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(VIDEO) CESENA: Una guida per diventare commercianti

ATTUALITÀ - Iniziare un'attività non è semplice e oggi, più che mai, è necessario avere una forte strategia e immagine. per questo motivo Confcommercio ha creato una serie di volumi mirati ad orientare che ha intenzione di immettersi nel commercio. Un di questi volumi, dedicato ai bar, è stato presentato a Cesena. Il servizio è di Francesca Leoni

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CESENA: Ecco la stagione del Teatro Petrella di Longiano

ATTUALITÀ - La Romagna ha tanti piccoli teatri che vengono considerate eccellenze nel panorama culturale regionale, tra questi il Petrella di Longiano, un gioiello architettonico che vuole emergere con un cartellone improntato sul contemporaneo per la stagione 2015- 2016. Nel filmato i protagonisti che abbiamo intervistato

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RAVENNA: Smerciavano auto rubate, chiuso demolitore abusivo

CRONACA - La Polizia di Stato ha individuato a Ravenna, in via Vicoli,  la presenza di un centro di autodemolizione abusiva. L’impresa, intestata ad un cittadino arabo, è risultata regolarmente iscritta presso la locale CCIAA come dedita al commercio di pezzi di ricambio usati, ma in realtà dedita alla demolizione di veicoli ancora circolanti. Il personale del Distaccamento Polizia Stradale di Faenza  ha rinvenuto nell’area di pertinenza dell’impresa numerosi veicoli fuori uso e parti di questi quali  cabine di autocarro, assali, pneumatici e cerchi in ferro, blocchi motore, ma anche autovetture sezionate e materiali pericolosi per l’ambiente quali oli esausti e batterie contenenti acidi. L’impresa si era anche dotata di una piccola officina meccanica strumentale al sezionamento e alla demolizione dei veicoli. Nel corso del controllo, gli operatori hanno  accertato  la presenza di veicoli ricercati in Italia e all’estero. Sono così stati sequestrati un’autovettura Golf  immatricolata in Germania ed una macchina operatrice Bobcat oggetto di appropriazione indebita. Il gestore dell’attività, un cittadino egiziano, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme inerenti la gestione dei rifiuti e per ricettazione di veicoli. Tutta l’area ove giacciono i veicoli fuori uso è stata posta sotto sequestro.  La Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Ravenna sta dando corso ad ulteriori indagini finalizzate all’individuazione degli altri soggetti che hanno fornito i mezzi ed il materiale rubato.

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BOLOGNA: Sanità, la Regione stanzia 65 mln

POLITICA - Oltre 65 milioni di risorse aggiuntive per migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza sanitaria, in particolare per l’area materno infantile, grazie a interventi strutturali ed impiantistici e all'acquisizione di tecnologie biomediche ed informatiche per le Aziende del Servizio Sanitario regionale. Il provvedimento, approvato dall’Assemblea legislativa nella seduta odierna, è stato presentato oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall’assessore alle Politiche per la Salute Sergio Venturi. “Questi 65 milioni sono direttamente investiti sulle strutture ospedaliere che hanno bisogno di ammodernamento, di interventi strutturali e di adeguamenti funzionali – ha spiegato il presidente Bonaccini - con l’idea di consentire ai professionisti che ci lavorano e ai pazienti che necessitano di cure di stare in strutture all’altezza della qualità della sanità che questa regione ha sempre avuto. Investiremo a breve altri 80 milioni di euro per interventi ulteriori, non a pioggia ma andando ad agire dove è necessario”. Delle risorse complessive, quasi 40 milioni di euro provengono dal cosiddetto payback del 2013, un meccanismo di ripiano attraverso il quale i produttori dei farmaci restituiscono al Servizio sanitario nazionale le somme che superano il tetto della spesa complessiva, mentre altri 26 milioni di euro si sono resi disponibili da fondi regionali. “Risorse che vengono spese in maniera unitaria, cercando di garantire un equilibrio complessivo di sistema regionale – ha detto l’assessore Venturi – intervenendo in modo mirato negli ospedali che necessitano realmente di adeguamenti  radicali e significativi”. Le Aziende ospedaliere di Reggio Emilia, di Modena e di Bologna disporranno di finanziamenti per realizzare nuovi padiglioni (a Reggio Emilia e a Modena) dove saranno ospitate le mamme e i bambini. Anche a Bologna l’Azienda ospedaliera avvierà un percorso di riordino dell’area materno infantile con interventi sui padiglioni 4 ostetricia-ginecologia e 13 pediatria del Sant’Orsola. L’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia  realizzerà per un importo di 14 milioni di euro  il primo stralcio di un nuovo padiglione, detto padiglione MIRE - Maternità Infanzia Reggio Emilia. Per primo stralcio si intende la realizzazione dell’intera struttura con il completamento e l’attivazione del primo piano dedicato alle degenze pediatriche. L’obiettivo, da perseguire con ulteriori finanziamenti per completare l’opera, resta quello di fornire una risposta assistenziale moderna alla domanda di tutela della salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino, nel rispetto dei diversi contesti culturali, sociali, educativi. Il MIRE ponendosi come struttura di riferimento per la provincia, con competenze specifiche e di elevato contenuto specialistico, ma integrata nell’ambito della rete dei servizi sanitari ospedalieri periferici e territoriali,  garantirà risposte efficaci e appropriate in ambienti con standard elevati di comfort alberghiero e sempre maggiori garanzie per la salute e la sicurezza dei pazienti e degli operatori. L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena con fondi regionali per circa 15 milioni di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori 10.700.000 euro derivanti da fondi regionali per la ricostruzione post terremoto e con circa 2.600.0000 euro (totale complessivo circa 28.300.000 euro), realizzerà il nuovo padiglione materno infantile che accoglierà mamme e bambini. La maggiore disponibilità di spazio e di aree razionalmente distribuite per intensità di cura permetterà di mantenere le caratteristiche dell’approccio alla Gravidanza e alla Nascita quale evento fisiologico e familiare pur nella sicurezza di un’alta dotazione tecnologica in condizioni di urgenza emergenza o al presentarsi di complessità clinico-assistenziali. Nel nuovo padiglione troveranno spazio anche il percorso per la Procreazione Medicalmente Assistita che le degenze di chirurgia pediatrica. L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna procederà ad una profonda riqualificazione del padiglione 4 di ostetricia-ginecologia, edificio risalente agli anni 30, per un importo pari a 5 milioni di euro. Questo intervento fa parte di un più ampio piano di riordino dell’area materno infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna finanziato con ulteriori 12 milioni di euro con fondi regionali e per 5 milioni di fondi aziendali. Oltre al miglioramento complessivo della resistenza alle sollecitazione sismiche del padiglione, l’intervento prevede la realizzazione del reparto di neonatologia in continuità con la Terapia Intensiva Neonatale in vicinanza delle sale parto e della degenza ostetrica riqualificate queste ultime secondo i criteri di comfort e moderni standard alberghieri. Il progetto comporta anche l’adeguamento ai criteri di accreditamento per il centro di 3° livello della struttura della procreazione medicalmente assistita (PMA) e la riqualificazione del blocco operatorio dedicato all’area di ginecologia e chirurgia mammaria, l’alloggio mamme; saranno inoltre ricavati nuovi spazi per la didattica. Circa 16 milioni di euro saranno destinati, oltre che alla realizzazione del 1° stralcio funzionale della nuova centrale di sterilizzazione presso l’ospedale degli Infermi di Rimini, all’ampliamento del Pronto Soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena, all’eliminazione delle macro vulnerabilità locali delle strutture sanitarie dell’AUSL di Bologna, prevalentemente ad interventi di manutenzione straordinaria che permetteranno di mantenere in condizioni di sicurezza il patrimonio strutturale ed impiantistico delle Aziende sanitarie. E’ significativo segnalare che poco meno di 15 milioni di euro saranno destinati al rinnovo delle tecnologie biomediche ed informatiche. Circa 3 milioni di euro  serviranno per il rinnovo del patrimonio tecnologico dell’Azienda USL di Piacenza, in particolare per le tecnologie biomediche; altri 3.200.000 euro saranno destinati all’acquisizione di tecnologie biomediche di ultima generazione per l’imminente avvio delle attività sanitarie presso il polo cardio toracico vascolare dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna. L’Azienda USL della Romagna investirà i 2.810.000 euro assegnati per l’ammodernamento tecnologico prevalentemente per l’acquisizione di tecnologie per la diagnostica digitale diretta  e per una risonanza magnetica. Piani di ammodernamento tecnologico, seppure per importi minori, interessano le Aziende sanitarie delle province di Parma, di Reggio Emilia, di Modena e di Ferrara nonché di Imola e l’Istituto Ortopedico Rizzoli.

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(VIDEO) RIMINI: Il grattacielo diventa "green". Dopo 55 anni ecco le caldaie alimentate a metano

ATTUALITÀ - 55 anni fa veniva inaugurato cambiando definitivamente lo skyline della città. Alto circa 101,50 metri con 29 piani, il grattacielo di Rimini diventò subito una costruzione unica nel suo genere nella città romagnola: i primi scavi per la realizzazione delle sue fondamenta ebbero inizio nell’ottobre 1957, con i lavori di costruzione che terminarono solo 3 anni dopo. Nei primi mesi del 1960, infatti, i 187 appartamenti dell'edificio erano ultimati. Figlio della ricostruzione e dell'ormai imminente boom economico degli anni Sessanta, il grattacielo di Rimini è a lungo rimasto un elemento di modernità, un segno distintivo per una città destinata a richiamare milioni di turisti da tutto il mondo. Ed ora arriva la svolta "green". Si perché a partire dal prossimo mese di novembre, con i nuovi impianti in pieno funzionamento le emissioni di anidride carbonica saranno minimizzate: la fuoruscita di anidride solforosa, uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi, passerà dalle attuali 3 tonnellate a 10 chilogrammi. L’intervento non solo ha previsto la sostituzione delle vecchie caldaie ad olio combustibile con quelle nuove alimentate a metano, ma anche il rimpiazzo delle linee che portano acqua negli appartamenti. Una riqualificazione energetica a cura di Sgr e dal costo totale di 986 mila euro che renderà il grattacielo un luogo più confortevole per i propri abitanti e con un minore impatto ambientale. Con questo intervento ciascuna abitazione avrà una contabilizzazione autonoma, e dunque ogni condomino pagherà solo ciò che effettivamente consuma.

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