ROMAGNA: Alluvionati, meno del 3% ha chiesto il rimborso | VIDEO
ATTUALITÀ - A un anno e mezzo dall’alluvione del maggio 2023 sono ancora pochissime le domande di rimborso fatte da cittadini e aziende colpite. La denuncia è di Legacoop che punta il dito contro una burocrazia troppo complessa. 2500 domande di rimborso a fronte di 86mila aventi diritto, vale a dire 70mila cittadini e 16mila imprese danneggiate dall’alluvione. I danni accertati ammontano a 3,6 miliardi, ma solo il 3% degli aventi diritto ha compilato i moduli per il risarcimento. È la denuncia di Legacoop Romagna che, a un anno e mezzo dall’alluvione di maggio 2023, fa notare come il sistema dei rimborsi, da presentare attraverso la piattaforma Sfinge, viaggi ancora con il freno a mano tirato. "Molti, purtroppo, si sono arresi – spiegano da Legacoop – e ciò conferma la necessità di una messa a punto della Struttura Commissariale, per scongiurare rallentamenti e ritardi, soprattutto nella delicata fase del passaggio di testimone". Il tema è già stato oggetto di numerosi incontri avvenuti negli ultimi giorni tra il presidente della Regione, De Pascale, e il nuovo commissario per l’alluvione, Curcio, che hanno spiegato di voler snellire la burocrazia e semplificare la procedura per incoraggiare la presentazione delle pratiche: "Occorre reagire, e in fretta, con una risposta concreta – è la posizione di Legacoop –. De Pascale ha indicato un percorso che ci pare convincente, perché passa attraverso un’'operazione fiducia' su interventi specifici, come la complessa burocrazia della rendicontazione, i lavori fatti in economia dalle imprese e il grande problema delle difformità catastali, che, pur lievissime, bloccano l'iter e sono estremamente diffuse nelle case più vecchie. "La proposta di De Pascale – conclude Legacoop Romagna – rappresenta un primo segnale positivo, poiché impegna lui e il commissario Curcio a fare la propria parte".