EMATOLOGIA: A Bologna il convegno Car – T Cells per fare il punto sui tumori del sangue | VIDEO
CRONACA -
L’ematologia mondiale sarà protagonista di importante convegno in programma a Bologna nel ricordo del prof. Sante Tura. L’occasione permetterà di tracciare un primo bilancio, ma soprattutto di confrontarsi, sulle cure che l’utilizzo delle Car – T sta avendo sulla lotta contro i tumori del sangue
L'Istituto di Ematologia Sèragnoli di Bologna si conferma uno dei centri più importanti in Italia per la somministrazione di terapie CAR-T, con ben 240 pazienti trattati negli ultimi anni. Forte di questa esperienza, l'istituto ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti con la realizzazione di una 'cell factory' per la produzione interna di CAR-T accademiche, ovvero destinate a studi clinici e senza scopo di lucro.
Il progetto, fortemente sostenuto dall'IRCCS Sant'Orsola, prevede la costruzione di infrastrutture all'avanguardia e lo sviluppo di competenze specifiche. L'obiettivo è duplice: produrre CAR-T innovative e trovare nuove applicazioni per queste terapie, in particolare per malattie del sangue meno considerate dall'industria farmaceutica.
La 'cell factory' sarà realizzata in due fasi: una prima fase, con una struttura di piccole dimensioni, sarà operativa entro il 2026. Successivamente, è prevista la costruzione di un polo ematologico con 8 camere bianche, grazie al contributo della Fondazione Isabella Sèragnoli.
Importante è la collaborazione con il professor Franco Locatelli dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, centro leader in Italia per la produzione di CAR-T. Questa partnership permetterà di condividere studi e competenze nel campo delle terapie cellulari.
Il processo che porta le CAR-T dal laboratorio al paziente è complesso e richiede personale altamente qualificato: biologi e biotecnologi specializzati nella produzione, nel controllo qualità e nell'assicurazione della qualità.
Le CAR-T vengono somministrate ai pazienti selezionati dopo un breve ciclo di chemioterapia e un attento monitoraggio. Solo i centri autorizzati, come l'Istituto Sèragnoli, possono effettuare queste terapie.
I centri autorizzati devono rispettare criteri molto rigidi, tra cui l'accreditamento per il trapianto allogenico, la disponibilità di terapia intensiva e un team multidisciplinare.
Se inizialmente la sicurezza rappresentava una delle maggiori preoccupazioni, oggi, grazie all'esperienza, le complicanze sono gestite con maggiore efficacia. La sfida principale rimane l'efficacia delle CAR-T, che in alcuni casi non raggiungono il risultato sperato.