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SANTARCANGELO DI R.: Auto nel Po, alla base del femminicidio la fine della relazione | VIDEO

CRONACA - Oramai è certo. Lorena Vezzosi è stata vittima di femminicidio. La 53enne è stata uccisa a coltellata dall’ex compagno. Resta da capire se il delitto sia avvenuto a Santarcangelo di Romagna o nel tragitto verso il Cremonese. L’auto su cui viaggiavano si era inabissata nel fiume Po.   Le prime ipotesi investigative sembrano trovare conferma nell’autopsia. La 53enne Lorena Vezzosi è stata accoltellata dall’ex compagno, Stefano Del Re, prima che l'auto su cui viaggiavano finisse la sua corsa nel Po. L’arma non è ancora stata trovata, ma l’uccisione sarebbe avvenuta o a Santarcangelo di Romagna dove i due abitavano da separati, o nel tragitto verso il Cremonese, loro luogo di origine. La Nissan di Del Re è stata ripescata dai vigili del fuoco la mattina del 5 luglio: all’interno vi erano i cadaveri di lui e di lei. Nel Po si erano inabissati la notte prima, come mostrato da un video, un documento chiave che mostra la donna inerme nell’abitacolo e il 55enne intento ad uscirne, senza successo. L’esatto luogo del femminicidio resta ancora da individuare. Massimo il riserbo dalla procura di Cremona. Nell’appartamento santarcangiolese di via Terranova non sono state trovate tracce evidenti di sangue. L’accoltellamento potrebbe essere avvenuto in qualsiasi punto del percorso. I fendenti potrebbero essere partiti o da un coltello o da un bisturi, dato il mestiere di operatore sanitario di Del Re e le ferite nette su Lorena, come rilevato dall’anatomopatologa. Un altro copione che si ripete; un altro ex compagno che non accetta la fine della relazione. Anche la complicata gestione dei due figli minori sarebbe alla base del movente. La vittima stava provando a rifarsi una vita con un altro uomo, e questo l’ex compagno, non l’avrebbe accettato.   (Immagini appartamento Santarcangelo di Manuel Migliorini)

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RIMINI: Un parco all'ex colonia Enel, via libera alla riqualificazione | VIDEO

ATTUALITÀ - Via libera dall’assemblea legislativa alla riclassificazione dell’ex colonia Enel di Rimini. L’operazione ne consentirà la demolizione e la trasformazione in un nuovo spazio pubblico riqualificato gestito dal Comune.   Si sblocca la situazione per uno dei tanti buchi neri della riviera riminese. L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha approvato una variante al Piano paesaggistico regionale che declassifica l'ex colonia Enel di Rimini: da struttura “di interesse storico-testimoniale di limitato pregio architettonico” passa a “colonia priva di interesse storico-testimoniale”. Il manufatto costruito nel 1950 potrà così essere demolito e la sua area trasformata in uno spazio verde in raccordo con l’adiacente Parco del mare. Sono molteplici le maxi strutture abbandonate, tutte ex colonie, presenti sul litorale, che rappresentano un ostacolo alla riqualificazione, divenendo ricettacolo di sbandati. La colonia Bolognese è stata acquistata da privati, ma non sono ancora partiti i lavori. Tutto fermo anche alla Novarese e alla Murri. L’area di quest’ultima è stata trasformata in un parcheggio temporaneo. L’amministrazione comunale è soddisfatta per il superamento del vincolo sull’ex colonia Enel e ha spiegato che la riqualificazione partirà in autunno con le procedure di esproprio dell'immobile. Seguirà poi l'intervento di demolizione e la progettazione del nuovo spazio pubblico.

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BOLOGNA: G7 della Scienza entra nel vivo, ministri al Tecnopolo | FOTO

ATTUALITÀ - Ministri e delegazioni dei Paesi del G7 sono arrivati al Tecnopolo di Bologna per partecipare alla prima giornata di lavori della ministeriale del G7 di Scienza e Tecnologia. Al vertice partecipano i ministri e i capi delegazione di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti d'America e Unione Europea. I lavori aperti dall'intervento della ministra dell'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini. Oggi si entra nel vivo. Cinque le sessioni previste: le prime tre sessioni sono dedicate alla ricerca sulla sicurezza, alle infrastrutture di ricerca e alla cooperazione con l'Africa con delegazioni Unesco e dell'Unione Africana. In agenda c'è anche una visita al supercomputer Leonardo e dimostrazioni sul funzionamento del quantum computing. All'inizio di alcune sessioni è previsto l'intervento di personalità di spicco. Tra i relatori Maria Leptin, presidente European Research Council, Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern di Ginevra, e Tzhilidzi Marwala, sottosegretario generale delle Nazioni Unite. Al focus sulla cooperazione con l'Africa presenti anche l'Unione Africana e l'Unesco. In serata le delegazioni si sposteranno a Forlì per il concerto della National Symphony Orchestra del conservatori italiani all'Abbazia di San Mercuriale. Domani le sessioni conclusive: nella prima si discuterà di tecnologie emergenti, energia nucleare e spazio, mentre la seconda sarà dedicata al tema degli oceani e della loro biodiversità. A margine si terrà anche la "Conference on Mediterranean and Atlantic Ocean Health and Coastal Resilience".

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ROMA: Patuelli rieletto presidente Abi, "meno tasse sul risparmio"

ATTUALITÀ - La stretta Bce, i crediti deteriorati che salgono e che vanno coperti in bilancio, un'economia che cresce ma moderatamente e il mondo delle cripto e delle fintech che premono per strappare clienti e quote di mercato. Per le banche italiane, che devono fare fronte a questi elementi negativi malgrado i tassi alti che garantiscono ancora buoni margini, arriva anche la chiamata, nel corso dell'associazione annuale dell'Abi che ha rieletto presidente Antonio Patuelli, a dare il proprio contributo alla crescita del paese. Un ruolo, come chiesto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, ai banchieri nella platea dell'auditorium della tecnica dove si teneva l'assemblea, da svolgere utilizzando "testa e cuore" e non solo gli algoritmi. Si chiede quindi maggiore attenzione alle esigenze di famiglie e imprese e però si dà in fondo un riconoscimento a un comparto spesso non amato dalla politica e verso il quale nei mesi scorsi le frizioni non sono mancate come nei casi della tassa sugli extraprofitti o Pagopa. L' appello alle banche è condiviso dal governatore di Banca d'Italia Fabio Panetta che ancora una volta chiede di agire subito per accantonare le perdite sugli Npl, tema sotto la lente di Via Nazionale che non vuole il riformarsi di uno stock di crediti deteriorati come nella prcedente crisi. Un punto sul quale l'attenzione della vigilanza è massima è poi quello delle cripto e al quale il governatore dedica 3 pagine sulle 16 del suo discorso. Asset rischiosi ma che i clienti delle banche chiedono con maggiore insistenza ai propri istituti di poterli inserire nei portafogli. Le nuove norme Ue in arrivo (Micar) sono importanti per mettere ordine nel mercato ma non bastano specie nel caso di attività non garantite e più soggette a turbolenze e Panetta annuncia così una marcatura stretta della vigilanza. Il governatore ribadisce anche agli istituti di non far mancare il credito a chi lo merita per sostenere in questo modo l'economia, recuperando redditività senza "scorciatoie per raggiungere gli obiettivi prefissati" Certo le banche sono in concorrenza fra loro ma, almeno dal punto di vista associativo, hanno ritrovato l'unità che si era un po' persa nei mesi scorsi. La conferma di Antonio Patuelli alla presidenza per il suo sesto mandato nell'assemblea e la nomina del nuovo dg vanno in questa direzione. Patuelli nel suo intervento e altri banchieri come il presidente di Intesa Sanpaolo Gros Pietro o quello di Iccrea Giuseppe Maio hanno assicurato il loro impegno per famiglie e imprese. Patuelli ha però sottolineato l'importanza di giocare ad armi pari con le fintech in termini normativi e fiscali e chiesto di ridurre la "pesante" tassazione sul risparmio oltre che di varare misure pubbliche a favore dei giovani e del rafforzamento patrimoniale delle aziende. E nel finale di discorso non manca un un partecipato ricordo di Stefano Siglienti, il banchiere sassarese antifascista che rifondò l'Abi nel 1945, "detenuto in via Tasso e a Regina Coeli dalla quale, ottant'anni fa,riuscì a fuggire, scampando all'eccidio delle Fosse Ardeatine".

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EMILIA-ROMAGNA: Autonomia, approvata la prima delibera per il referendum

ATTUALITÀ - L'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha votato la prima delibera sulla richiesta di referendum abrogativo dell'Autonomia differenziata. La delibera riguarda l'abrogazione totale. A favore si sono espressi la maggioranza (Pd, Europa verde, L'Altra Emilia-Romagna e Iv) e il M5s, mentre il centrodestra ha votato contro. I voti a favore sono stati 28, i contrari 13. Il via libera è arrivato poco dopo le 8, al culmine di una maratona durata tutta la notte. L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha votato la seconda delibera sulla richiesta di referendum abrogativo dell'Autonomia differenziata. La seconda delibera riguarda l'abrogazione parziale. A favore si sono espressi la maggioranza (Pd, Europa verde, L'Altra Emilia-Romagna e Iv) e il M5s, mentre il centrodestra ha votato contro. I voti a favore sono stati 27, i contrari 15. Il via libera è arrivato poco dopo le 9, un'ora più tardi del primo voto favorevole. L'assemblea legislativa è riunita da quasi ventiquattro ore e il presidente di Regione, Stefano Bonaccini, ha partecipato alla maratona notturna. L'aula ora sta scegliendo i delegati che dovranno depositare il quesito

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