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RIMINI: Dispersione scolastica, il Comune ricorre ai servizi sociali | VIDEO

ATTUALITÀ - I genitori di 50 famiglie riminesi rischiano la denuncia, in base al decreto Caivano sulla dispersione scolastica, perché i loro figli non vanno più a scuola. Il Comune preferisce un approccio dialogante e ricorre ai servizi sociali.   Sono una settantina i casi di dispersione scolastica nel territorio comunale di Rimini. In realtà alcuni, una ventina, sono già rientrati. Quali sono gli strumenti per poter fare fronte a questo fenomeno? “Innanzitutto bisogna fare chiarezza. La maggior parte di questi casi, infatti, sono ricollegabili alle scuola dell'infanzia e molto spesso sono legati a dei trasferimenti delle famiglie in altri comuni – afferma la vicesindaca Chiara Bellini -. Per fortuna di abbandoni scolastici propriamente detti, cioè ragazzi e ragazze che rinunciano alla scuola, per esempio sulle superiori abbiamo solamente tre casi”. Il Comune di Rimini ha deciso di affrontare il tema ricorrendo ai Servizi sociali prima ancora di applicare il decreto Caivano del governo che prevede denunce per i genitori. “Unitamente alla segnalazione che siamo obbligati per legge a far partire, attiviamo i nostri servizi sociali per capire innanzitutto se i minori sono in carico presso i nostri servizi e quindi di interagire con le famiglie, cercare di capire qual è la situazione”. Il decreto Caivano, secondo voi, è efficace? “Lo troviamo forse poco efficace perché va subito a sanzionare le famiglie, a cercare di far emergere quasi una colpa, una responsabilità”. Avete notato un modificarsi del fenomeno della dispersione scolastica? Il Covid in particolare ha inciso negli anni scorsi? “Il Covid ha sicuramente inciso. Poi abbiamo quello che non è un abbandono scolastico, ma una disiscrizione dalla scuola pubblica, cioè l’home-schooling. Quindi famiglie che decidono di tenere a casa i propri figli e di occuparsi della loro istruzione”.

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BOLOGNA: Sgombero parco don Bosco, scontri con le forze dell’ordine | VIDEO

CRONACA - Alta tensione al parco don Bosco, periferia di Bologna, per lo sgombero di manifestanti che protestano per difendere gli alberi da un progetto di riqualificazione dello spazio verde e della scuola attuale. Al grido "vergogna, vergogna", alcuni ragazzi (pare di collettivi e non del Comitato Besta) hanno divelto le recinzioni di un cantiere adiacente al parco per entrare nell'area dove gli operai sono al lavoro per tagliare gli alberi. I primi esemplari sono stati abbattuti. Un ragazzo è salito su un albero. Si è tenuto un braccio di ferro con le forze dell'ordine in tenuta antisommossa, sfociato in scontri. Slogan anche contro il sindaco Lepore.

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EMILIA-ROMAGNA: La situazione nelle carceri è drammatica

CRONACA - Sovraffollamento, aggressioni, suicidi e carenza di personale: la situazione delle carceri italiane preoccupa il sindacato della Polizia Penitenziaria, senza risparmiare l'Emilia-Romagna, dove mancano all'appello almeno 800 unità fra gli agenti. A lanciare l'allarme è il segretario generale dello stesso sindacato, in sciopero della fame già da alcuni giorni e in visita alla circondariale bolognese della Dozza   Tappa emiliano-romagnola davanti alla casa circondariale bolognese della Dozza per Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, in giro per le carceri italiane e in sciopero della fame già da alcuni giorni, per accendere ancora una volta i riflettori su una situazione definita drammatica ad ogni latitudine. “C'è carenza anche di psichiatri e di figure sanitarie fondamentali ma che addirittura vanno via dalle carcere per via del fenomeno delle aggressioni” spiega il numero uno del Spp. Suicidi non solo fra i detenuti (29 da inizio anno, due solo a Bologna), ma anche tra gli agenti, turni che dalle sei ore previste arrivano quasi sempre fino a 8 se non addirittura dodici e carenza di personale i punti principali che portano Di Giacomo a parlare di carceri come condanne di morte e di disinteresse e incapacità totale da parte di politica e amministrazione penitenziaria. Almeno 7.000 le unità mancanti in Italia, tra le 800 e i 1.200 in Emilia-Romagna e 110 solo a Bologna. Ma Di Giacomo le soluzioni ci sono, dalle misure alternative ad amnistia ed indulto, fino ad un maggiore pugno duro verso la popolazione carceraria ritenuta maggiormente pericolosa (circa 20mila nel Paese, assicura) al punto da riuscire a gestire traffici e affari illecite anche dietro le sbarre. Quando infine agli episodi di violenza degli stessi agenti nelle carceri, Di Giacomo conclude: “I colleghi che li commettono vanno puniti in modo esemplare, ma servono provvedimenti anche per chi finora non ha cambiato una sola virgola nel sistema”. Già inviata anche una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere un intervento concreto da parte delle istituzioni.

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BASKET: Fortitudo, annunciato l’ingaggio del play Marco Giuri

SPORT - In arrivo dalla Blu Basket Treviglio, il playmaker Marco Giuri è ufficialmente un nuovo giocatore della Fortitudo Bologna. Il brindisino classe ’88 ha firmato un contratto che lo legherà ai felsinei non solo per le ultime partite della fase orologio e playoff, ma anche per la stagione 2024/25. Giocatore di grande esperienza e carisma, Giuri ha conquistato in carriera tre Coppe Italia tra Brindisi, Verona e Udine, uno scudetto con il Reyer Venezia in A1 e una medaglia di bronzo con la nazionale Under 20 al Fiba Eurobasket.

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SOFTBALL: Italposa vince al debutto, Onofri, “Siamo già sul pezzo” | VIDEO

SPORT - Buona la prima per l’Italposa Forlì che al debutto stagionale sul diamante del “Buscherini” ottiene una doppia vittoria contro le emiliane dell’Old Parma. Molto soddisfatta dell’ottimo avvio della squadra, Carlotta Onofri, 1° base delle campionesse in carica: “Prima partita in casa, abbiamo vinto 10 a 0 al quarto inning, è stata una partita pulita, abbiamo dimostrato di essere già sul pezzo dal primo turno. In battuta è andata molto bene, tutte hanno fatto quello che dovevano fare; in difesa anche, ci sono stati zero errori, Ilaria ha tirato un perfect game, non ha subito né valide, né basi ball, quindi come prima partita direi che abbiamo dimostrato di essere già sull’onda giusta”. In gara-2 esordio in serie A1 per l’interno classe 2009 Caterina Turci, che alla prima presenza tra le fila delle forlivesi, esprime il suo entusiasmo: “La seconda partita è stata molto bella, abbiamo vinto 8-0 al quinto, Kelly, la lanciatrice ha esordito molto bene. Sono contenta che i coach mi abbiano dato la possibilità di partecipare insieme a due mie compagne”.

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