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EMILIA-ROMAGNA: Covid, 1.657 nuovi positivi in un giorno e tre decessi

ATTUALITÀ - Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.823.059 casi di positività, 1.657 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.854 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.311 molecolari e 5.543 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 15,3%.  Vaccinazioni Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.810.112 dosi; sul totale sono 3.798.628 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.953.511. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/. Ricoveri I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 30 (+2 rispetto a ieri, +7,1%), l’età media è di 64,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 896 (-4 rispetto a ieri, -0,4%), età media 75,5 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Parma (invariato rispetto a ieri); 2 a Reggio Emilia (+1); 4 a Modena (invariato); 10 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (-1); 1 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 1 a Cesena (invariato). Nessun ricovero a Piacenza e Rimini (come ieri). Contagi L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 49,9 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 329 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 373.481), seguita da Reggio Emilia (227 su 206.006) e Modena (194 su 277.929); poi Ravenna (192 su 172.038), Parma (163 su 153.815), Ferrara (132 su 130.639) e Rimini (131 su 171.616); quindi Cesena (96 su 102.611), Forlì (79 su 84.389), Piacenza (76 su 93.783) e, infine, il Circondario Imolese, con 38 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 56.752. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 25.809 (-172). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 24.883 (-170), il 96,4% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Guariti e deceduti Le persone complessivamente guarite sono 1.826 in più e raggiungono quota 1.779.358. Purtroppo, si registrano 3 decessi: 1 in provincia di Modena (un uomo di 77 anni) 1 a Ravenna (un uomo di 91 anni) 1 in provincia di Rimini (un uomo di 82 anni) Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.892. Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

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RAVENNA: “Il carcere al femminile”, mostra di Corelli e tavola rotonda | VIDEO

ATTUALITÀ - “Domani faccio la brava” è il tema della mostra e del volume del fotoreporter  ravennate Giampiero Corelli che racconta volti e vita delle donne detenute e degli agenti di polizia penitenziaria. Un reportage durato oltre due anni con racconti delle detenute di tredici istituti di pena femminili italiani. Ci sarà anche, venerdì 2 settembre, una tavola rotonda, dedicata anch’essa al tema della detenzione, con direttrici di carceri, magistrati e giornalisti. Ne abbiamo parlato con l'autore della mostra e il coordinatore della tavola rotonda, Francesco Zanotti, direttore di RisveglioDuemila, Corriere Cesenate e Il Piccolo.

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BOLOGNA: Omicidio Matteuzzi, l'arrestato presente alla nomina dei consulenti

CRONACA - Giovanni Padovani era presente e ha collaborato, fornendo pin e password dei suoi dispositivi, all'avvio della consulenza tecnica informatica disposta dalla Procura di Bologna nell'inchiesta sull'assassinio dell'ex fidanzata del 27enne, la 56enne Alessandra Matteuzzi, uccisa a martellate sotto casa la sera del 23 agosto. L'indagato, calciatore dilettante, in carcere per omicidio aggravato dallo stalking, è arrivato in Procura con un furgone della polizia penitenziaria e ha partecipato all'udienza di conferimento dell'incarico, davanti al pm Domenico Ambrosino. La vittima, agente di commercio in uno showroom di moda, aveva denunciato l'ex il 29 luglio. Aveva riferito ai carabinieri, tra l'altro, di aver scoperto, a febbraio, che le password dei suoi profili social erano state tutte modificate. "Ho potuto constatare - raccontava - che erano state modificate sia le email che le password abbinate ai miei profili, sostituite con indirizzi di posta elettronica e password riconducibili a Padovani". Inoltre, proseguiva, "ho rilevato anche che il mio profilo Whatsapp era collegato a un servizio che consente di visualizzare da un altro dispositivo tutti i messaggi da me inviati".

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RUSSI: Taglio illuminazione pubblica, il Comune valuta soluzioni ancora più drastiche | VIDEO

ATTUALITÀ - Anche i Comuni sono alle prese con l’aumento dei costi di gas ed elettricità. Per cercare di dare un taglio alle bollette il Comune di Russi ha deciso di ridurre le ore di accensione dei lampioni. Ma potrebbero essere in arrivo soluzioni molto più drastiche. “In questo momento il costo dell’energia elettrica è moltiplicato 10 volte rispetto al 2019. Così non è sostenibile” . Così la Sindaca di Russi alle prese con i clamorosi aumenti del costo di gas ed energia. I dati parlano chiaro, nei primi sei mesi del 2022 il Comune ha speso in elettricità 374mila euro, più di quanto aveva speso in tutto l’anno 2021. Costi insostenibili che hanno portato alla decisione di ridurre le ore di illuminazione pubblica. Lo spegnimento dei lampioni è stato anticipato di mezz’ora al mattino, dalle 5.30 alle 5, e l’accensione posticipata la sera di 45 minuti. Un’ora e un quarto di risparmio, quindi, che però non sarà certo sufficiente a mettere a posto i conti. Per questo si pensa già a soluzioni più drastiche.   INTERVISTA NEL VIDEO

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SAN MARINO: Aborto legalizzato, Uds, “Giornata storica per diritti donne” | VIDEO

ATTUALITÀ - Dopo un anno dal referendum, mercoledì il Consiglio grande e generale di San Marino ha approvato la legge che legalizza l’aborto. Soddisfazione dai promotori che parlano di norma addirittura migliore di quella italiana.   A circa un anno dall’esito referendario in cui il 77% dei sammarinesi aveva detto Sì alla depenalizzazione dell’aborto, si è chiuso il 31 agosto l’iter legislativo. Il parlamento del Titano ha infatti approvato la prima legge che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, corrispondente alla legge 104 italiana.

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