festività natalizie, in cui la domanda aumenta significativamente. L’operazione della scorsa notte, conclusa dopo vari appostamenti da parte di pattuglie miste Guardia Costiera/Polizia di Stato, ha consentito di intervenire proprio nel momento in cui, in piena notte, nel retrobottega di un ristorante del porto canale, avveniva il passaggio di prodotto dal venditore all’acquirente, consentendo di sanzionare entrambi. Il pescato, oltre 150 kg. di tonno rosso, è stato sottoposto a sequestro e venduto all’asta al mercato ittico dopo esser stato ispezionato da medici dell’AUSL che ne hanno dichiarato l’ottimo stato di conservazione: il ricavato, come previsto, sarà versato direttamente nelle casse dell’erario. Sanzionati sia il pescatore “sportivo” di Cervia, sia il ristoratore di Cesenatico, per un ammontare totale delle sanzioni di 8.000 €. Le operazioni di controllo continueranno, comunque, durante tutto il periodo natalizio, e nell’intero territorio della provincia di Forlì - Cesena; ed il tonno rosso resterà tra le priorità nei controlli.

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