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CALCIO: Debutto con gol per Castagnetti, "Non guardiamo la classifica"

SPORT - Il Cesena ha subito avuto un saggio del talento di Michele Castagnetti: il gol realizzato su punizione dall'esperto centrocampista ha spianato la strada alla vittoria conquistata in casa della Samp, al culmine di una prestazione di grande spessore. "Sono contentissimo per questa vittoria - ha spiegato a fine match - perché venire a vincere al Marassi non è facile, la Sampdoria dispone di giocatori molto forti: dobbiamo continuare a giocare così, sempre con questo atteggiamento. Siamo in cima alla classifica? Adesso non conta niente, il nostro pensiero è solo quello di fare più punti possibili e mettere fieno in cascina. L'importante è sempre giocare di squadra e i risultati arriveranno.   Foto: IPA Agency

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CESENA: Il Festival Fu Me porta al Bonci "Altri Libertini" | VIDEO

ATTUALITÀ - Si chiude oggi a Cesena Fu Me, il festival di teatro contemporaneo. Sabato è andato in scena al teatro Bonci un classico della letteratura generazionale degli anni ’80, in occasione di un anniversario particolare. «Io non ho il coraggio di alzare gli occhi e capisco che veramente sono peggio dell’edera, dove m’attacco muoio», scriveva Pier Vittorio Tondelli. Proprio in occasione dell’anniversario della sua nascita, il Fu Me ha scelto di rendere omaggio al grande autore emiliano portando in scena per la prima volta a teatro il suo romanzo più celebre, Altri Libertini. A 45 anni dalla pubblicazione, l’opera è arrivata sul palcoscenico grazie alla compagnia di Licia Lanera, che è riuscita a ottenere i diritti. «Questa è dunque la prima versione teatrale di Altri Libertini – spiega il direttore artistico di Fu Me, Michele Di Giacomo –. Una raccolta di racconti che danno voce ai dimenticati, i libertini: Lanera ne ha scelti tre e li ha intrecciati in una narrazione generazionale, affidata ad artisti e attori di diversa provenienza, che riportano in scena gli anni Ottanta». Lo spettacolo, ospitato al Teatro Bonci, è stato uno degli appuntamenti di punta delle due settimane del festival di teatro contemporaneo, che non si è limitato alle rappresentazioni ma ha proposto anche incontri e dibattiti. Grande la partecipazione di pubblico: «Abbiamo dovuto duplicare le visite FAI, gli incontri erano gremiti, per Ascanio Celestini abbiamo ampliato la platea. C’è stata una risposta calorosa e affettuosa che non ci aspettavamo, ma che forse è il frutto del lavoro portato avanti in questi cinque anni di festival: di relazioni, di costruzione, di crescita. Siamo molto soddisfatti». Quest’anno la rassegna, che nelle edizioni precedenti aveva privilegiato le colline, è approdata in città, una scelta che potrebbe diventare definitiva anche per il futuro. «Essere nel cuore urbano – conclude Di Giacomo – significa essere vicini alle persone: dal Chiostro di San Francesco al Teatro Bonci, fino alle location site specifiche. Far vivere la città attraverso il festival: questa crediamo sia la direzione da seguire anche nei prossimi anni».

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RIMINI: Al via il processo per Pierina a due anni dal delitto | VIDEO

CRONACA - A quasi due anni dal delitto si apre lunedì il processo in Corte d'Assise a Rimini per l'omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne accoltellata a morte nel garage del condominio in cui viveva la sera del 3 ottobre 2023. Unico imputato è Louis Dassilva, 35enne senegalese che con la nuora di Pierina aveva un relazione, e che secondo la Procura avrebbe inflitto all'anziana le 29 coltellate.  Il processo si aprirà in Tribunale a Rimini lunedì mattina alle 9.30. In apertura la Corte, sei giudici popolari e due togati tra cui la presidente Fiorella Casadei, leggerà il capo di imputazione nei confronti di Dassilva, come formulato dalla Procura di Rimini a seguito delle indagini della squadra mobile. Secondo il pm Daniele Paci, Dassilva - avendo saputo che Pierina Paganelli la sera del 3 ottobre si sarebbe recata da sola all'Adunanza dei testimoni di Geova - aveva atteso il rientro della donna e, all'interno di un vano privo di illuminazione elettrica, nel seminterrato di via del Ciclamino 31, le aveva inflitto 29 coltellate. Due quelle mortali, come stabilito dall'autopsia. L'ultimo o il penultimo fendente, è emerso, era stato sferrato nella regione sottoclaveare di destra dell'anziana, raggiungendone il cuore. Pierina Paganelli era la suocera di Manuela Bianchi, la donna con cui Dassilva coltivava una relazione extraconiugale. Un particolare importante che la Procura ha inserito nel capo di imputazione, probabilmente per inquadrare il contesto in cui è avvenuto il delitto.  Dopo averla uccisa - sottolineano gli inquirenti - l'assassino ha anche tagliato gonna e indumenti intimi della vittima. L'omicidio secondo le accuse fu quindi volontario con l'aggravante di aver commesso il fatto per motivi abbietti, avendo agito con crudeltà nei confronti della vittima, in orario notturno, approfittando delle condizioni di tempo, di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa. Dopo la lettura del capo di imputazione (se questo non verrà dato per letto) la Corte chiederà la costituzioni delle parti convenute: quindi gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, per l'imputato Dassilva, Monica e Marco Lunedei per i familiari costituitisi parti civili. Si presenteranno tutte le questioni preliminari e quindi si passerà all'ammissione testi. Sono 124 quelli della Procura e 145 quella della difesa di cui almeno un centinaio in comune. Sia Procura, sia difesa in cima alla lista dei testimoni hanno inserito Manuela Bianchi, personaggio chiave intorno al quale ruota tutta la vicenda. La donna, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan, era finita a marzo nel registro degli indagati per favoreggiamento personale di Dassilva e dichiarazioni false al pm. L'ipotesi, insomma, era che la nuora avesse mentito per difendere l'uomo con cui aveva una relazione. Manuela Bianchi, che non si è costituita parte civile nel processo per l'omicidio della suocera, è ancora indagata e il suo procedimento è congelato in attesa dell'esito della Corte d'Assise. Sempre Manuela è oggi, dopo aver cambiato atteggiamento, la principale accusatrice di Dassilva visto che al gip - in un interrogatorio durato tre giorni - ha raccontato di aver incontrato Louis vicino al luogo del delitto la mattina del ritrovamento del cadavere. Tra i testimoni oltre ai molteplici consulenti delle parti, anche molti residenti di via del Ciclamino, in particolare il vicino che si era riconosciuto nelle telecamere della farmacia ripreso in un orario compatibile con quello dell'omicidio. Per gli investigatori quella sagoma era invece di Dassilva, ma la prova è caduta in incidente probatorio.

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CESENA: Insulto omofobo all'ospedale, l'Ausl valuta azioni legali

CRONACA - "Vogliamo esprimere la nostra più totale solidarietà e vicinanza al dipendente coinvolto e assicurare che faremo tutto il possibile per fare luce sull'accaduto, valutando anche le possibili azioni legali da intraprendere. Riteniamo che la discriminazione e l'offesa non abbiamo alcun posto all'interno della nostra Azienda". Così l'Ausl Romagna condanna l'episodio omofobo accaduto all'Ospedale Bufalini. "Da due anni è attivo un tavolo di confronto e co-progettazione con tutte le associazioni della Romagna che lottano contro l'omofobia e a favore dei diritti delle persone Lgbtqia+ - ricorda la direzione sanitaria - Nell'ambito di questo tavolo sono stati organizzati: una indagine conoscitiva sul benessere e sull'accesso ai servizi di prevenzione della popolazione Lgbtqia+, incontri con le associazioni per definire le aree di maggior criticità all'interno del Ssn, e formazione del personale tramite corsi rivolti a tutte le categorie professionali. È quanto mai evidente che è importante continuare a lavorare su questi aspetti per garantire non solo un accesso ai servizi più equo e senza discriminazioni ma anche per assicurare un ambiente di lavoro più inclusivo e sicuro".

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