BOLOGNA: La Digos sventa raid ambientalista alla fontana del Nettuno
ATTUALITÀ - Era stato programmato per ieri mattina l’ennesimo blitz da parte del movimento ambientalista che, per l’occasione, aveva scelto il centro di Bologna quale luogo per realizzare una iniziativa di danneggiamento ed imbrattamento. Ma questa volta il dispositivo di sicurezza predisposto dal questore di Bologna attorno ai luoghi simbolo del capoluogo, e in particolare quelli che affacciano su piazza Maggiore, hanno consentito di impedirne l’accadimento. Intorno alle ore 11,30 di ieri, infatti, le numerose pattuglie della Digos hanno intercettato in piazza Minghetti la presenza di un gruppetto di attivisti di Ultima generazione, il gruppo attivo sul territorio nazionale e che recentemente ha realizzato clamorose azioni di imbrattamento in svariate città italiane. Radunatosi prima di passare all’azione, il gruppo di attivisti si è quindi diretto verso piazza Maggiore, dividendosi anche per non destare sospetti. I componenti, tuttavia, sono stati intercettati nelle piccole stradine del centro dagli agenti e sorpresi in possesso di quattro taniche contenenti un liquido misto a sostanza di colore scuro, pronto per essere utilizzato per l’azione probabilmente ai danni della fontana del Nettuno. Le taniche sono state sequestrate, insieme a due striscioni che sarebbero stati esibiti durante la “performance” inerenti l’attuale mobilitazione a sostegno della creazione di un fondo per le riparazione dei danni climatici. Tra il materiale sequestrato, anche diversi telefoni cellulari che gli attivisti sono soliti utilizzare per documentare l’azione e quindi veicolare in tempo reale il video su piattaforme social. I sei attivisti fermati sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di tentato danneggiamento aggravato in concorso. Per alcuni di loro, provenienti da fuori Bologna, sono al vaglio misure di prevenzione, tra cui il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Bologna.