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BOLOGNA: Emergenza casa, 11 Comuni insieme per una proposta di legge che limiti gli affitti turistici | VIDEO

ATTUALITÀ - Un'alleanza fra 11 comuni ad alta tensione abitativa, da Firenze a Napoli, da Roma a Milano, passando ovviamente per Bologna, e una proposta di legge per regolare gli affitti brevi turistici secondo il principio di un annuncio per ogni proprietario, con la possibilità per le singole amministrazioni di concedere licenze per un massimo di cinque anni, ovvero la durata dei contratti a canone concordato. È questa la strategia che mette insieme diverse città italiane alle prese ormai da tempo con un fenomeno, come quello della turistificazione a scapito del diritto all'abitare dei cittadini stessi, di cui si è discusso a Bologna, con l'obiettivo di arrivare alla fine di un percorso a tappe fino a Montecitorio. Cinque, inoltre, i punti da sottoporre al Governo da parte dell'alleanza municipalista per una nuova politica nazionale sulla casa.

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BOLOGNA: Truffe ad anziani, tre episodi in una mattina

CRONACA - Un automobilista 90enne vittima della 'truffa dello specchietto', una sua coetanea derubata di 2.000 euro in casa da 'finti' carabinieri e un'altra pensionata raggirata da due sedicenti tecnici dell'acqua. Sono i tre episodi avvenuti mercoledì a Bologna nel giro di una mattinata e denunciati alla polizia, che ha avviato le indagini per tentare di identificare gli autori. Il primo a essere preso di mira è stato il 90enne che stava percorrendo in auto via Martin Luther King, zona Borgo Panigale. E' stato affiancato da un'altra macchina con a bordo un uomo e una donna: gli hanno fatto credere di averli urtati e di avere danneggiato il loro specchietto retrovisore. Per evitare di coinvolgere le assicurazioni, come suggerito dai truffatori, l'anziano ha accettato di consegnare 270 euro ai due, che si sono rapidamente allontanati. Solo qualche minuto dopo l'uomo si è insospettito e ha avvertito la polizia. Un'ora più tardi, in via della Barca, due uomini che indossavano una sorta di divisa si sono presentati a casa di una 90enne dicendo di essere carabinieri e simulando un controllo delle banconote, per verificarne l'autenticità. La pensionata è caduta nel tranello e ha consegnato il contante che aveva in casa, duemila euro. Quando i due se ne sono andati, dicendo che le avrebbero fatto sapere l'esito degli accertamenti sul denaro, la pensionata ha capito di essere stata imbrogliata. Il terzo episodio è avvenuto in via Treves, zona Croce di Casalecchio, dove una 85enne ha ricevuto la visita di due 'finti' tecnici che le hanno fatto credere di dover fare verifiche sull'impianto dell'acqua. Nei pochi minuti in cui sono rimasti nell'appartamento, mentre uno distraeva la vittima, l'altro ha arraffato 800 euro che la donna aveva in casa.

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ROMAGNA: Elezioni amministrative, pronta la battaglia nei piccoli Comuni | VIDEO

POLITICA - Mancano pochi giorni alla chiusura delle liste per le elezioni amministrative che si terranno in alcuni piccoli comuni della Romagna tra poco più di un mese. Vediamo allora chi sono i vecchi e nuovi candidati sindaci. C’è tempo fino a venerdì 14 aprile per presentare i nomi dei candidati sindaci per le elezioni amministrative che si svolgeranno il 14 e 15 maggio. Ad andare al voto in Emilia-Romagna saranno una serie di piccoli comuni, solo due sopra i 15mila abitanti Salsomaggiore Terme e Correggio. Per tutti gli altri non sarà quindi previsto il ballottaggio e si andrà all’elezione del primo cittadino direttamente al primo turno. Vediamo allora quali sono i Comuni coinvolti nel territorio e quali sono i primi nomi per ora in corsa . A Bologna si vota a Camugnano e Castel D’Aiano. Nel primo caso è probabile la ricandidatura del sindaco uscente Marco Masinara, mentre a Castel D’Aiano le elezioni sono state anticipate per la prematura dipartita del primo cittadino in carica, Alberto Nasci. A Galeata, provincia di Forlì-Cesena, sarà corsa a tre per sostituire Elisa Deo, il centrodestra con Francesca Pondini, centrosinistra con Sara Quadrelli e poi una lista civica guidata da Giorgio Ferretti. A pochi chilometri di distanza c’è poi Sarsina, dove Enrico Cangini ha già annunciato la sua ricandidatura e si attende il nome che guiderà la coalizione di centrosinistra. Corsa a due per il momento a Bagnara, nel ravennate, Mattia Galli, appoggiato dal sindaco uscente Francone, e Magda Tampieri, della lista civica Uniamo Bagnara. Si chiude con il Comune di Gemmano, a Rimini, dove a ripresentarsi è il sindaco uscente, e presidente della provincia Riziero Santi. Mancano ancora diversi nomi, che verranno ufficializzati nei prossimo giorni, ma in ogni caso non oltre il 14 aprile.

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CESENATICO: Presentato il Torneo del Mare Adriatico, 190 squadre partecipanti | VIDEO

ATTUALITÀ - La stagione balneare 2023 aprirà a Cervia e Cesenatico con il Torneo del Mare Adriatico, 7° edizione. Dal 7 al 10 aprile, si attendono 190 squadre che disputeranno 528 partite di calcio, sparse nei diversi campi delle due località. Una manifestazione che prevede una ricaduta sul territorio di  6500 presenze giornaliere e 20mila presenze turistiche. Un torneo internazionale, organizzato da Adriasport Cervia in collaborazione con ASD Cesenatico. La cerimonia inaugurale avverrà il 7 aprile alle 20,30 alla stadio Moretti di Cesenatico, con la sfilata di tutte le squadre seguita da un spettacolo di fuochi d’artificio.

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BOLOGNA: Strage alla stazione, ora i mandanti hanno nome e cognome | VIDEO

CRONACA - Sono state pubblicate le motivazioni della condanna all’ergastolo per Paolo Bellini, considerato il quinto uomo che il 2 agosto del 1980 fece saltare in aria la stazione di Bologna. Nel documento anche i nomi dei mandanti della strage. Il “Venerabile maestro” della Loggia P2, Licio Gelli, il suo braccio destro Umberto Ortolani, il capo dell’ufficio Affari Riservati del Ministero dell’Interno, Federico Umberto D’Amato, il senatore del Movimento Sociale Mario Tedeschi. Tutti piduisti, tutti deceduti. Sono loro i mandanti della più grande strage della storia d’Italia, quella del 2 agosto 1980 a Bologna nella quale morirono 85 persone. I nomi, assieme a quelli dell’ex capitano dei Carabinieri Piergiorgio Segatel e di Domenico Catracchia, condannati per depistaggio, emergono dalle motivazioni della sentenza con la quale la Corte d’Assise di Bologna ha condannato all’ergastolo Paolo Bellini, considerato il quinto terrorista presente sul posto e che collaborò con Fioravanti, Mambro, Ciavardini e Cavallini all’esecuzione materiale della strage. Prove definite “granitiche” quelle a carico di Bellini, riconosciuto in stazione dalla moglie in un filmato dell’epoca, con la donna che nel corso del processo ha demolito l’alibi che l’imputato si era costruito. Per lui, neofascista al soldo dei servizi segreti, si ipotizza addirittura il ruolo del corriere deputato alla consegna della bomba.  Non solo però solo i nomi di chi c’era a risaltare nel documento di 1742 pagine. A fare ugualmente rumore sono i nomi di chi non era sul posto e che, da lontano, muoveva i fili di quella che sarà poi definita la “strategia della tensione”. “All’attuazione della strage – si legge -  contribuirono in modi non definiti, ma di cui vi è precisa ed eclatante prova nel documento Bologna, Licio Gelli e il vertice di una sorta di servizio segreto occulto che vede in D'Amato la figura di riferimento in ambito atlantico ed europeo” Inoltre “Anche coloro che si resero mandanti o finanziatori della strage, condividevano obiettivi antidemocratici di fondo e ambivano all’instaurazione di uno Stato autoritario”. Soddisfatti i familiari delle vittime: la sentenza di primo grado conferma il lavoro portato avanti dal collegio difensivo dell’associazione, “Resta però ancora da indagare il livello politico – spiega il presidente Paolo Boognesi – cioè tutti coloro che coprirono e depistarono gli affiliati alla loggia P2”

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