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BOLOGNA: Inaugurato un nuovo studentato, alloggi a pochi passi dal centro universitario | VIDEO

ATTUALITÀ - Continua il progetto dell’Università Alma Mater per la riqualificazione e la creazione di nuovi spazi e nuovi alloggi per gli studenti. Un piano a livello regionale, per combattere l’emergenza abitativa. Un nuovo studentato con 57 posti letto è stato inaugurato in via Belmeloro, a pochi passi dal centro universitario di via Zamboni a Bologna. Ampi spazi, aule studio e 1000mq di area verde, per una struttura rimessa completamente a nuovo e riqualificata sotto l’aspetto energetico, che prima ospitava lo stabulario dell’Istituto di Medicina Veterinaria. Un investimento di quasi 9 milioni di euro stanziati dall’Università, insieme a un contributo ministeriale e regionale. Un altro segnale per contrastare l’emergenza abitativa a Bologna e a livello regionale, rientrante nel Piano Edilizio dell’Alma Mater che prevede di realizzare 800 nuovi posti letto.

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BOLOGNA: Omicidio Severi, la sentenza attesa il 17 aprile, chiesta conferma ergastolo | VIDEO

CRONACA - È durata oltre dieci ore oggi l’udienza in Corte d’Assise d’Appello di Bologna del processo per l’omicidio di Franco Severi, l'agricoltore romagnolo trovato decapitato nel giugno del 2022 e per il cui omicidio si trova imputato il fratello. La lunga giornata in aula ha visto lo svolgimento di gran parte della nuova istruttoria in vista della rivalutazione dell’ergastolo inflitto in primo grado a Daniele Severi, 65 anni, ex autista di ambulanze, condannato lo scorso 24 maggio dalla Corte d’Assise di Forlì per l’uccisione del fratello minore, Franco, 53 anni. Il procedimento, trattato in primo grado attraverso una ventina di udienze, è stato aggiornato al 17 aprile per l’arringa conclusiva della difesa e la successiva camera di consiglio. A presiedere il collegio giudicante, composto da due togati e sei popolari, è il giudice Domenico Stigliano. Nel corso della requisitoria, la procuratrice generale Rossella Poggioli ha ribadito la richiesta di conferma della pena massima: “Un omicidio a cui è seguita una decapitazione, una brutalità con cui l'assassino ha manifestato tutto il disprezzo che aveva per Franco Severi”, ha dichiarato, richiamando le tesi già espresse in primo grado dalla pm Federica Messina. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il delitto sarebbe avvenuto il 21 giugno 2022, con il successivo occultamento della testa della vittima, mai ritrovata nonostante estese ricerche. Il presunto movente sarebbe legato alla volontà di impossessarsi del podere di famiglia. Per Poggioli, il quadro probatorio è “granitico oltre ogni ragionevole dubbio”, con elementi chiave rappresentati dalle tracce di sangue della vittima trovate sulle scarpe dell’imputato, dai guanti insanguinati rinvenuti nel vano motore della sua Panda e dalle particelle di polvere da sparo sugli slip della vittima, unico indumento ritrovato. A sostenere la linea dell’accusa anche l’avvocato Max Starni, rappresentante dei familiari delle parti civili: “Le scarpe e i guanti valgono come prove fumanti”. Starni ha sottolineato come il sangue sulle scarpe di Daniele fosse “recente” e non degradato, e come i guanti, pur intrisi di sangue all’esterno, fossero privi di tracce biologiche all’interno. Secondo il legale, ciò sarebbe compatibile con l’uso di sottoguanti in lattice, pratica abituale per un ex soccorritore come l’imputato. Di segno opposto la linea difensiva degli avvocati Marco Martines e Maria Antonietta Corsetti, che hanno chiesto un “approccio scientifico” e contestato l’attendibilità delle prove emerse. Martines ha evidenziato differenze significative nella tipologia di sangue trovato sulle calzature rispetto a quello rinvenuto sulle ciabatte della vittima, parlando di “una ricostruzione che non quadra”. Sui guanti, la difesa ha ribadito che Severi ne ha sempre negato la paternità, sostenendo la possibilità che siano stati collocati da altri in un punto accessibile del cofano. La giornata si è aperta con una richiesta della difesa di ammettere nuove perizie e una prova tardiva: un articolo di novembre 2023 in cui un familiare avrebbe riferito di un vecchio litigio tra i due fratelli, durante il quale Franco avrebbe avuto un’epistassi. L’elemento, accompagnato da una registrazione audio, è stato acquisito agli atti per accordo tra le parti, ma la Corte ha respinto l’ipotesi di nuove indagini, ritenendo il quadro probatorio già completo. È stato inoltre segnalato che il testimone in questione soffrirebbe di gravi problemi cognitivi. Il processo riprenderà giovedì 17 aprile alle ore 15 con l’arringa finale della difesa e la successiva decisione della Corte.

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CALCIO: Cesena Femminile d'assalto, Verona è conquistata

SPORT - Non sembrava una trasferta facile per il Cesena Femminile, quella di Verona, eppure la squadra di mister Conte ha fatto tutto quello che era necessario perché lo diventasse: la partenza è stata a razzo, infatti, e il risultato si è sbloccato già al 10’ grazie a Jansen, pronta a ribadire in rete dopo una traversa colpita da Sofia Testa. Solo due minuti più tardi è poi arrivato anche il raddoppio: ancora Testa protagonista sulla fascia, cross preciso in area per Tironi che controlla, salta la difesa e infila il punto dello 0-2. Il primo tempo è poi proseguito senza ulteriori sussulti fino al 37’, quando Jansen ha approfittato di un errore difensivo per rubare e involarsi verso la porta avversaria per firmare così la doppietta personale e, soprattutto, arrotondare il risultato sullo 0-3 prima dell’intervallo. Nel secondo tempo l’Hellas ha cercato di rientrare in partita, creando però solo qualche sporadica occasione con Peretti e Dallagiacoma, ma il Cesena ha saputo gestire bene il vantaggio. Solo nel finale, all'89’, è arrivato il gol della bandiera delle padrone di casa: quando Peretti ha fatto da sponda di testa per Bernardi che ha accorciato le distanze per un match conclusosi così sull'1-3.   Foto: Cesena Femminile

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BOLOGNA: Cassazione elenca tra i delitti dei Nar l'omicidio Mattarella

CRONACA - "Con la motivazione della sentenza della Suprema Corte di Cassazione nel processo in cui il terrorista neofascista dei Nar Gilberto Cavallini è stato condannato all'ergastolo per la strage del 2 agosto 1980, si scrive una pagina fondamentale di giustizia". Lo scrivono i legali di parte civile Andrea Speranzoni, Lisa Baravelli, Alessandro Forti e Alessia Merluzzi, che esprimono inoltre "soddisfazione per questo ulteriore e irrevocabile passo verso la piena verità e la giustizia per le vittime della strage e per tutta la collettività".I legali rilevano inoltre che "la Corte, elencando i delitti attribuibili ai Nar, menziona anche l'omicidio di Piersanti Mattarella avvenuto a Palermo il 6 gennaio 1980, valorizzando in tal modo tutte quelle parti delle motivazioni di merito che hanno riletto questo gravissimo delitto politico". Per gli avvocati di parte civile, infine, "la Suprema Corte ha confermato la responsabilità del Cavallini, del gruppo terroristico Nar e del neofascismo italiano nella commissione del più atroce e grave delitto commesso nell'Italia repubblicana. Una strage politica che, oltre a sacrificare 85 vite umane, voleva colpire mortalmente la democrazia ed il suo sviluppo".

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BASKET: Udine promossa in serie A, si scalda la volata play-off | VIDEO

SPORT - La gara più attesa ha prodotto il primo verdetto: Udine ha festeggiato la promozione in serie A battendo proprio la grande rivale Rimini, in un PalaCarnera in delirio. "Innanzitutto - è il commento di fine gara di coach Dell'Agnello" -  faccio i complimenti sinceri a Udine per aver vinto il campionato. Sono stati davvero bravissimi, probabilmente la squadra più continua di tutta la stagione. Credo siano stati gli unici a non aver mai perso due partite di fila, e questo dice molto sulla loro solidità. Non dimentichiamo che nel loro roster ci sono otto giocatori, su undici totali, che hanno già vinto almeno una volta il campionato di A2: un dato importante che spiega anche perché, sin da agosto, fossero considerati i favoriti naturali. Da parte nostra, abbiamo fatto la nostra partita. In attacco siamo stati bravi, mettendo a segno 86 punti contro quella che è, numeri alla mano, la miglior difesa del campionato. Certo, avremmo potuto essere più concreti in fase difensiva, ma l’intensità fisica della gara ci ha messo davvero in difficoltà in certi momenti". Intanto si fa sempre più incandescente la corsa per i play-off: a due giornate dal termine della regular season, Rimini è ora a una vittoria dal blindare la seconda piazza dagli assalti di Cantù, Forlì ha invece lanciato la volata per la quarta piazza grazie all'importante vittoria conquistata nel derby con la Fortitudo. Proprio quella dei biancoblù è invece la situazione più complicata: gli infortuni hanno compromesso la prova dell'Unieuro Arena e ora la squadra di coach Caja sarà chiamata a un'autentica impresa contro Rimini e Livorno per risalire nelle posizioni che contano, evitando le forche caudine dei play-in.

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