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CESENA: Rissa ultrà, Digos al lavoro per identificare i responsabili | VIDEO

CRONACA - Gli investigatori continuano nelle indagini per identificare gli ultrà di Rimini e Cesena che domenica hanno partecipato a una maxi rissa avvenuta alle porte della città prima del derby. Alcuni di questi sono già stati denunciati. 3 tifosi del Cesena e 5 del Rimini, tutti uomini e tutti con precedenti per quanto riguarda reati contro la sicurezza durante le manifestazioni sportive. E’ l’identikit delle 8 persone identificate dalla Digos dopo gli scontri avvenuti tra i due gruppi ultrà prima del derby di calcio che si è giocato domenica a Cesena. Intorno a mezzogiorno un centinaio di sostenitori di entrambe le squadre si sono dati appuntamento appena fuori città a Ponte Pietra, per darsele di santa ragione armati di bastoni e spranghe. Fortunatamente non vi sono stati feriti, almeno gravi. Se qualcuno è rimasto contuso ha preferito comunque darsi alla fuga per evitare di venire fermato dalle forze dell’ordine. Forze dell’ordine che ora stanno effettuando le indagini per rintracciare altre persone che hanno preso parte alla rissa. Da questo punto di vista sono fondamentali le immagini delle telecamere di sorveglianza, sia degli edifici adiacenti agli scontri, sia di quelle posizionate lungo la strada. Si cerca come prima cosa di individuare i numeri di targa delle macchine per risalire poi ai proprietari. Posso essere d’aiuto anche le immagini realizzate col cellulare dai passanti, che infatti sono state visionate dalla Digos e dalla Questura. Intanto per le 8 persone già identificate scatterà la denuncia per rissa e il provvedimento di allontanamento dallo stadio, il cosiddetto Daspo, che, vista la recidiva, potrebbe durare anche 10 anni.

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FORLI’: Aeroporto, respinto un cittadino albanese senza requisiti di soggiorno

CRONACA - Un cittadino albanese è stato respinto questa mattina all’aeroporto Ridolfi di Forlì. La polizia di Frontiera ha controllato 127 passeggeri sbarcati con un volo proveniente da Tirana, uno dei quali, di nazionalità albanese, senza i requisiti necessari per l’ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale. Pertanto nei suo confronti è stato adottato il provvedimento di respingimento alla frontiera e conseguentemente reimbarcato sul vettore aereo per il rimpatrio in Albania, al fine di evitare che la mancanza di mezzi di sostentamento e di luogo di dimora temporanea in Italia si trasformasse nel ricorso a espedienti illegali.

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BOLOGNA: Femminicidio Matteuzzi, la legale, “possibile premeditazione e giudizio immediato” | VIDEO

CRONACA - “La uccido perché lei mi ha ucciso moralmente”. Queste le parole appuntate sul suo telefonino, un mese prima dell'omicidio della ex fidanzata, da parte di Giovanni Padovani, il 27enne in carcere per la morte di Alessandra Matteuzzi, uccisa a martellate sotto casa a Bologna, la sera del 23 agosto 2022. Per i legali dei familiari della donna si tratta di un dettaglio che potrebbe indurre la procura a valutare anche la premeditazione.   “La uccido perché lei mi ha ucciso moralmente”. Sono queste le agghiaccianti parole appuntante sul suo cellulare, un mese e mezzo prima dell'omicidio della ex fidanzata, da parte di Giovanni Padovani, il 27enne ex calciatore di Senigallia, in carcere con l'accusa di omicidio aggravato di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa a martellate sotto casa a Bologna, in via dell'Arcoveggio, la sera del 23 agosto 2022. La nota, memorizzata sul telefonino dell'uomo il 2 luglio, è venuta alla luce in seguito alle analisi sull'apparecchio effettuale dal consulente tecnico nominato dalla Procura, Angelo Musella. Dalla stessa consulenza è emerso inoltre come l'indagato accusava  la ex di tradimento, dicendosi convinto di finire in galera a causa delle proprie azioni accecate dalla gelosia, oltre ad ulteriori dettagli che sembrerebbero confermare una pianificazione del gesto da parte di Padovani. Non è escluso che a questo punto il procuratore aggiunto Lucia Russo e il pm Domenico Ambrosino, che coordinano le indagini della polizia, valutino di contestare anche la premeditazione. Lo conferma anche Chiara Rinaldi, uno degli avvocati dei familiari di Alessandra. Le indagini intanto proseguono, ma la loro chiusura è ormai sempre più vicina.    Nel servizio le parole di Chiara Rinaldi, avvocato dei familiari di Alessandra Matteuzzi

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FORLI’: Scuole, teatro e centro storico, tanti cantieri nel 2023 con i fondi del PNRR | VIDEO

ATTUALITÀ - Anche Forlì, verrà toccata da una serie di lavori di riqualificazione che vedrà coinvolti palazzi pubblici e luoghi nevralgici della città, come il centro storico. Complici i fondi del PNRR, opportunità spesso definita unica dal primo cittadino Gian Luca Zattini, che andranno a finanziare molti dei progetti. E’ anche una corsa contro il tempo visto che le risorse vincolate al Piano nazionale di ripresa e resilienza scadono nel 2026, e quindi è importante darsi delle priorità.  Si parte dalla tanto attesa e discussa riqualificazione in centro, con una cifra che supera i 2 milioni di euro. Ma ci sono anche scuole, parcheggi, parchi e palestre. Il 2023 presenta una voce da 47 milioni nel piano triennale delle opere pubbliche, con alcuni bandi di gara già partiti a fine 2022. Tra i vari progetti anche la riqualificazione di Corso della Repubblica, il salotto del centro cittadino, con l’Hotel della città che dovrebbe tornare operativo con una nuova veste, quella di studentato universitario. In questo caso si parla di nuova pavimentazione e arredo urbano con, l’aggiuntiva istallazione sottoterra del teleriscaldamento. Non manca l’adeguamento del teatro Diego Fabbri, il parcheggio del Campus Universitario, l’adeguamento sismico ed energetico della scuola ‘Livio Tempesta’ della Cava, il parco della Pace, il Ronco Lido e il Palafiera. Per quanto riguarda le scuole, infatti, sono 6 i progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un importo complessivo di quasi 13 milioni di euro. La prima opera ad essere aggiudicata è la nuova palestra dell’Itaer "Francesco Baracca", un intervento da due milioni e mezzo di euro, di cui 1 milione e ottocentomila di fondi Pnrr e 700mila di fondi provinciali.

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BOLOGNA: Pd, Bonaccini verso il congresso, “serve un partito maggioritario” | VIDEO

POLITICA - “Il Pd non scomparirà mai, ma temo possa diventare irrilevante, che è peggio”. Così il governatore Stefano Bonaccini durante un incontro coi comitati a sostegno della sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico. Alleanze future e tempi congressuali più rapidi gli altri temi affrontati.   "In politica lo abbiamo visto in questi anni: non bisogna esaltarsi quando va bene. Quanti sono arrivati al 40, 34, 30%? Poi magari il crollo al 18, al 15. C'è tempo per recuperare, per rigenerarsi, di certo sentiamo che è un momento delicato perché io non credo alla scomparsa del Pd, non scomparirà mai , temo la sua irrilevanza che secondo me è persino peggio". Così il governatore Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale del Pd, prova a suonare la carica ai suoi in vista di un congresso che punta a ridare slancio ad un partito in difficoltà. L'occasione è stata la festa al circolo Red di Bologna, organizzata dai comitati a sostegno della sua candidatura. Tanti volti noti del Pd emiliano-romagnolo presenti, fra consiglieri e assessori di vario grado, sindaci, segretari di circolo e parlamentari, ai quali Bonaccini ha ricordato l'importanza dello strumento delle primarie, senza figuracce in termini di partecipazione. A proposito di alleanze future, senza chiudere nessuna porta, ma invitando cinque stelle e terzo polo a lavorare già insieme su temi cruciali, come ad esempio la sanità pubblica.

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