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RAVENNA: Processo Giardi, si attende la perizia psichiatrica | VIDEO

CRONACA - Si è tenuta a Ravenna una nuova udienza del processo che vede imputato Enzo Giardi, accusato di avere ucciso la moglie, provata da una lunga malattia. Ieri hanno parlato i figli della coppia. Un uomo che si è fatto carico della malattia della moglie per tanti anni, accudendola ogni giorno, dedicando ogni minuto della sua vita fino a non fare praticamente più altro. È questo il ritratto di Enzo Giardi che emerge da una nuova udienza del processo che lo vede imputato per l’omicidio della consorte, Piera Bertini, malata di Alzheimer. In aula erano presenti anche i figli della coppia, che hanno portato la loro testimonianza su quanto accaduto il 9 settembre scorso, quando Giardi ha annegato la moglie nella vasca da bagno. Il giorno successivo, la donna, ormai totalmente debilitata dalla malattia, sarebbe dovuta essere trasferita in una RSA: una decisione che l’uomo non riusciva ad accettare. Pochi dubbi sulla dinamica e sulle responsabilità dell’accaduto. Giardi ha raccontato tutto alla polizia poco dopo i fatti. Resta ora da stabilire se l’imputato fosse in grado di intendere e di volere al momento del delitto. Nella prossima udienza, prevista per ottobre, l’imputato sarà chiamato a testimoniare in aula, rispondendo alle domande del medico legale della difesa. Il mese successivo si terrà la perizia psichiatrica che dovrà far luce sullo stato mentale di Giardi al momento dei fatti. Attualmente l’uomo si trova agli arresti domiciliari, nella stessa casa in cui, otto mesi fa, ha compiuto il gesto che ha messo tragicamente fine a una lunga e sofferta storia.

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CALCIO: Situazione pesante per il Rimini, anche Sanapo se ne va | VIDEO

SPORT - Si fa sempre più difficile la posizione del Rimini. A pochi giorni dal ritiro pre campionato di Riolo Terme, la proprietà verte in una complicata situazione economica e anche di organico dirigenziale. Il futuro è in bilico.   Il Rimini perde altri pezzi e il percorso che porterà il club verso l’ormai imminente nuova stagione è tutto in salita. Dopo l’annuncio a sorpresa del nuovo tecnico Filippo D’Alesio e i mancati pagamenti degli stipendi di maggio ai dipendenti e tesserati, ha salutato la compagine biancorossa Giuseppe Geria, finito alla corte del Palermo e si occuperà del settore giovanile rosanero. Venerdì la società ha spezzato il silenzio con un lungo comunicato della presidente Stefania Di Salvo, dove ha ammesso che “siamo consapevoli di aver attraversato un periodo di oggettiva difficoltà gestionale e organizzativa che ha generato ritardi nei pagamenti e incertezze, provocando comprensibili preoccupazioni”. Inoltre sono state fatte alcune timide rassicurazioni sul futuro che sembra sempre più nero e fosco: “abbiamo già avviato un piano di interventi precisi, con priorità sui pagamenti dovuti e sulla tutela dei contratti. Intendiamo preservare la continuità del progetto sportivo e infrastrutturale che rappresenta la base del nostro futuro”. Ultima uscita invece è quella del vice presidente e responsabile del settore giovanile Angelo Sanapo che ha presentato le dimissione e ha salutato la città con un messaggio: “una scelta sofferta, maturata dopo un’attenta riflessione, resa necessaria da un disaccordo di fondo con le recenti modalità comunicative adottate dalla Proprietà.  Stili e approcci che non rispecchiano la mia personale visione di condivisione del percorso sportivo intrapreso e che ritengo fondamentali per costruire relazioni sane e durature”. In tutto questo calderone il -4 in classifica nel prossimo campionato è ormai scontato, intanto per lunedì gli ultras hanno indetto un ritrovo di protesta.

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CESENA: Controlli occupazioni abusive, due denunce a Savignano sul Rubicone

CRONACA - La Polizia locale dell’Unione Rubicone e mare ha effettuato il monitoraggio di edifici abbandonati per contrastare l’occupazione abusiva, anche saltuaria. Nel corso dell’ispezione nella casa colonica di proprietà del gruppo Ritmo sono stati rinvenuti quattro giacigli posizionati nel locale adibito a garage. Altri due giacigli sono stati individuati nella ex Ceisa, in via Emilia est, mentre in via Saffi sono stati preclusi dai proprietari gli ingressi di un edificio abbandonato, su segnalazione della Polizia locale, come deterrente. Durante le ispezioni sono state sorprese due persone, prive di permesso di soggiorno e sono state identificate. A loro carico è stata sporta una denuncia per presenza irregolare sul territorio italiano e per invasione abusiva di edifici. Gli interventi sono stati effettuati in collaborazione con la Polizia locale di Cesena e di Cesenatico.

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FERRARA: Trasferita la detenuta trans che denunciò stupro

CRONACA - È stata trasferita la detenuta trans che nei giorni scorsi aveva denunciato uno stupro in carcere a Ferrara. Ne dà notizia il Resto del Carlino di Ferrara, che aveva sollevato il caso. Il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, infatti, con un atto urgente, ha previsto di trasferirla da Ferrara a Belluno che è una delle sei strutture penitenziarie italiane che ha una sezione dedicata ai detenuti transgender. La detenuta, 45 anni, italiana, era arrivata a marzo all'Arginone di Ferrara, che è un carcere solo maschile. Ben presto la sua vita si era trasformata in un incubo con minacce e molestie. Lo stupro sarebbe avvenuto a metà giugno in una cella, da parte di quattro detenuti. Sull'episodio la procura di Ferrara ha aperto un fascicolo per violenza sessuale contro ignoti.

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FORLÌ: San Domenico, 70mila visitatori per i “Ritratti d’artista” | VIDEO

ATTUALITÀ - Settantamila visitatori, meno rispetto all’anno precedente, ma comunque un buon risultato. È questo il bilancio della mostra “Ritratto d’artista”, ospitata dai Musei di San Domenico e chiusa domenica scorsa: «C’è stata una flessione rispetto ai singoli accessi registrati con la mostra sui Preraffaelliti – ha ammesso il direttore Gianfranco Brunelli – ma il nostro obiettivo resta quello di mantenere standard elevati dal punto di vista scientifico». Tra i dati più apprezzabili, l’elevata percentuale di giovani visitatori: il 37% aveva un’età compresa tra i 24 e i 44 anni, a fronte del 39% nella fascia tra i 45 e i 64 anni. Altro dato interessante riguarda il flusso dei visitatori: secondo le analisi, il 93,5% si trovava a Forlì appositamente per visitare la mostra, a conferma del ruolo dei Musei San Domenico come polo culturale di forte attrazione per la città. Tra gli ospiti illustri, da segnalare la visita del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha inaugurato l’esposizione e colto l’occasione per lanciare la candidatura di Forlì a Capitale Italiana della Cultura. E il futuro? Il tema della mostra del 2026 sarà svelato tra poco più di un mese. Nel frattempo è stato annunciato il ritorno della mostra fotografica, che avrà come protagonista Letizia Battaglia e sarà inaugurata il 18 ottobre.

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