ROMAGNA: Diretta alluvione, oltre 1000 interventi, nessun disperso
ATTUALITÀ -
ORE 17.20
Dopo l'alluvione dei giorni scorsi il governo si appresta a deliberare lo stato d'emergenza non solo per l'Emilia Romagna ma anche per le Marche. Lo si legge nell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per domani alle 11, con questa deliberazione come unico punto all'ordine del giorno.
ORE 16.14
La Regione Emilia-Romagna ha inviato oggi pomeriggio la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per l’ondata di maltempo che ha colpito la Romagna e il Bolognese al fine di ottenere i primi interventi a supporto delle popolazioni. Lo rende noto l’ente. L’invio è stato concretizzato dopo l’incontro tra la presidente, Giorgia Meloni, e la presidente, Irene Priolo, che si è appena concluso. Presenti il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Davide Baruffi, il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, il commissario straordinario per la ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo, e la direttrice della Protezione civile regionale, Rita Nicolini.
“Abbiamo chiesto al Governo di accogliere tempestivamente la richiesta di stato di emergenza per assicurare il sostegno alle popolazioni più colpite, in particolare delle province di Ravenna e Forlì-Cesena e della Città metropolitana di Bologna”. Così Irene Priolo, presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, dopo la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale inviato all’esecutivo. “La presidente Meloni, che ringrazio per l’incontro, ha confermato – sottolinea Priolo - la disponibilità del Governo a riunirsi tempestivamente per accogliere le nostre richieste e deliberare di conseguenza. Da parte nostra prosegue senza sosta l’impegno di assistenza alla popolazione e di ripristino dei primi danni causati dal ciclone Boris. Continuiamo a essere al fianco delle comunità e degli amministratori”
ORE 14.20
Non c'è alcun disperso nell'alluvione che ha colpito il Ravennate e in particolare la frazione Traversara di Bagnacavallo. Dopo la smentita della segnalazione della persona sull'argine portata via dall'acqua, si apprende dai soccorsi, non trova alcun riscontro nemmeno l'eventuale presenza di un'altra persona nella casa crollata.
ORE 13.44
In seguito al miglioramento delle condizioni meteorologiche sul territorio, il Comune di Ravenna ha predisposto già dalla giornata di oggi, venerdì 20 settembre, la riapertura immediata di impianti sportivi, parchi, giardini pubblici, pinete e cimiteri. Lo rende noto l'ente. Revocato anche il divieto di accesso all’arenile e alle dighe foranee. Aperti invece da domani, sabato 21 settembre, i servizi educativi, le scuole di ogni ordine e grado - comprese le Università e l’alta formazione artistica e musicale - i centri di formazione professionale (IeFP), i centri ricreativi e di aggregazione giovanile, le biblioteche e i musei, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio – occupazionali per disabili. Confermato il divieto di accesso alle aree fluviali.
ORE 13.41
Continua il monitoraggio delle strade provinciali da parte delle Città metropolitana di Bologna e proseguono gli interventi per liberare i tratti temporaneamente interrotti, al fine di ripristinare la percorribilità. Nella mattinata di oggi è stata riaperta la SP 7 “Valle dell’Idice”, con limitazioni. Chiusa invece la SP 47 “Baricella-Altedo”, in corrispondenza del ponte di Altedo, per rottura di una tubazione. Le persone interessate dalle ordinanze di evacuazione nei diversi comuni stanno gradualmente rientrando nelle proprie abitazioni.
La Città metropolitana ha stanziato ieri in somma urgenza 2 milioni di euro di risorse proprie per riaprire in sicurezza la SP 7 e la Fondo Valle Savena, ancora interrotta al km 18 tra i Comuni di Loiano e Monzuno.
È inoltre in predisposizione un ulteriore provvedimento da 5 milioni di euro, sempre di risorse proprie di Città metropolitana, per interventi già richiesti alla struttura commissariale, ma non ancora riconosciuti, poiché le frane avviatesi nel maggio 2023 si sono riattivate:
sulla SP 59 “Monzuno” a Rioveggio, Monzuno e Loiano;
sulla SP 610 “Montanara” a Fontanelice, Casalfiumanese e Borgo Tossignano (a Castel del Rio sono già stati finanziati e in corso di progettazione);
sulla SP 34 “Gesso” in località Sassonero (Comune di Casalfiumanese - subito a valle in direzione Sillaro del bypass temporaneo di cui sono appena terminati i lavori di consolidamento e che non ha subito danni significativi).
Strade riaperte
SP 29 “Medicina-S. Antonio di Quaderna”, al ponte sul fiume Idice SP 253 “San Vitale” al km 33, ponte sul fiume Sillaro SP 325 “Val di Setta”, al km 13 SP 50 “S. Antonio”, al ponte sul fiume Sillaro
Strade percorribili con limitazioni SP 7 “Valle dell’Idice”
SP 15 “Bordona” SP 21 “Val Sillaro”, ai km 10 e 24 SP 22 “Valle dell'Idice-SS 65”, al km 2 SP 24 “Grizzana”, al km 12 SP 27 “Valle del Samoggia”, al km 26 (loc. Goccia) SP 33 “Casolana” SP 37 “Ganzole”, al km 8 SP 59 “Monzuno” SP 61 “Val di Sambro”, al km 1 SP 68 “Val d'Aneva”, al km 1 SP 610 “Montanara” da km 43 al confine con la regione Toscana
Strade ancora temporaneamente chiuse SP 30 “Trentola”, da km 7 a km 9 per esondazione (loc. Castelguelfo) SP 34 “Gesso”, da km 11 a km 13 per frane SP 36 “Val di Zena”, per esondazioni SP 47 “Baricella-Altedo”, al ponte di Altedo per rottura tubazione SP 51 “Medicina-Bivio Selice”, da km 7 a km 10 per esondazione (loc. Castelguelfo), ponte sul fiume Sillaro Fondo Valle Savena, da Pianoro a SP 59 “Monzuno” per frane ed esondazioni
Persone evacuate Budrio: 113 Loiano: 8 Fontanelice: 4 Molinella: 80 Monterenzio: 1 Imola: 15 Castel Maggiore: 8 Castel San Pietro Terme: 2 Monzuno: 10 San Lazzaro di Savena: decine di famiglie interessate dalle ordinanze Pianoro: 419 persone interessate da ordinanze, 298 nella frazione di Botteghino di Zocca, 86 nella frazione di Rastignano e 35 vicino all’Ospedale Gruppioni
La Regione ha attivato un numero verde per chiedere assistenza: 800 024662
ORE 13.17
“Stamattina firmerò la dichiarazione di stato di emergenza. Manderò al capodipartimento la nostra richiesta per provare ad avere anche il supporto per tutti gli adempimenti di carattere, anche normativo, che ci servono dal punto di vista delle deroghe, degli interventi che noi dobbiamo mettere in campo”. Lo dice la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, in un punto stampa a Ravenna dopo l'alluvione delle scorse ore. “Questa dichiarazione di stato di emergenza per noi è urgente e speriamo che il Governo la firmi il prima possibile”, aggiunge.
ORE 13.15
Le polemiche delle ultime ore “sono uno spettacolo misero. Vorrei chiedere al Ministro Musumeci perché attenziona la Regione Emilia-Romagna, quando c’è un'alluvione anche nelle Marche. Sembriamo soltanto noi quelli su cui si deve concentrare la polemica, è vergognoso. Queste alluvioni ci sono tutti gli anni in tutte le regioni, in tutti i territori, ma si fa sempre dell'Emilia-Romagna un caso politico. Vi sembra normale?”. Così la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, in un punto stampa a Ravenna. “Non è normale. Quindi da questo punto di vista non si venga a prendere la nostra regione come una regione che non è efficiente, è vergognoso. Andiamo a guardare come negli anni abbiamo speso i fondi europei, come da questo punto di vista siamo un'eccellenza. Siamo la regione che negli ultimi dieci anni è cresciuta, nonostante tutte le emergenze, dell'11% del PIL, del 32% delle esportazioni, veniamo invece descritti come una regione incapace. Io non ci sto. Che il Governo facesse il Governo, che mettesse i soldi che mette sull'emergenza sulla prevenzione, perché se questi 2 miliardi e mezzo del commissario Figliuolo, invece dei 500 milioni in 14 anni li avessimo avuti in questi 14 anni avremmo fatto molto più cantieri”, sottolinea.
ORE 13.10
"I dispersi scendono a uno". Così il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, in un punto stampa a Ravenna dopo che nelle scorse ore erano stati ipotizzati due dispersi dopo il crollo di una casa nel Ravennate a seguito dell'alluvione. "Si tratta dell'abitante di quella casa", aggiunge.
Il presunto disperso dopo l’alluvione in Romagna “bisognerà verificarlo perché una casa è crollata, bisogna adesso vedere se si trova un corpo. Quello che è certo è che non ci sono denunce di persone scomparse dall'alluvione, questo è certo”. Lo ha chiarito il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa in un punto stampa a Ravenna.
ORE 13.05
“Continua il lavoro delle squadre della Protezione Civile veneta che sono arrivate in Emilia Romagna in soccorso delle popolazioni alluvionate nella zona di Faenza. Al momento sono all’opera 70 volontari, a cui si aggiungono due funzionari della Protezione Civile regionale. Sono anche al lavoro 40 volontari veneti dell’Associazione Nazionale Alpini che partecipano agli interventi della colonna nazionale dell’ANA”, rende noto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. I volontari della Protezione Civile del Veneto questa mattina hanno completato le attività di soccorso acquatico a Bagnacavallo e stanno affrontando operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione a Riolo. Diverse squadre si stanno spostando verso Faenza, dove la situazione risulta ancora critica. Gli interventi richiesti sono, fra gli altri, lo svuotamento e pulizia di edifici a seguito di allagamenti con pompe e attrezzature specifiche. È rientrato in Veneto invece il gruppo di 9 volontari veneti del Soccorso Alpino che sono intervenuti ieri nelle zone alluvionate per salvamento in acqua. “Rinnovo la mia solidarietà e quella di tutto il Veneto verso tutta la popolazione dell’Emilia Romagna – aggiunge il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia che segue le evoluzioni insieme all’Assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin – ringrazio tutti gli uomini e tutte le donne che stanno portando il loro aiuto ai fratelli dell’Emilia Romagna. Chi è in difficoltà in queste situazioni critiche sa che può contare sul nostro aiuto e supporto”.
ORE 11.28
È ripresa delle 6 di questa mattina la circolazione ferroviaria fra Portomaggiore e Ravenna, sulla linea Ferrara-Ravenna, sospesa dalla mezzanotte di ieri in seguito all'ondata di maltempo. Già interamente riaperte nella giornata di ieri le linee Bologna-Prato (fra Grizzana e Monzuno), Bologna-Rimini (fra Faenza e Forlì) e Faenza-Ravenna. Non ci sono dunque interruzioni o problemi per i treni a lunga percorrenza sulla linea adriatica (Intercity e Frecce).
Al momento permangono due interruzioni che impattano sulla circolazione dei treni regionali: si tratta della tratta Castel Bolognese-Russi (e quindi del collegamento tra Bologna e Ravenna, che viene deviato su Faenza con alcune fermate che saltano) e del collegamento tra Faenza e Marradi (Firenze) sulla Faentina.
ORE 11.24
“La nostra comunità è stata lasciata sola. La notte dell’alluvione, tra mercoledì e giovedì, è stata affrontata in totale solitudine dal Comune di Pianoro: c’erano il sindaco Luca Vecchiettini, l’intera giunta a coordinare i lavori e l’aiuto ai cittadini, dipendenti comunali, la Protezione civile volontaria di Pianoro e la Pubblica Assistenza di Pianoro". E' l'accusa rivolta alla Città metropolitana di Bologna da Simonetta Saliera, ex presidente dell'Assemblea legislativa regionale e, attualmente, assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Pianoro, uno dei centri più colpiti dal maltempo nel bolognese. "A combattere pioggia e fango - attacca Saliera - c’erano solo mezzi messi a disposizione dal Comune di Pianoro. A Botteghino di Zocca, Pianoro c’era, ma non c’erano le altre istituzioni. Non c’erano i cantonieri della Città Metropolitana. Per la Città Metropolitana c’era solo il sorvegliante Daniele Monti che, però, non aveva né mezzi, né uomini".
"Sono arrivati sei vigili del fuoco senza mezzi - racconta - : perché potessero essere utili, abbiamo dovuto mettergli a disposizione un trattore con autista. Per il resto, in campo c’erano solo le ruspe e gli uomini messi a disposizione dal Comune di Pianoro: abbiamo fatto uscire o portato a casa persone caricandole sulle benne delle ruspe".
"Sempre con mezzi messi a disposizione dal Comune di Pianoro - insiste l'assessora -, ieri abbiamo cominciato a pulire strade e parcheggi, oggi con le ruspe stiamo togliendo il fango, con getti d’acqua puliamo le caditoie. Sono i volontari della Protezione civile e singoli cittadini in aiuto alle famiglie ancora una volta colpite dall’alluvione". "Occorre che quanto prima - avverte - le istituzioni tutte facciano un sopralluogo sul torrente Zena fino alle sue sorgenti: lo Zena è di competenza regionale e ora, di fronte allo stato di degrado totale del torrente, la Regione si deve convincere di rispondere con i fatti alle richieste tante volte espresse dal Comitato dei cittadini della Val di Zena”.
ORE 11.08
La Prefettura di Ravenna comunica l'elenco delle strade aperte e chiuse:
AUTOSTRADA: Riaperta l’uscita di Cotignola e Lugo in direzione Sud e Nord COTIGNOLA\LUGO
STRADE STATALI: Transito regolare
STRADE PROVINCIALI SP 3 PONTE DI GHIBULLO SUL FIUME RONCO CHIUSA PER PULIZIA RAMI RAVENNA SP 105 CHIUSA TRA LA SS16 ED IL CIMITERO DI ALFONSINE ALFONSINE (RA) SP 114 “Alberico da Barbiano” CHIUSA LUGO SP 95 CHIUSA TRA INCROCIO SP19 E SP31 COTIGNOLA (RA) SP 253 SAN VITALE TRATTO“PIRATELLO” CHIUSA DA INN. SP119 FINO A ROTATORIA VIA DI GIU’ LUGO (RA) SP 90 VIA SAN GIOVANNI CHIUSA ‘’ SP 62 SAN SEVERO CHIUSA COTIGNOLA SP 75 BONCELLINO CHIUSO DALL’INCROCIO CON SP253 SAN VITALE FINO A BONCELLINO (ZONA TRAVERSARA\BAGNACAVALLO) BAGNACAVALLO SP 25 TRAVERSARA CHIUSA DA SP53 FINO A SP89 COCCHI TRAVERSARA\BONCELLINO (BAGNACAVALLO) SP 89 COCCHI CHIUSA SP 88 COGOLLO CHIUSA DA SP25 FINO A VIA GRAZIANI BAGNACAVALLO SP 43 ACCARISI CHIUSA TRA INTERSEZIONE CON SP302 E INTERSEZIONE SP 86 PIEVE CESATO\ FAENZA SP 66 CELLE CHIUSA TRA INTERSEZIONE CON SP 306 E INTERSEZIONE SP 111 TEBANO SP 84 CASALE A TEBANO TEBANO’ SP 49 BICOCCA CHIUSA CON TRANSITO CONSENTITO SOLO A RESIDENTI E AUTORIZZATI BRISIGHELLA SP 23 MONTICINO CHIUSO PER FRANA ALL’ALTEZZA DELLA ROCCA DI BRISIGHELLA SP 56 CHIUSA TRA KM 10+500 E INTERSEZIONE CON SP 16 FAENZA SP 302 DA SAN CASSIANO AL CONFINE FIRENZE CHIUSA PER FRANA BRISIGHELLA
LUGO STRADE CHIUSE\ ARTERIE PRINCIPALI LUGO SP 95 DA COTIGNOLA A LUGO VIA PIRATELLO SP114 DA ALTEZZA VIA DI GIU’ A PISCINA COMUNALE VIA DI GIU’ SOTTOPASSO FELISIO QUARTIERE MADONNA DELLE STUOIE VIALE DANTE CHIUSO PER ARGINELLO CHE ESONDA DA VIA FOSSA A VIALE EUROPA PORTA SAN BARTOLOMEO E ZONA STAZIONE DELLE CORRIERE VIA GARIBALDI\PORTA FAENZA VIA MACELLO VECCHIO SOTTOPASSO PEDONALE STAZIONE FERROVIARIA
ORE 11.06
E’ desolante lo scenario di questa mattina a Traversara di Bagnacavallo, nel Ravennate, dopo la furia delle acque del fiume Lamone di ieri che hanno travolto tutto, a seguito della rottura di un argine nei pressi dell’abitato. Diversi edifici sono crollati, molti altri sono parzialmente distrutti. Tuttora non è chiaro se vi siano o meno due dispersi: non risultano ancora denunce di persone scomparse ma le ricerche e gli accertamenti proseguono. Le riprese realizzate dal cielo mostrano la totale distruzione della zona, mentre sono ancora all’opera i Vigili del fuoco e il personale della Protezione civile. Ieri molte persone si sono rifugiate sui tetti e sono state salvate con l’ausilio di vari elicotteri.
ORE 10.51
Traversara il giorno dopo. Ecco il video del drone di Local team sulla zona del disastro: CLICCA QUI
ORE 10.45
Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha accusato la regione Emilia-Romagna di "ingratitudine" per le accuse lanciate al governo sulla gestione dell'emergenza per l'alluvione degli ultimi giorni. "È una inutile polemica", ha dichiarato Musumeci a Sky Tg24, "capisco che ci siano le elezioni e capita a destra e a sinistra di cogliere le occasioni, ma farlo con il Governo nazionale che ha dichiarato la mobilitazione un'ora dopo e si è detto pronto a dichiarare anche l'emergenza nazionale, mi sembra una ingratitudine da parte della Regione".
ORE 10.34
"In questo momento la polemica non serve assolutamente, né credo di averla alimentata" ma "in 10 anni la Regione ha avuto 600 milioni per mettere in sicurezza il territorio. Se ogni volta che piove in Emilia Romagna avviene il finimondo qualcosa non torna": lo ha detto il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, che, intervistato da Sky Tg24, ha precisato di non aver voluto lanciare "un atto d'accusa" contro la regione.
"Da Governo nazionale", ha aggiunto Musumeci, "voglio tendere la mano alle strutture del territorio, alla Regione, per dire: 'Sediamoci attorno a un tavolo, ragioniamo confrontiamoci, lo Stato non eroga solo risorse, ma verifica anche come sono state spese". "Ieri", ha precisato il ministro, "mi sono limitato a dire che, a fronte di oltre 600 milioni erogati negli ultimi 10 anni, le infrastrutture avrebbero dovuto raggiungere un grado consistente". "Se un fiume esonda tre o quattro volte nonostante gli interventi fatti", ha osservato, "vuol dire che l'intervento non è stato fatto bene, bisogna andare a monte".
ORE 10.33
Al momento "non ci risultano denunce, anche tra i nostri non risulta". Lo dice all'ANSA il sindaco di Bagnacavallo (Ravenna) Matteo Giacomoni a proposito dei due dispersi segnalati ieri nella frazione di Traversara. Due persone per le quali le ricerche anche dei vigili del fuoco stanno proseguendo. Quanto agli sfollati del paese, il sindaco sottolinea che è difficile tenere il conto del totale perché "moltissimi hanno trovato riparo da parenti e amici". "Stiamo contattando tutti telefonicamente da due giorni", ripete. Le persone ospitate nei centri di accoglienza gestiti dal Comune sono poco più di un centinaio.
ORE 9.45
Per il maltempo che ha colpito gran parte della regione Emilia-Romagna, generando alluvioni, frane e danni d’acqua, i vigili del fuoco in due giorni hanno svolto oltre 1.000 interventi: tra squadre ordinarie con pompe idrovore, esperti in topografia, soccorritori fluviali, sommozzatori, dronisti ed elicotteristi. Lo rende noto il corpo. Sono più di 250 le unità al lavoro, il cui impegno è concentrato nel ravennate dove permangono criticità tra Bagnacavallo e Lugo. Proseguono in località Traversara di Bagnacavallo le ricerche di due persone segnalate come disperse da un testimone, anche se al momento non è pervenuta alcuna denuncia di scomparsa né risultano cittadini mancanti all’appello.
ORE 9.16
A Lugo, nel Ravennate, l'acqua ha allagato gran parte delle zone est e sud e anche parzialmente il centro. “Stiamo raccogliendo l'elenco delle vie principali e dei problemi di viabilità”, rende noto l’amministrazione comunale che ha messo a disposizione dei cittadini il numero 80007525 per le emergenze.
ORE 9.10
"È incredibile sentire la Regione che prova a scaricare le colpe sul governo. La nostra buona volontà viene utilizzata da alcuni per scaricare le responsabilità, ma quella sugli argini, i fiumi e i corsi d'acqua è solo della Regione Emilia-Romagna". Così al QN il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami (FdI). "Priolo parla di cose che doveva fare la Regione da tempo - aggiunge - ovvero mettere davvero in sicurezza i fiumi dopo il disastro del 2023".
"A oggi - dice poi - la Regione ha ricevuto dal governo circa 230 milioni di euro per il reticolo idrografico. E non hanno fatto quasi niente. Prendiamo, dal post alluvione, le ordinanze numero 6 e numero 15, entrambe di somma urgenza- Per la 15 dove potevano anche scegliere una ditta a loro piacimento, senza bandi, non hanno speso nulla. Per la 6 invece hanno speso circa il 50%. Per l'altra ordinanza, la numero 8 che da sola cubava 100 milioni e per la quale rimborsavamo tutto, non hanno speso nulla". La Regione, gli viene obiettato, dice anche che è Figliuolo a dover sbloccare i piani speciali per realizzare le casse d'espansione: "Le casse d'espansione doveva farle prima. È quello il punto: per anni non hanno fatto nulla, ecco perché è stato nominato il commissario Figliuolo, per aiutarli. E poi non è possibile se non forniscono i dati - conclude Bignami - Benché sia stato chiesto quattro volte e benché siano trascorsi 500 giorni la Regione non ha mai trasmesso a Roma i dati sullo stato del reticolo idrografico pre-alluvione, utile per poi approntare i piani speciali".
ORE 9.06
I pazienti ricoverati all’ospedale di Lugo, nel Ravennate, sono stati trasferiti in via precauzionale presso altre strutture dell'Ausl Romagna per possibili interruzioni di energia elettrica o altri disservizi legati all'alluvione. Lo ha reso noto l’amministrazione comunale. Il trasferimento riguarda un centinaio di pazienti mentre restano operativi il Pronto Soccorso e il Cau. La cittadina teme altri allagamenti per la possibile rottura del Senio.
ORE 8.59
"Stiamo continuando a monitorare la situazione su Lugo. Al momento risultano allagate la maggior parte delle aree ad est e sud e anche parte del centro. Pare che il flusso alimentato dalla rotta della Chiusaccia del Senio di Cotignola sia in esaurimento, grazie al notevole abbassamento del livello idrometrico del fiume". Così il sindaco di Fusignano, nel Ravennate, Nicola Pondi dopo l'alluvione delle scorse ore. "Già da ieri siamo concentrati nel monitoraggio dello scolo Arginello che drena Lugo verso Fusignano, passando per le campagne a nord di Maiano. Attualmente il livello è in aumento, ma sotto controllo. L'acqua che sta interessando il centro di Lugo si muoverà anch'essa verso di noi, ma seguendo la direzione della Quarantola. Ribadiamo che è necessario continuare a rispettare l'ordinanza che prevede di trasferirsi ai piani alti, mettendosi in sicurezza. Sono le ultime ore di massima attenzione - precisa - per quanto riguarda il nostro territorio. So che soprattutto per i cittadini non é semplice rivivere questa situazione a 18 mesi di distanza e che la stanchezza e la tensione é tanta. Il nostro territorio, la nostra gente, ha subito ancora una volta traumi enormi che insieme affronteremo. Continuiamo a collaborare, con la consapevolezza che non siamo soli e che diversi comuni attorno a noi hanno subito gravissime ferite. Siamo un unico territorio che insieme sta lavorando per salvarsi",conclude.
ORE 8.53
"Su Sant'Agata sul Santerno è stata una notte tranquilla: il livello del Santerno è tornato a livelli non preoccupanti e sono praticamente cessate le precipitazioni. Purtroppo non si può dire lo stesso per altri Comuni dell'Unione della Bassa Romagna che si sono allagati a causa delle rotte arginali verificatesi". Così il sindaco di Sant'Agata sul Santerno, nel Ravennate, Riccardo Sabadini. "Per quanto riguarda il nostro territorio, stiamo verificando se le acque fuoriuscite dalla rottura del Senio a Cotignola, che hanno raggiunto Lugo, possano arrivare nell'area industriale di Via Ricci Curbastro: al momento è una probabilità molto remota ma teniamo monitorata la situazione. In ogni caso, almeno per il momento, permangono valide tutte le ordinanze già emanate negli scorsi giorni", aggiunge.