RAVENNA: Folla per le celebrazioni giubilari - VIDEO
ATTUALITÀ - Anche nella città bizatina è stata aperta la Porta Santa Giubilare. Grande folla per un appuntamento molto atteso dai fedeli.
ATTUALITÀ - Anche nella città bizatina è stata aperta la Porta Santa Giubilare. Grande folla per un appuntamento molto atteso dai fedeli.
ATTUALITÀ - Anche a Forlì, in Cattedrale, è stata aperta la Porta Santa Giubilare. Una nostra troupe ci racconta com'è andata.
CRONACA - Non si è esaurita con la richiesta di rinvio a giudizio per 24 persone, l'indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini sulla Carim, la Cassa di Risparmio di Rimini. Un nuovo filone di indagine è stato notificato in questi giorni a 5 tra amministratori e manager di Carim e di Fondazione Carim, tecnicamente come 'avviso di proroga indagine'. Sulla banca romagnola i finanzieri continuano a 'scavare' per capire se quegli stessi reati, contestati ad ex manager e amministratori dell'istituto siano stati commessi dagli amministratori nominati dopo il commissariamento di Bankitalia, manager che fanno parte dell'attuale governance di Carim. Nel mirino delle Fiamme Gialle, soprattutto, l'avvenuta distribuzione di utili che, anche in base alla relazione dei commissari di Bankitalia sarebbe potuta avvenire, vista la crisi della banca riminese, non prima del 2017. La Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica, si avvarranno della perizia di un consulente che esaminerà bilanci e redistribuzione ai soci. Rispetto alla prima parte dell'inchiesta sulla banca di piazza Ferrari, però, questa volta gli investigatori vogliono chiarire anche il ruolo della Fondazione Carim, azionista di maggioranza, e verificare se il ruolo svolto dall'ente sia quello proprio delle fondazioni oppure, quello di 'padrona' della banca riminese. Inoltre avrebbero destato dubbi il passaggio di figure manageriali dal cda della banca a quello della Fondazione e viceversa. Intanto il prossimo 8 marzo si discuteranno le richieste di rinvio a giudizio per gli indagati del primo filone, in 24 dovranno rispondere di gravissime accuse che vanno da associazione per delinquere, false comunicazioni sociali e indebita restituzione dei conferimenti.
CRONACA - E' stato arrestato dai carabinieri con la pesante ipotesi d'accusa di tentato omicidio plurimo aggravato dai futili motivi. Protagonista un 18enne macedone, fino ad ora incensurato, che la scorsa notte, attorno all'una, ha litigato con un gruppo di tre stranieri all'interno di un locale, a Lido Adriano, sulla costa ravennate. Ma quanto tutto sembrava finito, all'esterno del locale il 18enne ha tentato per due volte con la sua auto, una Alfa 156, d'investire il terzetto con cui aveva avuto l'alterco, composto da padre e figlio kosovari e un amico serbo, riuscendoci al secondo tentativo. I tre uomini investiti sono stati portati in condizioni serie all'ospedale di Ravenna rimediando prognosi iniziali quantificate in 20, 40 e 60 giorni, per varie fratture e traumi. Il più grave di loro dopo l'investimento era rimasto incastrato sotto all'auto tanto che è stato necessario l'uso del cric per tirarlo fuori. Il 18enne investitore è risultato avere un tasso alcolemico più del doppio di quello consentito per mettersi al volante. Secondo la versione fornita dal giovane macedone i tre all'interno del locale gli avrebbero tirato un bicchiere caduto vicino ai suoi piedi, e poi lo avrebbero seguito all'uscita. Qui il 18enne, messosi al volante dell'auto, ha tentato di investirli una prima volta: non riuscendoci, ha fatto inversione a U e li ha falciati sul marciapiedi mentre tentavano di porsi al riparo, rimanendo però in panne per la rottura della coppa dell'olio. Poco dopo sul posto, oltre ai sanitari del 118 con tre ambulanze e l’auto con il medico a bordo, sono intervenuti i militari della vicina caserma di Marina di Ravenna che lo hanno bloccato e portato in carcere.
POLITICA - In Emilia-Romagna oggi oltre il 90% delle prime visite e degli esami da parte della sanità pubblica viene garantito rispettivamente entro i tempi previsti, e cioè 30 e 60 giorni a seconda della tipologia. L’obiettivo di abbattimento dei tempi di attesa, una delle priorità del primo anno di mandato della giunta regionale, è stato dunque raggiunto. La conferma dalle prossime interviste filmato.