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EMILIA-ROMAGNA: Teleromagna invita De Pascale e Ugolini al primo faccia a faccia Tv | VIDEO

POLITICA - Prosegue con qualche intoppo la campagna elettorale di Michele de Pascale ed Elena Ugolini. I due candidati alle regionali avrebbero dovuto confrontarsi tra pochi giorni nel primo faccia a faccia a Cesena, che però è stato annullato. Fumata grigia per il primo faccia a faccia tra i due candidati alla presidenza della regione Emilia-Romagna. Michele de Pascale ed Elena Ugolini avrebbero dovuto trovarsi per la prima volta uno di fronte all’altro a Cesena il 19 settembre in un incontro organizzato da Legacoop. Tutto annullato a causa di un rinvio chiesto da Ugolini per impegni istituzionali. Nel frattempo ognuno dei due porta avanti la propria campagna elettorale. De Pascale ha lanciato il suo programma in 10 punti a sostegno della sanità pubblica, nel frattempo il Pd ha presentato il simbolo con il quale correrà alle regionali con il nome dell’attuale sindaco di Ravenna ben in mostra. Ugolini invece, candidata civica ma con l’appoggio del centrodestra, ha ricevuto parole di sostegno da Giorgia Meloni che ha ribadito la volontà della coalizione di puntare sulla preside bolognese definita: “Capace e molto determinata a rompere un sistema di potere che abbiamo conosciuto a lungo” Resta ancora un interrogativo non da poco, quello della data delle elezioni. In Emilia-Romagna sarebbero fissate il 17 e 18 novembre ma il governo insiste perché si trovi l’intesa con Liguria e Umbria per una data condivisa, che potrebbe essere anticipata a fine ottobre. Nel frattempo anche Teleromagna, dopo aver già ospitato i candidati singolarmente, ha invitato Michele de Pascale e Elena Ugolini a un faccia a faccia negli studi televisivi, che potrebbe andare in onda a breve.

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FORLI’: Ergastolo a Daniele Severi, pubblicate le motivazioni della sentenza

CRONACA - Sono passati circa 90 giorni dalla condanna all'ergastolo di Daniele Severi per l'omicidio del fratello Franco, ritrovato decapitato in un dirupo vicino alla sua abitazione a Ca' Seggio di Civitella, nel forlivese. L'omicidio, avvenuto la sera del 21 giugno 2022, sembra essere stato motivato dalla gestione del podere in cui Franco viveva. In un fascicolo di 117 pagine, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza. La Corte d'Assise ha considerato determinanti le prove a carico di Daniele, tra cui il ritrovamento di scarpe e guanti macchiati del sangue della vittima. Per evitare di lasciare tracce, Daniele avrebbe indossato doppi guanti protettivi, come quelli usati dai soccorritori della Croce Rossa, che teneva in gran quantità nella sua auto. Durante il processo, ulteriori sospetti sono emersi quando la moglie di Daniele ha modificato la sua versione dei fatti, rivelando che le sue telefonate al marito nella notte dell'omicidio non erano dovute alla ricerca di telefoni smarriti, ma al tentativo di rintracciarlo, poiché Daniele non era a casa all'1:30 di notte. Uno dei telefoni risultava a Meldola, mentre l'altro era scarico, suggerendo un chiaro tentativo di non farsi localizzare in prossimità dell'ora del delitto. In un'ispezione successiva, l'8 luglio 2022, i carabinieri hanno scoperto nella cantina di Daniele un apparecchio che Franco aveva installato vicino alla sbarra per proteggere la sua proprietà, soprattutto dalle frequenti incursioni del fratello. L'apparecchio, installato l'8 giugno, poco prima della morte di Franco, era scomparso uno o due giorni dopo l'omicidio, facendo ulteriormente ricadere i sospetti su Daniele. Nonostante si sia dichiarato innocente, la sentenza ha stabilito che la decapitazione della vittima era un atto premeditato per impedire il ritrovamento del bossolo e quindi l'identificazione dell'arma del delitto. Daniele dovrà risarcire con 100.000 euro ciascuno dei cinque fratelli costituitisi parte civile.

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METEO: Nella giornata di giovedì 5 sole intervallato da piogge

ATTUALITÀ - Nella giormata doi giovedì 5 settembre  la circolazione depressionaria, responsabile di deboli piogge nella prima parte del giorno, si allontana favorendo l'ingresso di aria più secca responsabile di ampi rasserenamenti dalla sera. Nello specifico sui litorali nubi in progressivo aumento con deboli piogge dal pomeriggio; sulla pianura emiliana cieli molto nuvolosi o coperti con deboli piogge, in rapido assorbimento dal tardo pomeriggio, fino a cieli sereni o poco nuvolosi in serata; sulla pianura romagnola nubi in progressivo aumento con deboli piogge al pomeriggio. Rasserena in serata; sulla dorsale emiliana cieli molto nuvolosi o coperti con deboli piogge per l'intera giornata; sulla dorsale romagnola nubi in progressivo aumento con deboli piogge al pomeriggio. Schiarisce in serata. Venti deboli meridionali in attenuazione e in rotazione a orientali; Zero termico nell'intorno di 3650 metri. Mare da poco mosso a mosso.   (grafica 3B Meteo)

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BOLOGNA: Iia non chiude, verso l'accordo con i cinesi

ATTUALITÀ - Passo avanti decisivo per il futuro di Industria Italiana Autobus dopo settimane di incertezza. Eliminata dal tavolo l’ipotesi di chiudere lo stabilimento di Bologna e trasferire i suoi 77 lavoratori a Flumeri. È quanto emerso al termine dell’incontro che si è svolto martedì presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a cui hanno partecipato rappresentanti del governo, sindacati e istituzioni locali. Il piano industriale presentato dall’attuale proprietà di Seri Industrial prevede il rilancio delle attività con l'assunzione di 60 nuovi dipendenti per lo stabilimento di Bologna, mentre quello di Avellino potrà contare su 180 nuove assunzioni. Annunciato anche il negoziato – che sarebbe in stato avanzato - con un'importante azienda cinese che prevede l'acquisizione del 25% del capitale sociale di IIA. L’accordo ha però sollevato preoccupazioni tra i sindacati che temono una possibile vendita di autobus prodotti in Cina. Il Ministero ha voluto sgombrare il campo da ogni dubbio confermando l'intenzione di potenziare la produzione in Italia con l’obiettivo di passare da 1 a 5 autobus al giorno. Per il ministro Adolfo Urso il nuovo piano industriale è un’opportunità per rilanciare l'industria italiana del bus dopo anni di difficoltà. Sindacati e istituzioni locali guardano con favore all'apertura del confronto ma ribadiscono che rimarranno vigili sul rispetto degli impegni.

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RIMINI: Omicidio Pierina, nuove analisi sui telefoni di Dassilva

CRONACA - La Procura della Repubblica di Rimini conferirà nuovi incarichi per consulenze tecniche sui due telefoni, i quattro orologi digitali e i due computer portatili di Louis Dassilva, il 34enne in carcere dal 16 luglio per l'omicidio di Pierina Paganelli. La nomina avverrà il 9 settembre quando il sostituto procuratore incaricherà l'analista Luca Russo di Bologna, specializzato in indagini informatiche forensi, e l'ingegnere Alessandro Perri di Roma, di analizzare i contenuti dei dispositivi. Il nuovo incarico di consulenza tecnica d'ufficio potrà portare alla luce anche i messaggi cancellati ma fondamentali così come riporta l'ordinanza del giudice, Vinicio Cantarini, e che Dassilva si scambiò la sera dell'omicidio di Pierina, con la nuora Manuela Bianchi, la donna con la quale aveva una relazione. Il 9 settembre inoltre si terrà anche l'udienza davanti al Tribunale del Riesame dove i legali di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, tenteranno di far cadere le esigenze cautelari. Se i presupposti per cui il gip Cantarini ha disposto la misura cautelare in carcere dovessero cadere, il 34enne potrebbe essere scarcerato. Al momento, però, nonostante le ipotesi alternative, presentate dai legali di Dassilva e che si concentrano sulla figura del fratello di Manuela, Loris Bianchi, la scarcerazione dell'unico indagato pare assai lontana. Innanzitutto proprio per la necessità di espletare ulteriori accertamenti tecnici, come quelli sui supporti informatici, che la Procura sta ancora approntando. I cellulari, gli orologi e i computer, sui quali i tecnici faranno ulteriori verifiche, anche sulla banche dati esterne come i cloud, ricostruiranno i movimenti del senegalese, ma anche diranno cosa cercava sul web, quali mail riceveva dal Senegal e cosa chiedeva ai parenti all'estero. Non solo, nonostante Manuela si fosse preoccupata di chiedere all'uomo con il quale aveva una relazione di cancellare i messaggi compromettenti, compreso quello delle 23 della sera del delitto, ora potrebbero tornare alla luce.

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