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CALCIO: Castagnetti ha già preso per mano uno splendido Cesena | VIDEO

SPORT - Pochi minuti per prendere in mano il volante. Trentasette per firmare il primo gol e 60 in più per vincere la prima partita. Nell'ennesimo blitz del Cesena a Marassi, sponda Sampdoria, pesa il fatturato di un marziano planato in Romagna da un altro pianeta: Michele Castagnetti. L'ex regista della Cremonese, che in carriera ha vinto 4 volte la B, ha già rovesciato sul campo tutto il proprio campionario. Ma per vincere non basta solo un violino. Serve anche l'orchestra, che al Ferraris ha suonato un'altra splendida sinfonia. Contro una squadra che sceglie subito le maniere forti, servono gli effetti speciali per sbloccare lo 0-0. Berti svernicia Henderson e strappa un'interessante punizione dal limite, che Castagnetti trasforma in gol con una carezza. La reazione della Samp è inesistente e viene sepolta dai primi fischi di Marassi, che al minuto 53 assiste anche al 2-0: angolo di Ciervo, tocco di Shpendi, dormitona doriana e spaccata vincente di Zaro, che evidentemente non sa segnare solo di testa. Un immarcabile Berti recapita a Shpendi la palla dei saluti al 59', ma il gemello non infierisce su una Samp in bambola. Neppure il gioco dei cambi – ultimo appiglio per un confusionario Donati - cambia qualcosa e così la partita scorre pulita fino al recupero. Mariani ne chiama 7 e Ioannou, con una sberla deviata da Adamo, riapre improvvisamente tutto. Ma stavolta il Cesena non trema e infila sul pullman altri 3 punti. Voluti e soprattutto meritati.   Foto: IPA Agency

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CALCIO: Castagnetti-Zaro, il Cesena espugna Marassi e mantiene la vetta

SPORT - Castagnetti incanta, Zaro insacca e il Cesena esulta. Notte da sogno per i bianconeri, che al Ferraris piegano 2-1 una Samp in crisi (ancora a quota 0 in campionato) e mantengono la vetta della classifica insieme a Modena e Frosinone. In un Marassi gremito da oltre 25 mila spettatori, la gara si sblocca 37’ grazie alla gemma di Castagnetti, che bagna la prima in maglia bianconera con una punizione da manuale. Battesimo del gol anche per Zaro, che al 9’ della ripresa firma il raddoppio approfittando di una mischia in aerea e trafiggendo Coucke da pochi passi. Ai blucerchiati non basta la bordata di Ioannou in pieno recupero per evitare il terzo ko in altrettante gare, con mister Donati sempre più sulla graticola. Umori agli antipodi al triplice fischio in quel di Marassi, con il Cesena che infiamma gli oltre 600 tifosi al seguito e una Doria sempre più in fondo al tabellone. Foto: IPA Agency

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CALCIO: Serie C, per Forlì e Rimini arriva un doppio ko | VIDEO

SPORT - Il quarto turno di serie C era iniziato coi migliori presupposti per le squadre romagnole: nel pomeriggio ci aveva pensato il Ravenna a firmare una grande rimonta sul campo del Guidonia dopo l'iniziale vantaggio a firma di Tascone. Nella ripresa si scatenano i ragazzi di Marchionni che prima trovano il pari grazie alla punizione velenosa di Spini e poi mettono la freccia con la prodezza di Tenkorang, gran bordata che non dà scampo a Stellato. Al successo in rimonta dei bizantini non hanno però fatto seguito altrettanti risultati positivi di Forlì e Rimini. I galletti hanno sofferto nei primissimi minuti la fisicità del Gubbio, vicino al vantaggio con una rovesciata di Tommasini disinnescata da Martelli, ma poi si sono resi pericolosi con la battuta secca di Coveri salvata da Bagnolini in angolo e, soprattutto, con una tripla occasione divorata da Farinelli, Simone Saporetti e Macrì sciagurati sottomisura. Il Gubbio passa allora all'incasso al 54' quando Signorini fa valere la sua prestanza sulla punizione battuta da Carraro e di testa batte Martelli. Pochi minuti più tardi è invece annullata la rete del possibile pareggio di Coveri per offside, e così la sfida del "Morgagni" si chiude sullo 0-1. Niente da fare nemmeno per il Rimini che disputa una gara di grande carattere ma cade in casa del Pontedera il match si sblocca per un rigore concesso dall'arbitro Galiffi dopo il consulto con il FVS per un presunto fallo di Bellodi su Manfredonia, trasforma Ladinetti. Il Pontedera raddoppia poi con Pablo Vitali che non dà scampo a Leonardo Vitali ma traballa quando Bellodi la riapre in pieno recupero. Non basta, perché la gara si chiude sul 2-1 a favore dei toscani.

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BOLOGNA: Piantedosi, “con Lepore stiamo ragionando sulla sicurezza”

POLITICA - Con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sul tema della sicurezza in città "stiamo ragionando, ovviamente è normale ed è legittimo che ci possano essere delle cose condivise e delle cose meno condivise". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine dell'inaugurazione della nuova stazione dei carabinieri al Pilastro.      "Ho incontro con il sindaco proprio nelle prime ore del pomeriggio, e tra le cose sulle quali abbiamo convenuto c'è l'opportunità di andare avanti e mettere insieme le cose su cui siamo d'accordo - ha aggiunto il responsabile del Viminale - e sicuramente tra queste c'è un'attenzione rinnovata per alcuni quadranti importanti della città". Oltre alla nuova caserma dei carabinieri al Pilastro, infatti, "c'è una discussione sulla Bolognina e abbiamo convenuto di metterci risorse e attenzioni rinnovate" per "assicurare una condizione di maggiore sicurezza" al quartiere. Proprio in Bolognina, infatti, è stata aperta una nuova stazione mobile dei carabinieri e verrà istituito "un posto di polizia che possa essere un riferimento anche per i cittadini" dove "allocare un organico stabile". Il ministro ha anche annunciato l'arrivo a Bologna di "diverse decine di unità di personale" tra polizia e carabinieri. Ci sarà un nuovo presidio fisso della Polizia di Stato in Bolognina, oltre ad aumento del personale della Polizia locale che opera nel quartiere a partire da ottobre . È questo l'esito del colloquio avvenuto in prefettura tra il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, prima dell'inaugurazione della nuova caserma al Pilastro. Nel corso del faccia a faccia, tuttavia, non si è arrivati alla firma di un patto complessivo sulla sicurezza a Bologna tra Comune e Ministero dell'Interno ma, come ha spiegato il primo cittadino, si è raggiunta una importante intesa sulla Bolognina.      "Oggi è un giorno importante - spiega il sindaco, al termine della cerimonia al Pilastro - e anche in onore di questo ci siamo detti che dovremmo partire dalle cose che ci uniscono e poi affrontare successivamente quelle che ci dividono". Un clima che ha portato "all'impegno speciale sulla Bolognina, con un rafforzamento anche degli organici", dice Lepore.       Il Comune metterà a disposizione un locale per aprire un nuovo posto di Polizia a cui saranno assegnati 15 agenti in più rispetto all'organico complessivo attuale. Allo stesso tempo, sarà raddoppiato il contingente della Polizia locale che opera e che da ottobre passerà da 30 a 60 agenti. Il ministro Piantedosi si è anche impegnato a "dotare la città di una cinquantina di unità di personale in più - ha spiegato Lepore - che potranno stare sulle strade. Ritengo molto importante questa disponibilità e collaboreremo quindi- ha concluso il sindaco - perché al di là della firma di un patto più generale, la sostanza è la cosa che ci interessava: la concretezza del lavoro insieme per la sicurezza dei cittadini". "Il significato" della presenza della nuova caserma dei carabinieri al Pilastro "è duplice. Prima di tutto è quello di assicurare a una comunità così diversificata un presidio di polizia che consenta non solo di svolgere i servizi di controllo del territorio, ma anche quella giusta rassicurazione sociale che fa parte del nostro patrimonio identitario. La seconda finalità è quella di dar vita a una memoria ancora molto sentita, quella che ha portato 34 anni fa all'eccidio di tre carabinieri". Così il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, all'inaugurazione della nuova caserma al Pilastro di Bologna, intitolata a Ottavio Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini, uccisi dalla banda della Uno Bianca.   "Tutto è successo circa 250 metri più avanti" rispetto alla nuova caserma, ha spiegato Luongo ricordando che "coloro che erano all'interno della Uno Bianca si preoccuparono del fatto di essere stati riconosciuti" dai militari dell'Arma.

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BOLOGNA: L'ultimo abbraccio a Benni, “aveva perso il sorriso”

ATTUALITÀ - Un abbraccio lungo, sentito e commosso, durato una giornata intera. Bologna con la camera ardente nel cortile dell'Archiginnasio ha dato il suo saluto a Stefano Benni, poeta e scrittore, morto martedì a 78 anni dopo una lunga malattia. Malattia, ha ricordato uno dei suoi amici più cari, lo scrittore francese Daniel Pennac, che "gli aveva tolto la capacità ridere". Proprio quella risata che "per tutta la vita" Benni ha offerto ai suoi cari e a tutti i lettori che lo hanno conosciuto e amato.    Nel giorno della camera ardente proprio tanti cittadini comuni, oltre alle autorità e agli amici più vicini a Benni, si sono messi in coda per l'ultimo saluto allo scrittore. E parallelamente il ricordo, vivo, di Benni, al Teatro Arena del Sole e in radio con le maratone di letture. C'è chi ha portato una poesia, una pagina, chi poche righe preferite, amate.    All'Archiginnasio tanta commozione, abbracci e applausi hanno accompagnato l'arrivo del feretro e il figlio Niclas, insieme ad alcuni degli amici più cari che lo hanno ricordato. "Non potevo certo far andare via il mio amico Stefano da solo", ha detto Daniel Pennac. "La malattia gli aveva tolto la capacità di ridere - ha aggiunto - quella risata che per tutta la sua vita ci ha offerto". Lo scrittore francese ha rievocato alcuni dei loro scherzi. Tra questi l'idea di Benni di aprire "uno studio di psicanalista per curare insetti e animali". Poi la chiusura poetica: "Questa notte ho visto Stefano, ha aperto il suo studio lassù - ha detto - Domani riceverà Dio, che è depresso perché avrebbe voluto un giorno in più per completare la creazione e rendere l'uomo meno stupido, meno aggressivo, più tranquillo".     L'attore Alessandro Bergonzoni ha usato parole altrettanto visionarie e ha chiamato Benni "Santo protettore di ogni riga scritta, cantore di posti senza luogo e segni in disordine alfabetico". "Ogni libro che si apre, ogni pagina che si gira ti guarda, Stefano - ha aggiunto - perché ogni foglio applaude con l'altro". L'editore Carlo Feltrinelli ha ricordato il forte legame editoriale e umano con lo scrittore bolognese lungo quasi cinquant'anni: "Era il 1980 quando Stefano arrivò in casa editrice, e con lui cominciò un sodalizio unico - ha detto - Con i suoi libri ha avuto un ruolo decisivo per il rilancio della Feltrinelli. Stefano è stato generoso e ribelle, capace di insegnarci che la letteratura è una merce rara da cercare fuori dalle convenzioni". Tra gli amici presenti anche l'attore Davide Riondino.    Il figlio Niclas ha sottolineato la "marea di affetti" ricevuta in questi giorni da parte dei lettori del padre, che "non voleva essere un bestseller - ha aggiunto - ma un longseller e credo che sarà così".    Ma prima di essere un grande scrittore, Benni era un bolognese. "Una persona generosa che ha amato Bologna - l'ha ricordato il sindaco Matteo Lepore - ma l'ha anche criticata aspramente come gesto d'amore". "Ci ha insegnato a vedere l'infinito nelle piccole cose - ha aggiunto l'assessora regionale al Welfare Isabella Conti - Vorremmo avviare percorsi di lettura dei suoi libri nelle scuole, perché parlano ancora ai ragazzi di oggi".

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