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CESENA: Al via lavori sul fiume Savio, si abbasseranno i piani golenali e argini rinforzati | VIDEO

ATTUALITÀ - Hanno preso il via i lavori per il ripristino della funzionalità idraulica del fiume Savio nel tratto urbano che attraversa Cesena. L’intervento, finanziato con 1,3 milioni di euro, interesserà circa 2,8 chilometri del corso d’acqua, tra il ponte della Secante e la località Maceri. I cantieri saranno operativi per tutto il 2025, sotto la direzione dell’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Il progetto, previsto nell’ambito dell’Ordinanza 8/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione e coerente con il Piano speciale preliminare di marzo 2024, ha l’obiettivo di migliorare il deflusso del fiume e aumentare la capacità idraulica in caso di piena. Le operazioni principali prevedono l’abbassamento dei piani golenali tra gli argini e l’alveo del Savio, con la rimozione di circa 75mila metri cubi di sedimenti. È inoltre previsto il consolidamento degli argini più critici, come quello lungo via Riccione, in sinistra idraulica, nei pressi dell’Ippodromo. “È un’opera fondamentale, attesa da tutta la comunità – ha dichiarato la sottosegretaria alla Protezione civile Manuela Rontini – soprattutto dopo l’alluvione del 2023. Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza le aree più fragili, in tempi rapidi e con interventi efficaci”. Sulla stessa linea il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca: “L’abbassamento delle banche laterali dell’alveo di circa un metro e mezzo permetterà di guadagnare mezzo metro di capacità di contenimento. In una zona densamente urbanizzata, dove non è possibile allargare gli argini, questo è il massimo risultato possibile per ridurre il rischio idraulico”.

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BOLOGNA: Perseguita e minaccia una 25enne, arrestato 22enne marocchino

CRONACA - L'ha perseguitata per sette mesi, per avere una relazione con lei. Telefonate, messaggi, spesso nel cuore della notte e anche tramite profili social diversi creati apposta. Quando la giovane, una 25enne italiana, che aveva messo in chiaro di non volere alcun tipo di legame con lui, un 22enne di origine marocchina, e ha cercato di prendere le distanze, lui ha iniziato con le minacce. Le ha inviato anche un video che lo ritraeva usare una pistola. Ieri, nel primo pomeriggio, le volanti hanno raggiunto una strada in zona San Donato, a Bologna: la 25enne ha chiamato il 113 riferendo che il 22enne l'aveva seguita e aveva paura ad uscire di casa. Il giovane, sapendo che sarebbero arrivati gli agenti, si è allontanato dopo avere danneggiato una vetrata del portone condominiale. Le volanti si sono messe alla ricerca del 22enne, gli agenti intanto hanno portato la vittima in questura. Qui, in accordo con la giovane, gli agenti hanno pensato di organizzare un finto appuntamento per potere fermare il 22enne. Con il coordinamento degli investigatori della squadra mobile, delle unità operative di primo intervento (Uopi) e delle volanti dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, è stato pianificato l'incontro: il giovane, dalla descrizione fornita dalla 25enne, è stato riconosciuto e intercettato in via San Donato all'angolo con via della Campagna. Lui ha reagito, picchiando e calciando i poliziotti, ma è stato fermato e accompagnato in questura. Il 22enne, irregolare, con precedenti per spaccio e destinatario della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un arresto risalente ad aprile per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, è stato arrestato per atti persecutori e condotto in carcere, in attesa di udienza di convalida. Durante una perquisizione nella sua abitazione, gli agenti non hanno rinvenuto la pistola con la quale aveva minacciato la vittima.

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BOLOGNA: 23enne denuncia, "sono stato picchiato da tre buttafuori a Urbino"

CRONACA - Aggredito brutalmente da tre uomini, addetti alla sicurezza di una discoteca, che gli hanno spruzzato spray al peperoncino e lo hanno colpito con pugni al volto, causandogli la frattura del naso e di altre ossa facciali. E' successo il 20 febbraio a Urbino e la vittima, un 23enne, ha denunciato il pestaggio, pochi giorni dopo, in una stazione dei carabinieri di Bologna, dove risiede. A un mese e mezzo dalla denuncia, il giovane non ha ancora avuto alcun riscontro né è stato sentito per individuare i presunti colpevoli. "Non è stato neppure convocato per chiarire meglio la vicenda ed identificare gli aggressori che è in grado di riconoscere", dicono i suoi familiari, che si rivolgeranno ad un avvocato per valutare come procedere. Il 23enne è stato dimesso dall’ospedale con 20 giorni di prognosi, ma tuttora persistono postumi e non è ancora completamente guarito. Intanto si cerca di capire se ci siano stati altri episodi simili nella stessa zona e se possano esserci immagini di videosorveglianza utili alle indagini. Alcuni testimoni hanno riferito della presenza di telecamere nei pressi di un ristorante vicino, ma successivamente, al momento del controllo, queste sembravano non esserci più.

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RAVENNA: Pesca subacquea vietata in piattaforma offshore, sanzionato diportista

CRONACA - Durante un pattugliamento marittimo, una vedetta della Guardia di Finanza di Marina di Ravenna ha intercettato un gommone che stava effettuando pesca subacquea in una zona vietata, a circa 8 miglia dalla costa, nei pressi di una piattaforma offshore. Alla vista dei militari, l’imbarcazione ha tentato la fuga ad alta velocità, ma è stata fermata poco dopo. A bordo sono stati trovati tre soggetti, due dei quali ancora in muta da sub. Il conducente è stato sanzionato amministrativamente. L’operazione rientra nell’intensificazione dei controlli del ROAN di Rimini in vista dell’estate, anche per la protezione di infrastrutture strategiche come il rigassificatore SNAM al largo di Marina di Ravenna.

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CALCIO: “Per un calcio integrato”, Ministro Abodi in campo con la maglia del Cesena | VIDEO

SPORT - Si erano incontrati per la prima volta a Roma, nei palazzi del Ministero. Si sono ritrovati poi sul prato verde del Manuzzi, in maglietta e pantaloncini, per condividere una partita di calcio. Parliamo del Ministro per lo Sport Andrea Abodi e dei ragazzi del progetto “Per un calcio integrato”, promosso dal Cesena Calcio e dedicato a giovani affetti da disabilità. Dopo essere stato accompagnato dal sindaco in un tour dei numerosi cantieri attivi in città nell’ambito del progetto Sport City, Abodi ha fatto il suo ingresso allo stadio. Qui ha indossato la divisa del Cesena ed è sceso in campo insieme ai ragazzi del calcio integrato, affiancati anche dalle atlete delle squadre Under 14 e Under 15 femminili del club bianconero. «Fa parte non tanto di una responsabilità, quanto del piacere di svolgere questa mia missione – ha spiegato il Ministro Abodi – in collaborazione con le amministrazioni locali, laddove esiste un'offerta che, qui a Cesena, non è una novità, ma una realtà socialmente sensibile e rilevante, rivolta a persone con disabilità intellettiva. Cercherò di essere sempre presente, non solo nelle cerimonie, ma nella pratica, condividendo momenti concreti.»

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