Ricerca

BOLOGNA: Omicidio Matteuzzi, “per Padovani era oggetto di proprietà” | VIDEO

CRONACA - Omicidio Alessandra Matteuzzi. Nel verdetto la Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha evidenziato come l’imputato, Giovanni Padovani, considerasse la vittima non come un individuo dotato di diritti, ma come un oggetto di sua proprietà. "L’imputato ha considerato la vittima come un oggetto di proprietà, non come una persona a cui riconoscere il diritto di esprimere una scelta di libertà o di dissenso, l'azione omicida è espressione di un intento ritorsivo dell'imputato verso l'insubordinazione della vittima, è una punizione per essere stato lasciato, per i presunti tradimenti da lui ossessivamente contestati alla vittima". Questo è quanto scrive la Corte d'Assise d'appello di Bologna in uno dei passaggi delle motivazioni della sentenza che lo scorso novembre ha confermato l'ergastolo per Giovanni Padovani, l'ex calciatore e modello 28enne, che il 23 agosto del 2022 uccise a calci, pugni, martellate e colpi di panchina l'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, 56 anni, sotto casa sua, a Bologna. "La reazione spropositata alla situazione in cui si trovava dimostra un’altissima capacità a delinquere - sottolinea ancora la Corte - posto che uno stato di prostrazione è sfociato nel delitto crudo e terribile di cui si tratta". Il caso dell’omicidio di Alessandra Matteuzzi ha scosso Bologna e suscitato un ampio dibattito sui temi della violenza di genere e dei diritti umani. Le autorità stanno cercando di rafforzare le leggi esistenti e promuovere campagne di sensibilizzazione per prevenire atti simili.

Thumbnail BOLOGNA: Omicidio Matteuzzi, “per Padovani era oggetto di proprietà” | VIDEO

BOLOGNA: Trasporto pubblico, inizia l’era degli autobus a idrogeno

ATTUALITÀ - Presentato a Bologna il primo dei 127 autobus a idrogeno di Tper che entro il 2026 gireranno per le strade della città. Si tratta di un investimento che rientra nel piano da 430 milioni di euro, finanziato da fondi del Pnrr “Oggi presentiamo il primo di una flotta che entro il 2026 sarà di 127 mezzi a Bologna e 10 a Ferrara. I primi 34 entreranno in servizio entro l’estate perché c’è una componente sia di ulteriori verifiche per il servizio e l’infrastruttura, che come succede anche nell’elettrico è un’infrastruttura importante che sarà realizzata nei nostri depositi” parola di Giuseppina Gualtieri, presidente e amministratore di Tper, nel giorno di un nuovo capitolo importante per gli spostamenti sostenibili in città. Inizia infatti anche a Bologna l’era del trasporto pubblico ad idrogeno, con la prima fornitura di mezzi aggiudicata da Solaris Italia, presentata in Piazza Maggiore dopo anni di studi e progettazioni, che porteranno su strada autobus moderni in grado di percorrere fino a 350 km con un singolo pieno, a impatto zero. L’investimento rientra in un piano da 430 milioni di euro da qui al 20230 finanziato con fondi Pnrr. Quasi 75 quelli per la fornitura bolognese, 5,9 per i mezzi destinati a Ferrara. Obiettivo: raggiungere entro i prossimi 5 anni la neutralità climatica, puntando su diverse tecnologie non impattanti. Diverse, quanto all’idrogeno, le fonti di approvvigionamento previste, anche dalla cosiddetta hydrogen valley che sta nascendo nel modenese grazie a fondi nazionali. “Avremo impianti di rifornimento nel deposito Due Madonne e Ferrarese -conclude Gualtieri – e in più ci sarà anche una parte che porterà alla produzione diretta di idrogeno”.

Thumbnail BOLOGNA: Trasporto pubblico, inizia l’era degli autobus a idrogeno

CALCIO A 5: Ottimo pari per la Futsal Cesena contro Mantova | VIDEO

SPORT - La sfida tra Futsal Cesena e Mantova regala grandi emozioni: il primo tempo inizia con una capolista subito aggressiva, capace di portarsi in vantaggio dopo meno di cinque minuti con Romano, salvo poi incassare il pareggio al 12’ di Pritoni. I romagnoli prendono fiducia e, al 15’, ribaltano il punteggio con una bellissima azione corale finalizzata da Gardelli, che di prima intenzione batte Casassa per il 2-1. La gioia dei padroni di casa dura però appena tre secondi, perché al fischio d’inizio Mantova trova subito il pareggio con Misael. Nella ripresa Mantova riparte forte e trova il nuovo vantaggio dopo appena due minuti con Donadoni; i lombardi insistono e al 6’ colgono anche il doppio vantaggio grazie a Mascherona per il 2-4. Come accaduto nel primo tempo, però Cesena reagisce immediatamente: Gardelli accorcia le distanze e al 9’ arriva poi il pareggio con Butturini. Passano solo sessanta secondi e il PalaPaganelli esplode: prima Gardelli coglie il palo, poi è ancora Butturini a insaccare sulla ribattuta per il 5-4. Mantova, determinata a non perdere contatto con la vetta della classifica, decide allora di schierare il portiere di movimento e inizia un assedio nell’area cesenate. La pressione porta i suoi frutti al 15’, quando Donadoni approfitta di un rimpallo favorevole sulla linea di fondo e segna il gol del definitivo 5-5.

Thumbnail CALCIO A 5: Ottimo pari per la Futsal Cesena contro Mantova | VIDEO

RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

POLITICA - “Nessun declassamento, anzi, è previsto un potenziamento dell’ufficio con nuove unità nel personale: l’unica modifica riguarda la rimodulazione alla retribuzione al dirigente”. Così il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, replica e prova spegnere definitivamente, ai nostri microfoni, le polemiche attorno al futuro dell’ufficio dogane al porto di Ravenna “È strumentale parlare di declassamento, tra l’altro è un sostantivo che usano anche per altri uffici dirigenziali, ma qui c’è soltanto una rimodulazione di una voce specifica della retribuzione a capo dell’ufficio di Ravenna”. Nessun declassamento. Il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in visita a Bologna, ribadisce l'infondatezza delle notizie circolate nei giorni scorsi, riguardo la presunta decisione di declassare da prima a terza fascia l’ufficio delle dogane del porto di Ravenna nell’ambito della sua riforma, attuativa di un decreto del 2012, avviata quasi un anno fa. Una polemica nata dopo un’interpellanza a Montecitorio della deputata dem Ouidad Bakkali, con una vera e propria levata di scudi anche da parte di sindacati e politica locale. È in corso una riorganizzazione territoriale per garantire maggiore efficienza operativa, aveva subito fatto sapere l’Adm con una nota, aggiungendo che, al contrario, è previsto un rafforzamento dell’agenzia al porto ravennate, col personale che da 63 passera a 72 unità e posizioni di elevata responsabilità che saranno raddoppiate. Stop, dunque, alle polemiche. “Questo accade, è fisiologico, la riforma in realtà sta entrando nella sua parte finale -continua Alesse – quindi è giusto chiedere interlocuzione all’agenzia e stiamo dando in realtà spiegazioni, non abbiamo problemi a farlo. Si tratta di una riforma equilibrata che poggia poi sul numero e sul volume di affari dirigenziali che ciascun ufficio andrà a governare”. L’infondatezza delle preoccupazioni rappresentate, si legge ancora nella nota, derivano esclusivamente dalla riqualificazione della retribuzione del dirigente, che viene portata da 142.434 euro a 133.137. Ravenna, rimarca pertanto Alesse, infine, resta un porto strategico. “Lo ribadisco -conclude – non cambia nulla. Poi sono realtà in completo divenire, quindi se la riforma dovrà essere revisionata alla luce di un aumento della voce del volume degli affari che ciascun ufficio gestisce, andremo a rivedere la riforma. Nulla è eterno”.

Thumbnail RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

BOLOGNA: Giorno del Ricordo, scontro tra Lepore e Bignami | VIDEO

ATTUALITÀ - Non si placano le polemiche dopo quanto accaduto a Bologna con un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale che sarebbe entrato nella sede del Comune senza autorizzazione. Toni alti tra il Sindaco e alcuni esponenti della destra che minacciano azioni di denuncia e querele. E’ scontro tra il Sindaco di Bologna Matteo Lepore e alcuni esponenti della destra, dopo che un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale in corteo per commemorare le Foibe si sarebbe introdotto senza autorizzazione a Palazzo d’Accursio, già chiuso, per deporre una corona commemorativa per il Giorno del Ricordo senza alcun accordo con l’amministrazione. Un comportamento non condiviso dal primo cittadino della città che sporgerà denuncia per l’accaduto, che parla di scena grottesca e tragicomica. “Ho letto il comunicato del Sindaco di Bologna e presenterò querela per calunnia e diffamazione – afferma il Capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami. Preciso di aver affidato ai miei legali mandato al fine di tutelarmi anche sede civile visto che Lepore continua a sostenere che avrei contribuito a un presunto ingresso abusivo in una sede comunale. Confido che si proceda celermente verso chi diffama perché non va bene accostarci ai fascisti, quando abbiamo una documentazione video che dimostra altro. La corona è stata deposta fuori e io poi sono andato via”. Secondo Bignami, due consigliere avrebbero "citofonato e sono state fatte entrare, probabilmente per mettere al riparo quella corona. Con lui l’Eurodeputato di FdI Stefano Cavedagna: “Sto denunciando Lepore, un atto dovuto, e voluto, per le sue menzogne. Diffamazione e falsità nei nostri confronti. Nessun 'corteo' è entrato in Comune, nonostante la manifestazione di Gioventù Nazionale fosse peraltro autorizzata a deporre una corona nel cortile comunale come da comunicazione che ho formulato alla Questura, come da 15 anni a questa parte".

Thumbnail BOLOGNA:  Giorno del Ricordo, scontro tra Lepore e Bignami | VIDEO