CESENA: Omofobia all'ospedale, insulti sull'armadietto al rientro dalle ferie | FOTO
CRONACA -
Nuovo episodio di omofobia in ambito sanitario. Al rientro dalle ferie, un dipendente dell’ospedale Bufalini di Cesena ha trovato sul proprio armadietto una scritta offensiva a sfondo omofobo: “Fr*cio del ca**o”. La vicenda riguarda il genero di Mara Bruschi, presidente di Agedo Rimini Cesena, associazione di volontariato che riunisce genitori, parenti e amici di persone LGBTQ+.
Bruschi ha portato alla luce l’accaduto, parlando di “un fatto inqualificabile che non può essere minimizzato né tollerato”. La presidente ha spiegato che è stato già interpellato un legale per valutare i prossimi passi e ha ringraziato la direzione sanitaria del Bufalini, che “ha mostrato immediata attenzione e condannato senza esitazioni l’episodio”.
L’associazione ha annunciato che chiederà un incontro urgente con il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, e con la direttrice sanitaria, Francesca Bravi, per sollecitare “misure immediate, non solo a protezione del dipendente ma anche per inviare un messaggio chiaro a tutto il personale: l’omofobia non sarà mai accettata né sottovalutata”.
Il caso si aggiunge ad altri episodi analoghi, come quello avvenuto poche settimane fa all’ospedale di Alghero. Secondo un recente studio di omofobia.org, in Italia il 74% delle vittime di atti omofobi sono uomini, mentre il 26% sono donne, di cui il 18% cisgender e l’8% transgender. Dati che mostrano, secondo Bruschi, “quanto questi fatti non siano isolati e quanto sia urgente un intervento deciso da parte del Governo Meloni, perché il silenzio equivale a complicità”.
La presidente di Agedo ha ribadito l’impegno dell’associazione, partner del progetto regionale “Generazioni unite nella parità dei diritti”, nel contrasto alle discriminazioni e all’odio omofobico: “Siamo in prima linea da anni e continueremo a esserlo. Non ci faremo intimidire, e se sarà necessario siamo pronti a scendere fino a Roma per difendere i nostri figli e i figli di tutt*”.
Aggiornamento ore 14.52:
“Esprimiamo ferma condanna per il vile episodio di omofobia verificatosi all'Ospedale Bufalini di Cesena, dove un dipendente ha trovato scritte offensive e discriminatorie sul proprio armadietto”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale e l’assessora alle Pari opportunità, Gessica Allegni, sul grave episodio di omofobia verificatosi all’ospedale Bufalini di Cesena, dove un dipendente, al rientro dopo un periodo di ferie, ha trovato una scritta omofoba sul proprio armadietto.
“Un gesto inqualificabile, indegno, inaccettabile – dicono ancora de Pascale e Allegni –. In Emilia-Romagna l'odio omofobico non può e non deve passare”.
“È ancora più grave e odioso che sia accaduto negli spazi di un ospedale. Siamo al fianco di Mattia, che abbiamo sentito e al quale abbiamo espresso tutta la nostra vicinanza. Gli abbiamo assicurato che non sarà solo in questa battaglia. Lo abbiamo anche ringraziato per aver avuto il coraggio di denunciare l’accaduto. Condividiamo le parole dell'associazione Agedo e auspichiamo che si prendano subito i dovuti provvedimenti”.
Aggiornamento ore 15.33:
"La Direzione dell’Azienda Usl Romagna, unitamente alla Direzione sanitaria dell’ospedale Bufalini di Cesena e suoi professionisti, esprime la sua più forte condanna per l’episodio di discriminazione omofoba verificatasi all’interno della struttura ospedaliera, con una scritta discriminatoria e lesiva rilevata sull’armadietto di un dipendente", si legge in una nota dell'Ausl Romagna.
"Vogliamo esprimere la nostra più totale solidarietà e vicinanza al dipendente coinvolto e assicurare che faremo tutto il possibile per fare luce sull’accaduto, valutando anche le possibili azioni legali da intraprendere. Riteniamo che la discriminazione e l’offesa non abbiamo alcun posto all’interno della nostra Azienda. Infatti da oramai due anni è attivo un tavolo di confronto e co-progettazione con tutte le Associazione della Romagna che lottano contro l’omofobia e a favore dei diritti delle persone LGBTQIA+. Nell’ambito di questo tavolo sono stati organizzati: una indagine conoscitiva sul benessere e sull’accesso ai servizi di prevenzione della popolazione LGBTQIA+, incontri con le associazioni per definire le aree di maggior criticità all’interno del SSN, e formazione del personale tramite corsi rivolti a tutte le categorie professionali. E’ quanto mai evidente che è importante continuare a lavorare su questi aspetti per garantire non solo un accesso ai servizi più equo e senza discriminazioni ma anche per assicurare un ambiente di lavoro più inclusivo e sicuro".
Aggiornamento ore 17.56:
"Non può passare sotto silenzio e nemmeno essere minimizzato l'episodio di matrice omofoba denunciato dall'Associazione Agedo Rimini Cesena e capitato a danno di un dipendente dell'Ospedale 'Bufalini' a cui esprimo tutta la mia solidarietà, estendendola al compagno e alla famiglia. Cesena è una città accogliente, inclusiva e rispettosa dei diritti di ogni persona. Per questo reagiamo con unità e civiltà". Lo dice il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, sottolineando che quanto accaduto è "un gesto vile e intollerabile. Un gesto - prosegue - che colpisce non solo la dignità della persona coinvolta ma anche i valori su cui si fonda la nostra convivenza civile fortemente fondata sul rispetto reciproco". "Come Comune, ci rendiamo disponibili a collaborare attivamente affinché episodi di questo genere non si ripetano e per rafforzare, anche attraverso la rete istituzionale e associativa fortemente attiva su questo fronte nel corso di tutto l'anno, azioni concrete contro ogni forma di discriminazione e violenza".