EMILIA-ROMAGNA: Alluvione, nel decreto del Governo mancano 500 milioni di aiuti | VIDEO
ATTUALITÀ -
E’ stato pubblicato il decreto con cui il Governo ha stanziato i fondi per far fronte all’emergenza alluvione in Emilia-Romagna. In realtà i soldi sono molti di meno rispetto a quelli dichiarati giorni fa.
Era martedì 23 maggio quando Giorgia Meloni, da poco tornata a Roma dal G7 in Giappone, con tappa in Romagna per una visita agli alluvionati, dichiarava in conferenza stampa la cifra che il Governo aveva stanziato nel decreto aiuti per l’emergenza in regione. 2 miliardi di euro, che sarebbero diventati 2,2 miliardi pochi giorni dopo, in occasione della visita di Ursula Von Der Leyen nei territori colpiti dall’alluvione. In realtà, però, i fondi stanziati sono molti meno. Pochi giorni fa è stato pubblicato il decreto in gazzetta Ufficiale e il sito di fact checkin Pagella Politica ha studiato il testo. Calcolatrice alla mano, gli stanziamenti totali ammontano a 1,6 miliardi, più di 500 milioni in meno rispetto a quanto promesso. Nel decreto il governo spiega anche dove ha intenzioni di prendere questi soldi. Sempre Meloni aveva parlato di alcune estrazioni straordinarie del lotto, dell’aumento del costo dei musei e dell’emissione di un francobollo speciale. In realtà si tratta della punta dell’iceberg. Gran parte dei fondi arriveranno infatti dal taglio dell’integrazione salariale, dai bonus sociali e dalle misure destinate al sostegno delle fasce più deboli. Tra questi anche 150 milioni di euro che arriveranno dal taglio del reddito di cittadinanza. Il tutto mentre manca ancora un Commissario Straordinario all’emergenza, che avrebbe il compito di spendere questi soldi e di avviare la ricostruzione e gli aiuti. Anche Elly Schlein ha chiesto che il governo faccia in fretta. Il Pd vorrebbe Bonaccini ma quella del presidente della regione è una ipotesi che si allontana giorno dopo giorno. Più probabile una figura tecnica anche se, scrive il Corriere della Sera, nei palazzi comincia a circolare la voce che sarà la stessa Meloni a tenere per se gran parte delle deleghe previste per il Commissario.