EMILIA-ROMAGNA: Lavoro, 74.000 infortuni nel 2021
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In Emilia-Romagna, nel 2021, sono stati denunciati 74.066 infortuni sul lavoro e 5.578 malattie professionali, con un coinvolgimento di donne pari al 35% riguardo agli infortuni e del 38% rispetto alle malattie professionali. Nello stesso periodo, 110 persone, di cui 9 donne, sono morte sul lavoro; di questi decessi, 25 sono avvenuti per infortuni in itinere e 23 in occasione di lavoro con mezzo di trasposto. A renderlo noto è l'assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro , Vincenzo Colla intervenendo in Assemblea Legislativa "Questi numeri - ha osservato - evidenziano una tragica realtà che impone di compiere ogni sforzo utile per ridurne drasticamente le dimensioni". E questo, ha aggiunto, "affermando una nuova cultura della prevenzione che permetta di assicurare livelli più elevati di salute e sicurezza a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire dai più deboli". A tale riguardo, ha argomentato ancora Colla, "stiamo ragionando con l'Inail e gli altri soggetti interessati per creare un grande centro di ricerca sul tema della sicurezza sul lavoro e lo vogliamo realizzare a Ravenna, anche per motivi simbolici come ci ricorda la vicenda della Mecnavi". Ad ogni modo ha proseguito l'assessore regionale "nel Patto per il Lavoro e per il Clima abbiamo preliminarmente condiviso che in Emilia-Romagna per lavoro, sia esso dipendente o autonomo, intendiamo il lavoro di qualità, ovvero il lavoro stabile, adeguatamente remunerato e tutelato" anche e, soprattutto, sul fronte della sicurezza. Che la Regione conta di rafforzare con il monitoraggio dei luoghi di lavoro, la formazione a partire dalla scuola, in primo luogo gli istituti tecnici, e con più controlli a partire dal settore dell'edilizia. "Il documento - ha puntualizzato Colla - prevede anche l'istituzione di tavoli provinciali sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, volti a dare attuazione territoriale a obiettivi e azioni condivise in tale documento e a garantirne omogeneità a livello regionale, valorizzando le iniziative intraprese e le azioni attivate da enti bilaterali che operano in Emilia-Romagna. Bisogna contrastare lavoro irregolare, caporalato, sfruttamento e precarietà - ha concluso - perché spesso gli incidenti sul lavoro avvengono nella precarietà"