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FORLÌ: Lavoro irregolare nel settore agricolo, 4 denunce

CRONACA - Quattro imprenditori denunciati, sette attività irregolari scoperte, tre di queste sospese, verificata la presenza di sette lavoratori in nero, emesse sanzioni per 40 mila euro. È l'epilogo dei controlli effettuati dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Forlì-Cesena, nel settore agricolo, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni del caporalato, dello sfruttamento del lavoro e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Le verifiche sull'intero territorio provinciale hanno consentito di individuare complessivamente sette lavoratori non preventivamente comunicati al centro per l'impiego, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali, inadempimento degli obblighi formativi, omessa sorveglianza sanitaria e omessa fornitura dei dispositivi di protezione individuale ai lavoratori. Nei controlli svolti presso due aziende operanti nel territorio forlivese sono stati deferiti all'autorità giudiziaria i due titolari. Il primo per aver occupato "in nero" un lavoratore straniero, privo del permesso di soggiorno ed il secondo per non aver assolto agli obblighi di sorveglianza sanitaria nei confronti dei dipendenti. Un altro titolare, sempre nel forlivese, è stato deferito per non aver adempiuto agli obblighi formativi nei confronti dei propri dipendenti per l'utilizzo di specifici macchinari. In occasione di ulteriori controlli svolti nel territorio cesenate, sono stati individuati altri 6 lavoratori "in nero", operanti in 3 diverse aziende agricole, i cui titolari sono stati sanzionati amministrativamente. Infine uno è stato deferito per non aver assolto agli obblighi di sorveglianza sanitaria e per non aver fornito i previsti dispositivi di protezione individuale ai propri dipendenti.

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CALCIO: Avvio brillante per il Cesena, "Raccolto meno di quanto meritato" | VIDEO

SPORT - Il primo scorcio di campionato ha portato in dote sei punti alla causa del Cesena: come ha spiegato anche Michele Mignani, ospite a Pianeta Bianconero, il cammino dei romagnoli è stato più che convincente, seppure caratterizzato da qualche ingenuità che ha causato le sconfitte col Sassuolo e con lo Spezia. "Sotto certi aspetti - ha commentato il tecnico dei bianconeri - le partite in trasferta mi hanno soddisfatto di più delle due vittorie ottenute in casa: nelle gare con Sassuolo e Spezia la squadra ha mostrato personalità e credo abbia raccolto molto meno di quanto aveva meritato sul campo. In casa, viceversa, siamo stati molto più lucidi a conservare il vantaggio, una qualità su cui dobbiamo fare affidamento anche in futuro".

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CALCIO: Coppa Italia femminile, avanza il Cesena, Academy battuta dal Parma

SPORT - Una promossa e una bocciata: è questo il bilancio delle squadre romagnole nei sedicesimi di Coppa Italia femminile in cui il Cesena ha brindato alla qualificazione grazie al pirotecnico 3-4 strappato in casa della Res Roma dopo i supplementari: Nel primo tempo, Cesena è passata in vantaggio con Jansen al 17', ma la Res ha pareggiato con Montesi al 37' e poi si è portata in vantaggio con Iannazzo al 46'. Nel secondo tempo, Cesena ha faticato a creare occasioni, ma ha trovato il pareggio a cinque minuti dalla fine con Sofia Testa. Nei tempi supplementari, la Res Roma è tornata avanti con Pezzi, ma Cesena ha reagito rapidamente nel secondo tempo supplementare: Tironi ha pareggiato e Petrova, ex della partita, ha segnato il gol del vantaggio definitivo, queloo che vale la sfida al Sassuolo negli ottavi di finale. La San Marino Academy ha invece ceduto il passo al Parma. Ducali che hanno dominato la partita segnando due gol nel primo tempo e uno nella ripresa. Dopo un inizio di studio senza tiri significativi, al minuto 8 un corner battuto da Peruzzo porta al primo gol: Cox sfrutta un cross calibrato sul secondo palo e con un colpo di testa preciso batte il portiere avversario Limardi. Il raddoppio arriva alla mezz'ora quando Ferrario capitalizza un filtrante di Rabot, battendo Limardi con un diagonale preciso. Il ritmo resta alto anche nella ripresa quando le padrone di casa chiudono definitivamente i conti: è il 68' quando Ferrario lancia Distefano, abile a servire dalla fascia destra un perfetto assist per Kajzba che segna da distanza ravvicinata. È la rete che fissa il punteggio sul definitivo 3-0 a favore del Parma.

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RIMINI: Caso Pierina, la t-shirt e gli occhiali, gli indizi della Procura contro Louis | VIDEO

CRONACA - Un paio di occhiali da lavoro con lenti trasparenti e una maglietta da lavoro melange con una scritta sulla schiena, fornita agli investigatori dal titolare della ditta in cui Dassilva era impiegato. Si tratta dei nuovi elementi emersi nell’inchiesta relativa all’omicidio di Pierina Paganelli e che secondo la Procura di Rimini sarebbero riconducibili a Louis, in carcere dal 16 luglio. Per l’accusa potrebbero essere questi gli abiti usati dal killer e ripresi dalle telecamere della farmacia della via in cui si è consumato il delitto della 78enne. Questo quanto emerso nel corso dell’udienza al tribunale del Riesame di Bologna, chiamato a decidere sulla scarcerazione preventiva del 34enne senegalese e per cui sta prendendo tempo. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di ulteriori indizi che rafforzerebbero il quadro indiziario nei confronti di Dassilva, il quale, sempre secondo l’accusa, avrebbe continuato a vedersi con Manuela Bianchi fino a pochi giorni prima dell’arresto. A finire nel mirino della Procura, guidata dal sostituto Daniele Paci, vi sarebbe una bottiglia di vino vuota rinvenuta a pochi passi dal luogo del delitto e che i due avrebbero consumato in un incontro clandestino. Dal canto proprio il pool difensivo del senegalese contesta la qualità delle immagini di videosorveglianza della farmacia, considerate troppo sfocate e poco chiare, riconducendo gli abiti a uno dei condomini della palazzina di via del Ciclamino.

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RAVENNA: Uccide la moglie, le analisi confermano, “Annegata nella vasca da bagno” | VIDEO

CRONACA - Tragedia familiare a Ravenna dove un uomo ha ucciso la moglie anziana, malata di Alzheimer, annegandola nella vasca da bagno. Pochi minuti dopo ha telefonato al 118 per ammettere la sua colpa. “Ho ucciso mia moglie”. Queste le parole con cui Enzo Giardi, 78 anni, pensionato, ex dipendente di banca, ha comunicato al 118 il gesto compiuto pochi minuti prima, con il quale ha posto fine alla vita della consorte Piera Ebe Bertini, pensionata, malata di Alzheimer. Il dramma si è consumato intorno alle 13, quando Giardi ha adagiato la donna nella vasca da bagno e poi ha aperto il rubinetto dell’acqua, annegandola. La telefonata ai soccorsi è arrivata 10 minuti dopo. Questo il dramma familiare che si è consumato a Ravenna in via Borgo San Rocco, a due passi dallo stadio. Un quartiere residenziale curato nel quale i coniugi vivevano da tanti anni. Una vita normale lavoro, famiglia, due figli e due nipoti. Poi la malattia della moglie, giunta ormai in uno stadio avanzato, che fa decidere ai familiari di ricoverarla in una clinica specializzata. Il trasferimento sarebbe avvenuto di li a poche ore. Secondo le prime testimonianza sarebbe stata proprio la prospettiva di abbandonare la moglie quella che ha fatto scattare nell’uomo l’idea di compiere un gesto tanto estremo. Dopo aver chiamato i soccorsi Giardi ha aspettato l’arrivo dei sanitari, giunti sul posto assieme ai Carabinieri. Ascoltato dai militari, ha subito confessato, raccontando i dettagli di quanto accaduto. Poi, intorno alle 16.30, è stato portato via in stato di arresto. L’ispezione cadaverica sul corpo della moglie ha confermato la morte per annegamento. Giardi dovrà rispondere di omicidio plurimo pluriaggravato dal rapporto coniugale e dalla minorata difesa della vittima.

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