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BOLOGNA. Evaso dal carcere minorile, si è costituito ai carabinieri

CRONACA - Si è costituito ai carabinieri il ragazzo evaso alcuni giorni fa dall'Istituto penale per minori di Bologna. A darne notizia è Uil Pa. "A quanto si è appreso, accompagnato dal suo avvocato, ieri sera si è presentato ad una stazione dei carabinieri di Parma e da qui è stato riportato in cella", dice il segretario nazionale Uil Pa Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi. Il 17enne, in carcere per rapina" era fuggito dalla sua cella dopo una serie di episodi di disordine che si erano registrati nei giorni precedenti tra le mura dell'istituto in via del Pratello, e probabilmente sentendosi braccato, ha deciso di consegnarsi alle forze dell'ordine". "Ogni giorno - continua Maldarizzi - tra morti, suicidi, omicidi, violenze di ogni genere, stupri e molto altro ancora, viene certificato il fallimento del sistema carcerario, che si tratti del circuito destinato agli adulti o di quello riservato ai minori poco cambia, se non il fatto che in quest'ultimo settore sia ancora più grave. Quelli che stiamo raccontando - aggiunge il segretario - sono numeri pazzeschi, senza precedenti, inumani persino per un paese totalitario, figuriamoci per uno che voglia concretamente dirsi democratico e civile".

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ROMA: Truffe agli anziani, Lino Banfi testimonial dello spot dell’Arma

ATTUALITÀ - L’Arma dei Carabinieri rivolge particolare attenzione ai soggetti vulnerabili, tra cui gli anziani, sempre più fragili di fronte alle insidie della modernità. Già da tempo l’Istituzione ha assunto efficaci iniziative a loro tutela, soprattutto in relazione alle truffe: un fenomeno sempre più diffuso e attuale, che prende di mira le persone fragili, lasciando in loro segni indelebili. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio domestico, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere state raggirate. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati. In questo contesto, l’Arma ha deciso di avviare una campagna di comunicazione diretta alla parte della popolazione maggiormente colpita da questo tipo di reati, allo scopo di rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale. Il testimonial della campagna è il celebre attore Lino Banfi, il quale, per la profonda stima che nutre nei confronti dell’Istituzione e per la sua particolare sensibilità rispetto ai temi della legalità, si è mostrato fin da subito disponibile, con la grande generosità che lo caratterizza, a ricoprire questo ruolo così importante. La scelta del “Nonno d’Italia” è stata ispirata dall’esigenza e dal desiderio di avvicinarsi ancora di più agli anziani, con l’intento principale di trasmettere in modo diretto ed efficace consigli utili a tutelarsi dai raggiri. Per questo l’attore ha subito aderito all’invito dell’Arma dei Carabinieri. Nello spot, che sarà diffuso sulle piattaforme social dell’Arma e sui media, Lino Banfi e il Comandante di Stazione del quartiere in cui vive mettono in guardia gli spettatori dalle truffe. Nel corso di un dialogo con il “suo” Comandante di Stazione, Banfi, con l’inconfondibile stile che lo contraddistingue, racconta di alcuni suoi conoscenti che hanno subito truffe, per poi lasciare la scena al Maresciallo dell’Arma che esorta il pubblico a prestare massima attenzione e a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri chiamando il 112 N.U.E. Lo spot si conclude con l’invito a consultare il sito Carabinieri.it, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle. Le tecniche adottate dai truffatori, infatti, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: individuarli è il primo passo per difendersi. Oltre a questa iniziativa, è stata realizzata una locandina che sarà affissa in tutte le caserme, nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo degli anziani, nonché un opuscolo pieghevole da distribuire ai cittadini. In maniera chiara e semplice, vi sono indicati i consigli per evitare di rimanere vittima delle truffe tra i quali: attenzione ad aprire la porta agli sconosciuti, diffidare dalle apparenze, limitare la confidenza su internet. Protagoniste assolute della missione di rassicurazione sociale dell’Arma sono le Stazioni Carabinieri, che vivono le comunità, rappresentando punti di riferimento sempre presenti e affidabili. Ed è per questo che i Comandanti di Stazione:  svolgono incontri formativi in luoghi di culto, presso sedi comunali e strutture assistenziali/ricreative per anziani, con distribuzione di opuscoli informativi;  mantengono contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali, per condividere informazioni su casi sospetti;  sviluppano collaborazioni con gli organi di informazione e istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica.

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