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EMILIA-ROMAGNA: Covid, 1869 nuovi positivi, stabili le terapie intensive

ATTUALITÀ - Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.856.353 casi di positività, 1.869 in più rispetto a ieri, su un totale di 14.889 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 6.078 molecolari e 8.811 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 12,5%. Vaccinazioni Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.860.222 dosi; sul totale sono 3.799.421 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.959.177. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ . Ricoveri I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 17 (come ieri), l’età media è di 65,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 605 (+11 rispetto a ieri, +1,9%), età media 74,1 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 2 a Reggio Emilia (invariato); 2 a Modena (invariato); 4 a Bologna (-1); 1 a Imola (invariato); 1 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Cesena (come ieri). Contagi L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,1 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 447 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 379.028), seguita da Modena (313 su 282.370) e Rimini (217 su 174.850); poi Ravenna (174 su 175.713), Piacenza (152 su 95.727) e Cesena (125 su 104.613); quindi Forlì (116 su 86.278), Reggio Emilia (106 su 209.899), Parma (90 su 157.259) e Ferrara (80 su 133.094); infine il Circondario Imolese (49 su 57.522). I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 17.647 (+767). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 17.025 (+756), il 96,5% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Guariti e deceduti Le persone complessivamente guarite sono 1.090 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.820.681. Purtroppo, si registrano 12 decessi, alcuni dei quali riferiti ai giorni scorsi: 3 in provincia di Piacenza (3 uomini di 86, 89 e 92 anni) 1 in provincia di Modena (1 uomo di 70 anni) 4 in provincia di Bologna (3 donne di 64, 81, 84 anni e 1 uomo di 88 anni,) 1 in provincia di Ravenna (1 donna di 80 anni) 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 95 anni residente nel Cesenate) 2 in provincia di Rimini (2 uomini di 76 e 80 anni) Non si registrano decessi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Ferrara e nel Circondario Imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 18.025. Report Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link: https://regioneer.it/report-covid-er .

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ROMAGNA: Ripartono le vaccinazioni contro il papilloma virus

ATTUALITÀ - Avviata in AUSL Romagna la chiamata attiva delle ragazze nate nel 1994, 1995, 1996 e 1997 per la vaccinazione anti papillomavirus (Anti HPV), temporaneamente sospesa negli ultimi due anni a causa della pandemia. Dal 2019 la Regione Emilia-Romagna prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il Papilloma virus (HPV) alle ragazze di 25 anni, età in cui inizia lo screening del tumore del collo dell’utero. Il Papilloma virus (HPV) è infatti uno dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di tumori al collo dell’utero e la vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci di prevenzione. A partire dal 19 settembre l’Ausl della Romagna ha inviato circa 12.000 SMS per invitare a vaccinarsi contro l’HPV le giovani donne mai vaccinate, residenti e domiciliate in Romagna nate nel 1994, 1995, 1996 e 1997. Per tutto il mese di ottobre verranno garantite sedute dedicate alla vaccinazione per HPV negli ambulatori vaccinali dell’Ausl Romagna. Le donne interessate possono prenotarsi attraverso gli sportelli Cup o attraverso il Cuptel (800 002255) La vaccinazione HPV rivolta alle 25enni si inserisce nel più ampio intervento di prevenzione e tutela della salute delle donne che la Regione sta promuovendo da anni, anche attraverso i programmi di screening. La vaccinazione non sostituisce il test di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce deltumore della cervice uterina. Aderire all’invito del programma di screening e di vaccinazione è importante per proteggere la propria salute.

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RIMINI: Controlli e 6 denunce in immobile di via Ugo Bassi | FOTO

CRONACA - La polizia di Rimini ha eseguito un intervento nell’immobile abbandonato di Via Ugo Bassi, in passato destinato a diventare Questura, rintracciando nell’edificio 8 persone, 6 delle quali extracomunitarie. I controlli hanno portato alla denuncia di 6 persone per il reato di invasione di edifici e successivamente gli stessi sono stati allontanati dalla struttura dove vivevano in una situazione di grave degrado. Durante il controllo dell’area abusivamente occupata sono stati rinvenuti e successivamente sequestrati numerosi oggetti atti allo scasso. Uno degli agenti impegnati nel servizio, all’interno di una delle stanze dell’immobile, ha potuto ritrovare il suo zainetto personale asportatogli pochi giorni prima mentre effettuava, libero dal servizio, un intervento ad un uomo colto da malore, praticandogli il massaggio cardiaco e salvandogli la vita.

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RAVENNA: Esplosione in una palazzina, due donne soccorse

CRONACA - Un'esplosione verificatasi poco prima delle 14 ha distrutto due piani di un'abitazione in ristrutturazione in via Calatafimi, alle porte del centro di Ravenna. Una donna anziana e la sua badante che si trovavano al terzo piano, in seguito a un principio d'incendio, si sono rifugiate in terrazzo dove sono state soccorse. Sul posto, oltre a 118 e forze dell'ordine, sono intervenuti vigili del fuoco e il pm di turno Angela Scorza. L'anziana è stata accompagnata in ospedale per accertamenti. Al momento dello scoppio, non erano presenti operai. Secondo le prime ipotesi, sembra che tutto si possa essere innescato dal prolungamento esterno di una tubatura del gas. Sono varie le ditte impegnate nel cantiere allestito per un superbonus: gli inquirenti hanno iniziato già ad ascoltare i primi testimoni per riuscire ad attribuire le competenze. Sulla vicenda, verrà presumibilmente aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo.

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EMILIA-ROMAGNA: Covid, disponibili nuovi vaccini Pfizer e Moderna adattati alle varianti

ATTUALITÀ - Dopo l’autorizzazione di Ema e Aifa e il via libera del ministero della Salute, anche le nuove formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA adattati alle ultime varianti sono disponibili per la vaccinazione contro il Covid-19: due le tipologie presenti, original/omicron BA.1 di Spikevax (Moderna) e Comirnaty (Pfizer), e original/BA.4-5 di Comirnaty. In Emilia-Romagna sono già state consegnate oltre 700mila dosi (717.094), pronte per essere somministrate anche con il coinvolgimento dei Medici di medicina generale, dopo l’accordo recentemente siglato con la Regione.  L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha già dato indicazioni alle Aziende sanitarie su come procedere con la campagna vaccinale.  “La vaccinazione contro il Covid-19- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- ha dimostrato di essere l'unica e insostituibile via per proteggerci dal virus, ma non è il momento di abbassare la guardia. Quasi 4 milioni di cittadini in Emilia-Romagna si sono vaccinati con il ciclo primario e terza dose, ma ora è fondamentale la quarta dose per continuare a proteggere i nostri cari, noi stessi e tornare alla quotidianità delle nostre vite”. I vaccini - come specificato nella circolare congiunta di ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco e Istituto Superiore di Sanità inviata alle Regioni - sono destinati alla seconda dose di richiamo per tutti i cittadini dai 12 anni in su che ne facciano richiesta, purchè abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni. Il loro utilizzo, tuttavia, è prioritariamente raccomandato per tre ‘categorie’. Come secondo richiamo (quindi quarta dose) per tutti i 60enni e oltre e per le persone dai 12 anni in su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti; per gli  operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali e le donne in gravidanza. In tutti i casi devono essere passati almeno 120 giorni dal primo richiamo). Come prima dose di richiamo (quindi terza dose) a favore dei soggetti di età uguale o maggiore di 12 anni che non l’abbiano ancora ricevuta, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario; sempre a condizione che sia trascorso un intervallo minimo di 120 giorni dal completamento del ciclo primario. Infine, come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima. Di fatto, si tratta della ‘quinta dose’, che come specifica chiaramente la nota ministeriale per il momento è riservata unicamente a quest’ultima categoria di persone. Per procedere con la somministrazione, i cittadini possono fare riferimento alla propria Azienda sanitaria e al proprio medico di medicina generale. Ed è confermato che la vaccinazione booster può essere eseguita anche presso le farmacie convenzionate aderenti al percorso. Nella nota che l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha inviato oggi stesso alle Aziende sanitarie, si riporta inoltre quanto specifica la stessa circolare nazionale, cioè che “non ci sono evidenze per poter esprimere un giudizio di uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti oggi disponibili, ritenendosi che tutti possano ampliare la protezione contro diverse varianti e possano aiutare a mantenere una protezione ottimale contro la malattia Covid-19”; pertanto non è prevista alcuna distinzione rispetto alle due nuove formulazioni a m-RNA bivalenti, di cui “si raccomanda prioritariamente l’utilizzo”. La distribuzione dei vaccini per Azienda sanitaria Questa la ripartizione delle 717.094 dosi dei vaccini bivalenti sul territorio: Ausl Piacenza: 49.264; Ausl Parma 78.230; Ausl Reggio Emilia 93.406; Ausl Modena 116.620; Ausl Bologna 126.720; Ausl Imola 18.560; Ausl Ferrara 54.840; Ausl Romagna 179.454.

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