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IPPICA: Dakovo Mail vince a sorpresa il Gran Premio Riccardo Grassi | VIDEO

SPORT - Grandi sorprese, arrivi inattesi ed un protagonista che non t’aspetti anche nel Grassi 2025 hanno reso magica una serata che ha catalizzato gli occhi di tutti gli appassionati sull’Ippodromo del Savio. A cominciare dalla vittoria nel clou ad altissima quota dell’inatteso Dakovo Mail che, sollecitato in ingresso d’arrivo dalla magica verve di Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata ha reagito con un rush che ha sorpreso tutti e si è aggiudicato la corsa alla media di 1.12.7 regolando Extra Model, uno dei più attesi al betting e il favorito Ernesto Spritz, poco reattivo però nelle fasi finali dopo aver liberamente condotto sin dal via sull’accondiscendete Dana Ek. Gentlemen in apertura e delusione per i più attesi, con il favorito Fitzgerald Effe vittima di un rocambolesco svolgimento tattico e solo quinto all’epilogo dietro al vincitore Frambois con Vittorio Bosia, a Fiona Sco accreditata del medesimo ragguaglio di 1.16.1. Terzo Fireblade. Il sottoclou alla quarta con Marco Stefani che, driver dell’eccellente Goodbye Bar prospetto futuribile per qualità e accattivante modello, si è lasciato alle spalle Gattuso con Lorenzo Baldi e il compagno di training Green Fire Di No. Sfida nel nome di Roberto Andreghetti alla quinta del palinsesto, una sfida che ha regalato la tripletta in serata ad Antonio di Nardo grazie a Cordobes, filtrato in avanti sulle inattese rotture dei favoriti Eclatante Se e Den Ghiu Gnafà, leader sino all’epilogo con la media di 1.13.7 che lo ha reso inattaccabile dalle mire dei superstiti Brest dei Greppi e Cheyenne Lux

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BOLOGNA: Condannato per la strage di Corinaldo, si laurea e scappa dal carcere

CRONACA - Condannato a 11 anni e 10 mesi in via definitiva per la strage di Corinaldo (Ancona), dove l'8 dicembre 2018 morirono sei persone a seguito di un tentativo di rapina con lo spray urticante in una discoteca, si è laureato in legge all'Università di Bologna, ma dopo la cerimonia ha fatto perdere le proprie tracce. Come riporta il Corriere di Bologna, Andrea Cavallari, 26 anni, uno dei componenti della banda dello spray, risulta irreperibile da giovedì. Cavallari, originario della Bassa Modenese, era detenuto nel carcere della Dozza per scontare la pena a cui è stato condannato per i fatti avvenuti alla Lanterna Azzurra di Corinaldo. Da qualche anno ha intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche all'Università di Bologna e ha tagliato il traguardo della laurea. Il magistrato di sorveglianza lo ha autorizzato ad uscire per sostenere la discussione della tesi, senza la scorta della polizia penitenziaria e accompagnato dai familiari. Dopo la cerimonia, però, ha fatto perdere le proprie tracce e risulta irreperibile.  Cavallari era stato arrestato ad agosto 2019 dai carabinieri di Ancona insieme ad altri componenti della banda di cui faceva parte, accusati a vario titolo di omicidio preterintenzionale plurimo, furto, rapina e lesioni personali, per aver spruzzato spray al peperoncino per poter derubare gli spettatori di un concerto di Sfera Ebbasta.

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ROMAGNA: Caldo torrido, l'allarme dei sindacati, "Operai cadono come mosche"

CRONACA - L’ondata di caldo che sta colpendo l’Emilia-Romagna non sta solo mettendo a dura prova la popolazione, ma sta diventando una vera emergenza nei luoghi di lavoro. "La situazione è diventata intollerabile – denunciano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil –. Gli operai stanno cadendo come mosche sui cantieri. Non possiamo più accettare che la loro vita sia messa a rischio dalla mancanza di sicurezza e dalle condizioni climatiche estreme". L’ultimo episodio si è verificato ieri mattina a Ravenna, dove un operaio è caduto da un’impalcatura. Secondo le prime ipotesi, potrebbe aver avuto un malore causato dal caldo eccessivo. Proteste si sono registrate anche a Imola, dove i lavoratori del cantiere della Bretella sono costretti a operare con temperature fino a 35 gradi. A Forlì, nello stabilimento Electrolux, i lavoratori hanno interrotto l’attività venerdì pomeriggio per il caldo insostenibile. I sindacati chiedono un intervento immediato: "Chiediamo agli organi ispettivi di intensificare i controlli nei contesti lavorativi ad alto rischio, come previsto dal protocollo dell’Emilia-Romagna. Le imprese devono adottare tutte le misure necessarie per proteggere i lavoratori in questi giorni di caldo estremo". E concludono con un appello accorato: "Non possiamo più tollerare che i lavoratori siano costretti a rischiare la vita per svolgere il proprio lavoro. È giunto il momento di agire con decisione e determinazione per garantire la loro sicurezza e salute".

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