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FORLI’: Torna la rassegna “Un’Opera al mese” con l'immagine della "madonna del fuoco" | FOTO

ATTUALITÀ - Edizione speciale della rassegna d’arte “Un’Opera al Mese” Domenica 9 febbraio in Duomo alle ore 18.00: l'appuntamento sarà infatti dedicato all'immagine a stampa della "Madonna del Fuoco" Patrona della Città grazie alla disponibilità del Vescovo Monsignor Livio Corazza che per l'occasione ne ha consentito la visione al pubblico all'inizio del presbiterio.   Promosso dall’Assessorato alla Cultura, il ciclo di appuntamenti pensato per far conoscere in modi nuovi il patrimonio storico-artistico forlivese è curato dal Dirigente alla Cultura Stefano Benetti e realizzato dal Servizio Cultura in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei di Forlì presieduta da Raffaella Alessandrini.   Protagonista della serata sarà dunque la xilografia "Madonna con bambino" identificata dalla Chiesa e dalla comunità forlivese come "Madonna del Fuoco" in quanto miracolosamente sopravvissuta ad un incendio che nel febbraio del 1428 distrusse interamente la scuola di Forlì dove era custodita e venerata.   “L’appuntamento di domenica 9 febbraio rappresenta un bell’omaggio a Forlì e alla nostra Patrona, a quasi 600 anni dall’anniversario del miracolo. L’effige della Madonna del Fuoco è elemento identitario della nostra comunità, caro a tutti i forlivesi, credenti e non. Con questa iniziativa - dichiarano il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, e il vicesindaco Vincenzo Bongiorno - abbiamo inteso valorizzare il significato sia storico che artistico di questa straordinaria immagine che da secoli è oggetto di fede popolare assurgendo a Patrona e protettrice della Città”.   “Accogliamo ben volentieri in Duomo la rassegna d’Arte “Un’opera al Mese” che dedica in questo mese un’edizione speciale all’immagine della “Madonna del Fuoco”. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo approfondimento storico-culturale del quadro della Madonna con il bambino così caro ai forlivesi da tante generazioni. Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno essere presenti domenica prossima, 9 febbraio” - ha aggiunto il Vescovo della Diocesi di Forlì-Bertinoro, Mons. Livio Corazza.   A raccontare la xilografia domenica 9 febbraio ore 18:00, in Duomo, sarà la storica dell'arte  Silvia Urbini, curatrice, con Laura Aldovini e David Landau, dell'Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che si concentrerà nello specifico sul tema dell'arte e devozione nella stampa xilografica del Rinascimento "Durante i giorni che celebrano la Patrona e protettrice della Città di Forli - spiega Silvia Urbini - l’iniziativa "Un’opera al mese" propone una riflessione su questa straordinaria immagine, considerando in particolare gli aspetti che riguardano il settore tecnico e artistico da cui proviene, quello dell’incisione xilografica. Di solito, nell’arte Medievale e Moderna, quando ci occupiamo di immagini religiose, ci riferiamo ad opere frutto di committenze ecclesiastiche e signorili. La Madonna del Fuoco fa invece parte di un altro contesto devozionale e figurativo, meno indagato ma estremamente significativo, quello che riguarda la produzione di immagini sacre destinate alle donne e agli uomini comuni. Tale era il maestro Lombardino, del quale possiamo immaginare la modesta aula, sulle cui pareti spiccava questa Madonna col Bambino di carta dai colori smaglianti, miracolosamente sfuggita al rogo della sua casa la notte del 4 febbraio 1428. Quest’opera ‘taumaturgica’, profondamente radicata nella storia di Forlì – oggetto, tra gli altri, di un fondamentale studio monografico di Lisa Pon, e della recente pubblicazione di Salvatore Ricca Rosellini -, consente molti livelli di lettura: è anche una chiave che ci apre la porta su un mondo artistico, quello della produzione xilografica, caratterizzato dall’intreccio fra cultura alta e popolare ed emblematico nella storia della cultura rinascimentale. Durante gli anni d’oro di questa pratica artistica, dall’inizio del Quattrocento fino alla seconda metà del Cinquecento, l’Europa era invasa da fogli affini alla Madonna del Fuoco, che viaggiavano veloci e leggeri nelle cartelle dei colporteurs. Erano produzioni figurative a basso costo, stampate in moltissime copie da matrici lignee, molto più resistenti rispetto alle lastre di rame da cui si producevano le incisioni a bulino. Quasi nulla è rimasto di questa produzione, soprattutto in Italia. Non solo a causa del deperimento di questi fogli che erano oggetti d’uso, - inchiodati alle pareti delle case come la Madonna del Fuoco; cuciti nei vestiti per avere sempre su di sé, anche fisicamente, la protezione di un santo, ecc. -, ma anche per un pregiudizio da parte dei critici e dei collezionisti nei confronti delle opere d’arte prodotte in multipli. Scopriremo che la Madonna del Fuoco fa parte di un gruppo di grandi xilografie eseguite nel XV secolo e rappresentanti, con varianti iconografiche, la Madonna con il Bambino. Che nel Rinascimento altre case come quella di Lombardino, ma anche conventi e addirittura mobili, erano decorati – e alcuni lo sono tuttora- con xilografie. Che grandi artisti, come Tiziano Vecellio, fornivano -magari a una confraternita -, i disegni per xilografie davanti alle quali anche un semplice artigiano, o un maestro e i suoi scolari, avrebbero pregato. E che negli anni giubilari come quello che stiamo vivendo, gli incisori stampano e ristampano le immagini delle vestigia più venerate custodite nelle chiese di Roma e nelle città tappa di viaggio dei pellegrini, rendendo tangibili devozioni delle quali l’umanità continua ad avere bisogno". A fianco della Madonna sarà esposta – occasione davvero unica - anche la coeva lunetta attribuita al cronista e pittore Mastro Pedrino, una tempera su tavola conservata in Duomo che illustra sia il miracolo originario, sia il successivo trasporto della xilografia in chiesa. "Abbiamo inoltre pensato di arricchire ulteriormente la serata - precisa Stefano Benetti - con l'esposizione, a cura della Biblioteca Saffi, di altre testimonianze provenienti dalle Raccolte Piancastelli riferite alla vicenda della Madonne del Fuoco. Mostreremo al pubblico una collezione di stampe antiche: alcune riproducono il miracolo del febbraio 1428; altre costituiscono multipli della stampa che restituiscono l'immagine della Madonna con il bambino su un trono di fiamme, con sole e luna. Sarà inoltre esposto il pregevole volume del 1637 - sempre dalla Piancastelli – di Giuliano Bezzi “Il Fuoco trionfante” che narra e illustra la formidabile e spettacolare processione dedicata alla Madonna del Fuoco organizzata nel 1636 nelle vie del centro storico". Nel corso della serata sarà proiettato un breve video dedicato al patrimonio della Piancastelli inerente la Madonna del Fuoco curato dai Musei Civici del Servizio Cultura e realizzato da Andrea Bonavita.

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BASKET: L'ex Gaspardo ritrova Udine, "Squadra offensivamente più forte" | VIDEO

SPORT - Domenica alle 18 Forlì ospiterà la capolista Udine. Sarà una gara speciale per Raphael Gaspardo, ex della formazione friulana."Sì, super speciale - ha detto a 'Panorama basket' - perché veramente Udine quest'anno è davvero tosta con tutti i tiratori, con il playmaker Hickey che ha queste accelerazioni e può mettere in ritmo e dei vantaggi incredibili. Dovremmo fare una partita difensiva soprattutto importantissima perché appunto loro sono veramente molto pericolosi, hanno tantissimi tiratori, offensivamente sono penso la squadra nettamente più forte del campionato e dovremmo essere molto focalizzati sul fermare i loro punti di forza. Ora come ora, qualsiasi sfida ha un peso importantissimo. Questi due punti contro una squadra forte e di livello come Udine avrebbero un valore aggiunto perché ci porterebbero più vicino alla zona certa play-off e ci darebbero un boost di fiducia molto importante".

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BOLOGNA: Cacciano con fucili modificati, a Molinella 3 denunciati e 14 multe

CRONACA - Cacciano con fucili modificati e con cartucce di piombo all’interno di un’area Rete Natura 2000, in un’azienda faunistica venatoria di Molinella.La Polizia locale della Città metropolitana sanziona otto persone: 14 multe per un totale di 3.730 euro e tre denunce penali. Risale al 30 gennaio scorso, ultimo giorno di caccia, l’intervento della Polizia metropolitana per sventare una serie di pratiche venatorie illegali. Nello specifico sono stati contestati illeciti amministrativi e penali a otto cacciatori, per l’utilizzo di mezzi vietati e alterazione d’arma, che hanno portato al sequestro di due fucili, un richiamo elettronico per avifauna e oltre 350 cartucce contenenti piombo, metallo non consentito all’interno della Rete Natura 2000 per le gravi conseguenze di inquinamento ambientale e alla salute degli animali. Sanzionato anche il responsabile dell’azienda faunistica. Da settembre 2024, in tutto il territorio bolognese, la Polizia locale della Città metropolitana nell’ambito dei controlli svolti sull’attività venatoria ha contestato complessivamente 198 violazioni amministrative e 7 denunce per illeciti penali.

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BOLOGNA: De Pascale, “il Marconi come traino per gli altri aeroporti regionali” | VIDEO

ATTUALITÀ - Nell’ambito del primo Airport Day, l’evento dedicato allo sviluppo degli aeroporti nel Paese, il Presidente della regione Michele De Pascale ha parlato del futuro del settore in Emilia Romagna fissando alcuni obiettivi. Il futuro aeroportuale dell’Emilia Romagna passa da Bologna, come traino per gli altri maggiori aeroporti della regione come Parma, Forlì e Rimini. La Città metropolitana, che ha visto aumentare gli arrivi del 59% e le presenze del 78% tra il 2014 e il 2024, può rappresentare, il catalizzatore dello sviluppo territoriale tra economia e turismo. A sottolinearlo il Presidente della regione Michel De Pascale che, nel valutare una legge regionale e un piano strategico dedicato, si pone come obiettivo la crescita aeroportuale regionale in tutto il Paese. Favorevole ma cauto il Presidente Postacchini, che valuta la proposta purché  i costi degli investimenti non ricadano solo sull’aeroporto felsineo.

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RIMINI: Maxi operazione anti-droga, in manette anche un carabiniere | VIDEO

CRONACA - Un’operazione su vasta scala dei carabinieri di Riccione ha portato all’arresto di 39 persone per traffico di droga e reati predatori, con sequestri per oltre 8 milioni di euro. Tra gli indagati, anche un carabiniere. Due le organizzazioni criminali coinvolte con ramificazioni in Albania.   Un duro colpo al narcotraffico della Riviera. Un’operazione di vasta portata con al centro una rete criminale dedita anche ai furti in abitazione, oltre che allo smercio di sostanze stupefacenti. Gli arresti all’alba di mercoledì sono stati 39, saliti a 61 considerando l’intero periodo investigativo. La nota forse più dolente, il presunto coinvolgimento di un carabiniere. Condotta dai Carabinieri della Sezione operativa di Riccione, con il coordinamento della Procura di Rimini, l’indagine si è conclusa con il sequestro di 253 kg di cocaina e 40 di hashish dal valore che al dettaglio avrebbe fruttato 25 milioni di euro. Nessuno poteva immaginarsi che dietro la serie di furti dell’inverno scorso a Riccione e nei dintorni potessero esserci due strutture criminali di cittadini albanesi che reinvestivano i proventi dei furti nell'acquisto di nuovi carichi di stupefacenti. Sempre da quanto emerso, i carichi di droga venivano poi distribuiti sulle piazze della Riviera: non solo nel Riminese, ma anche a Cervia, Fano e Pesaro; pure a San Marino. Un’operazione estesa che ha coinvolto oltre 200 militari in dodici province, tra cui Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. Uno dei gruppi potrebbe essere implicato nel furto nell’abitazione di Pierina Paganelli, la donna uccisa il 3 ottobre 2023. Ipotesi su cui si sta ancora indagando. Tra gli arrestati c’è anche un carabiniere in servizio a Rimini, accusato insieme alla moglie di concorso in rapina. Per gli inquirenti, avrebbe organizzato un colpo ai danni di un conoscente, proprietario di un Rolex da 45 mila euro, fornendo dettagli sui suoi spostamenti.

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