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CALCIO: Antonucci eroe del Braglia, il Cesena è ai playoff

SPORT - I playoff si tingono di bianconero, ora è fatta. Al Braglia finisce 0-1, come al San Vito, e il Cavalluccio strappa quei punti tanto sperati per accedere al gran gala dei playoff. A fare la partita, però, è stato anche e soprattutto il Modena, pericoloso sin da subito con Beyuku (che spreca al centro dell’area) e Kamate, su cui ci mette una pezza Klinsmann (ancora una volta il migliore dei suoi). Il Cesena si vede soltanto al 44’ con il flebile squillo di Shpendi, favorito dal rimpallo su Dellavalle ma impreciso al momento del tiro. La ripresa si apre con la stessa frequenza dei primi 45 minuti, con Klinsmann chiamato agli straordinari sulla conclusione ravvicinata dell’ex Defrel (al 54’) e Komate che grazia i bianconeri al 69’, incartandosi sulla pennellata a centro area di Santoro. Il Cavalluccio esce dal letargo solo a 5’ dalla fine, quando Adamo non capitalizza la sponda al bacio di Russo e sugli sviluppi di calcio d’angolo la capocciata di Mangraviti sorvola di poco la traversa. Poi il gol, perentorio e liberatorio, a una lancetta d’orologio dal 90’, quando Tavsan sguscia tra le maglie gialloblù e imbuca sul secondo, dove Antonucci tutto solo sigla la rete che vale il pass per la post season. Il Cesena è ufficialmente ai playoff: si parte da Catanzaro, nel fortino del Ceravolo, ma per inseguire questo sogno, o questa chimer(A), servirà di più. Molto di più.

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BOLOGNA: Carovana Uil in piazza Maggiore, “ No a lavoratori fantasma” | VIDEO

ATTUALITÀ - Sono giunte al termine le due giornate organizzate dalla Uil Nazionale che, con la sua “Carovana”, ha fatto tappa a Bologna per parlare della sicurezza sui luoghi lavori e non solo. Tanti i presenti tra lavoratrici, lavoratori e cittadini, insieme al Segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri e al Presidente della regione Michele De Pascale. Una due giorni di dibatti e confronti sulla sicurezza e sulle morti nei luoghi di lavoro. La carovana Uil, arrivata in Piazza Maggiore a Bologna, ha messo al centro questi delicati temi per lavoratrici e lavoratori. “No a lavoratori fantasma” lo slogan di queste giornate, insieme a quello di “zero morti sul lavoro”, con l’invito al Governo a collaborare insieme su sicurezza e salari. “Nel nostro Paese ci sono tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori, in nero, sfruttati, precari, che guadagnano meno di 24 mila euro l’anno: non li vede nessuno, sono dei fantasmi, senza un contratto a tempo indeterminato non possono neanche accendere un mutuo in banca. Ecco perché pensiamo di coinvolgere l’opinione pubblica, la stampa, la politica, chiedendo che si faccia qualcosa per questi giovani, stabilizzando i contratti e rinnovandoli in quei settori in cui i trattamenti economici sono ancora molto bassi”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, oggi a Bologna, dove è approdata la carovana per la Campagna “No ai lavoratori fantasma”. “Noi vogliamo stare tra le persone per ascoltare i loro problemi e per sollecitare soluzioni. C’è poi un’altra questione - ha proseguito Bombardieri - che va affrontata: quella della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La tragedia continua e sono ancora troppe le vittime. Nel corso dell’ultimo incontro a Palazzo Chigi, il governo ha finalmente deciso di rispondere alle nostre proposte, istituendo un tavolo, impegnandosi a metterci più risorse, aprendo una discussione sugli appalti a cascata e sulle gare al massimo ribasso. È questa la strada giusta da seguire - ha sottolineato il leader della Uil - quella che noi avevamo indicato: ovviamente c’è da lavorare tanto, in fretta e insieme”.

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BOLOGNA: Garisenda, presentato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza | VIDEO

CRONACA - Il Comune ha presentato alla Sovrintendenza il progetto esecutivo per la messa in sicurezza della Torre Garisenda    La Torre Garisenda, insieme alla Asinelli, è monitorata costantemente dal Comune di Bologna da moltissimi anni, con il supporto dell'Università degli Studi e di Comitati Tecnico Scientifici che si sono succeduti nel tempo. Lo studio dell’incremento della pendenza della torre verso est/ sud-est si fonda su prime misurazioni scientifiche effettuate all’inizio del ‘900 aggiornate -con una periodicità oggi molto ravvicinata- dal DICAM della Facoltà di Ingegneria. La Torre è stata oggetto di un intervento di consolidamento alla fine degli anni ’90. In anni recenti, dal 2010, accertata la presenza di fenomeni di forte deterioramento e instabilità alle lastre di selenite che partecipano alla composizione del tronco di base, sono state incrementate le indagini sui materiali e sulle caratteristiche geometriche del basamento. Gli studi effettuati hanno permesso di concludere che l’incremento di pendenza della torre è dovuto a due contributi: deformazioni del terreno di fondazione; un degrado della struttura muraria del basamento in tutte le sue componenti: i paramenti interno ed esterno in selenite, il conglomerato costituente il riempimento del sacco, che necessitano di consolidamento. Dal 2020 al 2021 sono stati effettuati interventi urgenti mirati ad incrementare la capacità portante del basamento e progettati ulteriori interventi di salvaguardia. Nel novembre 2023 tutte le attività in corso furono sospese dal Comitato Tecnico Scientifico che individuò, in alcuni cedimenti anomali dello spigolo sud- ovest della Torre, il segno di un grave pericolo incipiente (divieto “di intervenire su e nei pressi della torre”). Immediatamente dopo, l’area interessata dal potenziale crollo è stata perimetrata e messa in sicurezza con una cinturazione di contenimento alta 6 metri formata da container a doppio livello nel tratto da via San Vitale fino all’incrocio di via Rizzoli passando per via Zamboni e via de’ Giudei e da una doppia rete paramassi dal lato della Chiesa San Bartolomeo e della Torre Asinelli. Il Comune di Bologna ha conferito ad un gruppo di esperti l’incarico di individuare un percorso progettuale per la messa in sicurezza della Torre. Il progetto si articola in due macro attività: Rimozione dello stato di pericolo per permettere attività "su e nei pressi della torre". Tale stato di pericolo viene rimosso vincolando la torre a due tralicci metallici (i cavalletti di Pisa) attraverso i quali applicare un tiro teso a contrastare le azioni dovute all'inclinazione nelle due direzioni est e sud. Consolidamento del tronco di base mediante iniezioni. L’analisi degli esiti di oltre un anno di monitoraggio ha consentito al gruppo di esperti di ridimensionare in parte lo stato di allarme generatosi all’epoca, consentendo di potere lavorare anche “nei pressi della torre”. Nella evoluzione del progetto da definitivo ad esecutivo si è tenuto conto delle valutazioni date dall’interpretazione dei dati dell’ultimo anno di monitoraggio, adeguando le fasi esecutive in base alla maggiore conoscenza, studiando nel dettaglio le modalità di esecuzione di tutti gli interventi: dal tempo e modo di montaggio dei ponteggi, alle caratteristiche dei mezzi che portano al piano di lavoro le maestranze, ai tempi e ai modi di imprimere le sollecitazioni di progetto con le macchine di progetto. Nel progetto esecutivo, inviato al ministero della Cultura, per la parte relativa al finanziamento con fondi PNRR, ai fini di ottimizzare le varie lavorazioni, nel corso dell’attività di ristilatura del fusto della torre avverrà contestualmente l’installazione di un sistema di cinture in fasce di poliestere. Con tale provvedimento, la provvisoria azione di tiro esercitata dalle specifiche “macchine” può essere utilmente frazionata in modo da consentire una prima fase di tiro (utilizzando proprio le summenzionate cinture in fasce di poliestere) ed anticipare l’indispensabile attività connessa alle prove di iniezioni. Rispetto a quest’ultimo aspetto i progettisti ed il gruppo di esperti hanno condiviso le modalità di applicazione del tiro di progetto (come noto i tralicci serviranno per applicare un leggerissimo sforzo orizzontale equilibrante rispetto alla forza generata dalla inclinazione della torre, in questo modo riducendo le sollecitazioni alla base del lato sotto pendenza e permettendo di effettuare le lavorazioni necessarie), valutando che debba avvenire in due fasi successive. Dopo la prima fase di tiro ridotto, attraverso la strumentazione già messa in opera e il confronto con i modelli matematici predisposti dai progettisti si riceverà conferma della correttezza della modalità operativa impostata e si procederà con la seconda fase di tiro, oppure si apporteranno le necessarie modifiche. Il progetto esecutivo si articola, quindi, nelle seguenti attività: Preventiva ri-stilatura dei giunti fino alla quota di applicazione del tiro Messa in opera dei tralicci di tiro Applicazione di un leggero sforzo di trazione Realizzazione di un campo prove di iniezioni nel tronco di base Adeguato intervallo di monitoraggio. A seguito di un congruo tempo di monitoraggio si potrà procedere con il completamento del consolidamento del tronco di base tramite le iniezioni di malta su tutti i lati della torre. Le lavorazioni di questa seconda fase saranno: Implementazione delle forze di trazione Estensione delle iniezioni a tutto il tronco di base Un ulteriore monitoraggio permetterà di valutare la necessità di ulteriori interventi sulla parte in elevazione e/o sull’apparato fondale. Nella giornata di ieri, nell’area di cantiere, è cominciata la rimozione dei basoli propedeutica alla messa in opera dei tralicci delle macchine da tiro.

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EMILIA-ROMAGNA: Proseguono i lavori sulla Bologna – Portomaggiore | VIDEO

CRONACA - Infrastrutture. Interramento della Bologna-Portomaggiore, il punto sui lavori con i comuni interessati: verde e ciclabili al posto delle vecchie rotaie, già realizzata quasi la metà delle gallerie e delle trincee della prima tratta, l’avanzamento dei cantieri prosegue in linea con il cronoprogramma con la fine prevista nel 2026. Priolo: “Un’opera attesa da anni che avrà benefici per l’ambiente, il traffico e i pendolari”   Proseguono i lavori di interramento della Bologna-Portomaggiore, la linea ferroviaria 2 delServizio Ferroviario Metropolitano, nel nodo urbano del capoluogo di Regione. Nel primo lotto, quello dell’area di via Libia, è già stata completata quasi metà delle pareti delle gallerie e delle trincee, mentre sono partiti gli scavi nella tratta Zanolini-Fabbri. Il secondo, che riguarda l’area di via Larga, ha già visto il via ai lavori di palificazione sotto il viadotto della tangenziale. I lavori proseguono secondo ilcronoprogramma previsto e si prevede la conclusione entro il 2026. Il punto è stato fatto oggi dall’assessora regionale alla Mobilità, Irene Priolo, che insieme all’amministratore unico di FER – Ferrovie Emilia-Romagna, Gianluca Benamati, ha incontrato i rappresentanti dei comuni interessati dalla linea. “Un momento importante di confronto con le sindache e i sindaci che stanno fronteggiando le complessità e le ricadute che inevitabilmente cantieri di questa portata comportano- sottolinea Priolo-. L’interramento della linea è un’opera attesa da anni, che apporterà un triplo beneficio: permetterà uno snellimento del traffico cittadino, garantirà la riqualificazione in senso sostenibile di un’area importante della città e renderà migliore il viaggio lungo questa tratta, molto utilizzata dai pendolari”. L’interramento prevede un investimento totale di 75,8 milioni di euro. Di questi, 57,3 rientrano nell’ambito di Pimbo (ovvero il Progetto integrato della Mobilità bolognese): 51,8 di stanziamento ministeriale e 5,4 di risorse del Comune di Bologna. I restanti 18,5 milioni sono stati invece messi a disposizione dalla Regione. Il progetto è diretto dal Comune e realizzato da FER, mentre la Regione è soggetto proprietario dell’infrastruttura ferroviaria. Piste ciclabili e zone verdi al posto del sedime ferroviario L’intervento si divide in due aree di cantiere. La prima, compresa tra via Paolo Fabbri e via Rimesse, prevede il proseguimento della galleria di via Zanolini con la soppressione di alcuni passaggi a livello in via Fabbri, via Libia e via Rimesse. Verrà realizzata una nuova fermata, ‘Libia’, anche a servizio del Policlinico Sant’Orsola, e adeguata quella esistente ‘Rimesse’. Attualmente è già stato realizzato il 40% delle pareti di gallerie e trincee, consolidato il ponte di via Bentivogli, ormai completata la rimozione e lo spostamento dei sottoservizi di via Libia, mentre sono partiti gli scavi tra via Fabbri e via Cellini. La seconda, tra via Cellini e via Larga, prevede, invece, la soppressione dei passaggi a livello delle due strade, l’abbassamento del binario esistente e l’adeguamento della fermata di via Larga. Lungo tutto il percorso interessato dai lavori, l’area di superficie verrà riqualificata con verde pubblico, piste ciclabili e aree a uso pubblico.

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CALCIO: Mattarella incontra Bologna e Milan, "Siete un riferimento"

SPORT - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale le squadre finaliste della Coppa Italia, Milan e Bologna. Nel suo discorso, ha ricordato ai giocatori l’importanza del loro ruolo come modelli per i giovani, sia in Italia che nei Paesi d’origine di molti atleti. Ha sottolineato che il comportamento in campo e fuori rappresenta un esempio per tanti ragazzi e ragazze, e che questa visibilità comporta una grande responsabilità. Mattarella ha inoltre evidenziato il valore etico dello sport e di chi lo pratica ad alti livelli, sottolineando che i campioni sono spesso punti di riferimento per le nuove generazioni. Ha poi fatto un riferimento anche al crescente ruolo del calcio femminile, segno di uno sport sempre più inclusivo e capace di unire la comunità nazionale attorno a valori condivisi.

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