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RIMINI: Niente fondi per l’infermiere in classe, mamma assiste la figlia a scuola

ATTUALITÀ - La figlia avrebbe diritto a un’assistenza infermieristica ed educativa costante a scuola, ma i fondi non ci sono. Da qui il sacrificio di una mamma, Anna Pagano, che vive in un comune della Valconca, nel Riminese. La donna – riporta il Resto del Carlino - ogni giorno passa cinque ore nella scuola dell’infanzia della figlia di 5 anni, per assisterla in caso di bisogno. La bimba è nata prematura e fin dai primi mesi di vita è portatrice di tracheostomia e gastrostomia. La piccola dal 2021 frequenta l’asilo, e da allora la mamma ha lasciato il lavoro per starle accanto ogni mattina. Ma con l’inizio delle elementari all’orizzonte, e un mutuo e altri due figli da mantenere, la donna chiede alle istituzioni di trovare una soluzione.

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ROMAGNA: Rapporto sull’Economia 2022, incremento del valore aggiunto +4,0% | VIDEO

ECONOMIA - La Camera di commercio della Romagna ha tenuto l’annuale presentazione del Rapporto sull’Economia, che si è svolta sia in presenza, nella sala Zambelli della sede di Forlì, sia in diretta live streaming, e che è stata realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L’ormai tradizionale appuntamento, è un importante momento di condivisione delle performance del territorio e delle strategie per il suo sviluppo e la sua attrattività e competitività con i principali attori della governance e con la comunità territoriale. Moderato da Simona Branchetti, giornalista e scrittrice, il programma dei lavori sì è aperto con i saluti di Carlo Battistini, Presidente della Camera di commercio della Romagna, e Maurizio Gardini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.Il convegno è proseguito con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione dei Sindaci Gian Luca Zattini, del Comune di Forlì, ed Enzo Lattuca, del Comune di Cesnea, e per il Comune di Rimini di di Juri Magrini, Assessore a Bilancio e Risorse Finanziarie, Polizia Locale, Attività Economiche, Politiche per la Sicurezza Urbana, Protezione Civile, su innovazione, strategie e progetti per lo sviluppo dei loro territori. La sintesi Nel 2022, nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), si sono registrati numerosi indicatori in terreno ampiamente positivo nonostante un anno caratterizzato da difficoltà straordinarie e impreviste: - aumento delle imprese e delle localizzazioni, con livelli particolarmente elevati di imprenditorialità - netto incremento del valore aggiunto - miglioramento delle principali variabili relative al mercato del lavoro (occupazione e disoccupazione) - riduzione delle ore autorizzate di Cassa integrazione - crescita della produzione industriale maggiore del trend regionale - aumento sostenuto delle esportazioni - buon incremento delle presenze turistiche. Secondo gli scenari Prometeia aggiornati a gennaio 2023, nel complesso, l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) ha fatto rilevare nel 2022 un incremento del valore aggiunto stimato al 4,0%, rispetto al +3,9% regionale e al +3,8% nazionale in un contesto generale nel quale le performance del nostro Paese sono state migliori di quelle medie dell’Area Euro. Al netto delle incognite dovute alle dinamiche economiche e geopolitiche internazionali, le prospettive per il 2023 indicano un aumento del valore aggiunto stimato pari allo 0,5% (+0,5% anche per Emilia-Romagna, +0,4% per l’Italia). L’analisi dettagliata Il territorio della Camera di commercio della Romagna, ovvero le due province di Forlì-Cesena e Rimini, è sempre stato caratterizzato da una realtà imprenditoriale articolata, intraprendente e dinamica, che occupa un posto di assoluto rilievo nel tessuto produttivo regionale e nazionale. Accanto, infatti, a realtà imprenditoriali di rilievo internazionale, opera un numero elevato di piccole e medie imprese (il 92,5% delle imprese ha meno di 10 addetti) che svolgono un ruolo significativo nella creazione del valore. In particolare, il territorio della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si caratterizza per una diffusa imprenditorialità, con 98 imprese attive ogni mille abitanti (Emilia-Romagna: 90, Italia: 87). Le elaborazioni, effettuate al 31/12/2022, riportano 100.741 localizzazioni (sedi e unità locali) registrate, di cui 90.327 attive; le imprese (sedi) registrate sono 81.501, di cui 71.657 attive. Nel confronto con il 31/12/2021 si riscontra una crescita, sia delle localizzazioni attive (+1,0%) sia delle imprese attive (+0,6%), in controtendenza alle dinamiche negative regionali (rispettivamente, -0,3% e -0,8%) e nazionali (nell’ordine, -0,2% e -0,7%). Tali variazioni comprendono i due Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio che a fine 2021 si sono uniti alla provincia di Rimini; al netto di tale componente esogena, la crescita delle localizzazioni attive sarebbe stata dello 0,7% e quella delle imprese attive pari a +0,2%. In termini di numerosità, assumono particolare rilievo le imprese artigiane attive (21.711 unità a fine anno), pari al 30,3% del totale (31,1% in regione, 24,7% a livello nazionale), con un incremento dell’1,2%; in crescita anche le imprese femminili (+0,8%, 21,3% del totale), le imprese straniere (+5,7%, 12,5%) e quelle giovanili (+2,0%, 6,9%). Tra i settori di attività economica maggiormente significativi in termini di numerosità di imprese, il Commercio, che costituisce il 22,8% delle imprese attive, risulta in flessione annua (-1,0%), mentre il settore delle Costruzioni aumenta il proprio numero di imprese attive (+3,6%) e rappresenta il 15,6% del totale. Le imprese dell’Agricoltura, comparto caratterizzato da dinamiche e specificità particolari, che rappresentano il 12,0% delle imprese attive totali, sono diminuite dello 0,8%. A seguire, per incidenza, il settore “Alloggio e ristorazione” (10,4% sul totale), anch'esso in flessione (-0,7%). Il Manifatturiero, poi, che costituisce l’8,3% delle imprese, risulta sostanzialmente stabile (+0,1%) mentre le Attività immobiliari (8,2% del totale) registrano un aumento dell'1,8%. Si segnala, inoltre, la dinamica positiva dei settori “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,6%, +0,6% annuo), “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,9%, con una crescita del 4,1%) e del comparto dei Servizi di supporto alle imprese (tra cui noli e agenzie di viaggio), con un peso del 3,1% e dinamica del +2,7%. In diminuzione infine, dell'1,2%, le imprese del settore “Trasporto e magazzinaggio”, che incidono per il 3,0% del totale provinciale.

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RAVENNA: Incendio in casa, 57enne morto asfissiato

CRONACA - Un 57enne di Mandriole di Ravenna è morto asfissiato mercoledì notte nella sua abitazione, a causa di un incendio. La vittima è Daniele Ballardini: l’uomo, separato, viveva da solo. L'immobile è stato posto sotto sequestro in attesa di capire le cause del rogo e il pm di turno ha aperto un fascicolo per incendio colposo contro ignoti. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 2.30, sul posto sono arrivati anche carabinieri e sanitari. Il primo a soccorrere la vittima è stato un vicino di casa: il giovane era uscito a gettare la spazzatura e si è accorto del fumo. Quindi ha aperto la porta del vicino trovandolo ormai esanime sull'ingresso, poi aiutato da un paio di persone lo ha trascinato fuori. Le fiamme potrebbero essere partite da un locale adibito a sgabuzzino e caldaia.

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CESENA: 4mila case vuote, il Comune toglie l’IMU a chi le dà in affitto | VIDEO

ATTUALITÀ - Sono state approvate in consiglio comunale a Cesena le linee strategiche di intervento per risolvere il problema delle case in affitto, che in città sono diventate praticamente introvabili. “E’ una emergenza” ha detto il sindaco Lattuca. “Riteniamo che l’emergenza abitativa sia il primo problema della nostra città” Così il sindaco di Cesena Enzo Lattuca nell’introdurre in consiglio comunale le linee strategiche di intervento contro il problema degli affitti in città. Negli ultimi anni le case a disposizione sono diventate sempre meno e i prezzi si sono alzati vertiginosamente, anche del 50%. Il risultato è che non faticano a trovare un affitto solo le persone con difficoltà economiche, ma anche famiglie, lavoratori e studenti che avrebbero la possibilità di sostenere le spese, ma che non riescono a trovare offerte adeguate. La ricetta del Comune per risolvere l’emergenza comprende diversi punti: innanzitutto il potenziamento del ruolo della Fondazione per l’Affitto, a cui potrebbe essere affidata anche l’intestazione diretta dei contratti di locazione, poi il recupero degli alloggi inutilizzati e l’incentivazione, tramite il Pug, ad investire nell’edilizia residenziale. C’è però una soluzione che potrebbe portare a grandi benefici in poco tempo: quella di convincere ad affittare i proprietari delle case sfitte. Nel Comune di Cesena ci sono infatti 4mila abitazioni vuote. L’idea del Comune è quella di azzerare l’Imu a chi decide di metterle a disposizione. “Si tratta di un beneficio di circa 1000 euro all’anno su un edificio di medie dimensioni – spiega Lattuca - e speriamo che questa sia una piccola leva che però possa smuovere qualcosa” Provvedimento approvato dal consiglio nonostante l’astensione di Cambiamo e Movimento 5 Stelle. 18 gli emendamenti presentati dalla Lega, 9 di questi sono stati approvati. Nonostante questo il partito di opposizione ha votato contro. “L’amministrazione Lattuca continua per la sua strada lastricata di promesse e proclami molto ideologici ma scarsamente collegati alla realtà” è il commento dei consiglieri del carroccio.

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