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CALCIO: Il Bologna si arrende solo nel finale al Monaco

SPORT - All’86’ è risultata decisiva la rete del capitano dei monegaschi Kehrer sulla battuta di un calcio d'angolo.   Nella quarta giornata di Champions League il Bologna esce sconfitto per 0-1 dal Monaco. Il primo tempo è scoppiettante e vissuto ad alti ritmi. Al 9’ il sinistro di Miranda è alto di poco, poi sono gli ospiti a innescare Embolo che si gira e calcia ma trova la risposta di Skorupski, bravo con le dita a deviare la sfera sul palo. Gli ospiti sfondano al 19’ con l’incornata di Singo però nel contrasto aereo commette un fallo su Skorupski e l’arbitro annulla su suggerimento del Var. I rossoblù vanno in apnea e faticano a reggere la manovra dei monegaschi, ancora Skorupski salva la propria porta sul siluro calciato dalla punizione di Golovin. Prima del riposo i padroni di casa escono dal guscio e provano a colpire. Beukema di destro impensierisce Majecki sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, poi al 41’ è Castro a infilare il vantaggio ma l’azione è fermata per un fuorigioco di Ndoye. Sono gli ospiti a sfiorare il gol con il destro-sinistro di Akliouche e ancora Skorupski di pugno salva i suoi. Nella ripresa non succede nulla fino a quattro dalla fine: sulla battuta di un calcio d’angolo del Monaco, Kehrer è indisturbato e insacca da pochi passi il definitivo 0-1 che condanna il Bologna alla terza sconfitta in Champions League.

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BOLOGNA: Cala la produzione di macchine agricole, -19,5% nel 2024

ATTUALITÀ - Per quest'anno FederUnacoma prevede una flessione del 19,5% nella produzione di macchine agricole: il valore complessivo sarà intorno ai 13,2 miliardi, 3,2 miliardi in meno rispetto al 2023. È quanto emerge dai dati presentati a Bologna, nella conferenza stampa di presentazione di Eima International: la manifestazione delle macchine agricole si terrà da domani a domenica negli spazi di BolognaFiere. Il calo riguarderà le varie tipologie di macchine: trattrici (-25%), trattrici incomplete e ricambi (-28,6%), macchine operatrici e attrezzature (-16,5%), componentistica (-17,5%), macchine per il giardinaggio e la cura del verde (-22,2%). Nella contrazione pesa la flessione della domanda interna: nei primi nove mesi del 2024 le immatricolazioni di trattrici sono scese del 15,6% (dopo il passivo del 12,9% del 2023). Perdono terreno tutti i comparti tranne macchine e attrezzature per il giardinaggio (+1,2%), ma non basta a recuperare quanto perso nel biennio 2022-2023. Pesa però soprattutto la contrazione della domanda estera. Le vendite sui mercati internazionali (esclusi componentistica e giardinaggio) sono calate del 9%, con un valore di 3,41 miliardi. I mercati principali sono Stati Uniti, Francia e Germania, seguiti dalla Turchia. Da qui a fine 2024 non sono previsti miglioramenti: "Secondo il 60% delle case costruttrici censite, un'inversione di tendenza potrebbe concretizzarsi a partire dalla seconda metà del 2025", spiega la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio, secondo cui "la ripresa potrebbe essere favorita da una stabilizzazione del quadro economico complessivo, ma per quanto riguarda la domanda interna molto dipende dalla messa a regime del sistema di incentivazione per l'acquisto di macchinari agricoli di ultima generazione". Le difficoltà italiane corrono in parallelo con quelle dei mercati mondiali: secondo Agrievolution, l'organismo che raggruppa le associazioni di costruttori dei principali Paesi, si prevede che a fine anno le trattrici vendute nel mondo non saranno più di 2 milioni, il livello più basso dal 2016. Un calo congiunturale, mentre sul medio-lungo periodo il fabbisogno dovrebbe crescere.

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BOLOGNA: Simulano rapina in bar, tre denunciati

CRONACA - A insospettire i poliziotti è stata per prima cosa la durata della rapina, ricavata dai filmati della videosorveglianza: appena 19 secondi, troppo poco per minacciare con una pistola e prendere a pugni la barista, recuperare da un cassetto le chiavi della cassaforte, aprirla e arraffare il denaro, poco meno di 4.500 euro. E infatti, quella denunciata lo scorso 4 agosto da una dipendente di una caffetteria nell'area del centro commerciale Navile di Bologna era una messinscena, architettata dal marito della barista, 24enne di origine moldava, insieme a un complice, anche lui 24enne bolognese, e alla stessa ragazza, 23enne moldava. I tre sono stati denunciati a piede libero dalla polizia per furto aggravato ai danni del bar, la giovane è accusata anche di simulazione di reato. A smascherarli sono stati gli investigatori della Squadra Mobile, esaminando i video delle telecamere di sorveglianza del centro commerciale. Il rapinatore, mascherato con un cappuccio nero, si vede arrivare in bici e poi entrare nel bar, che sta aprendo in quel momento, impugnando una pistola. Dopo 19 secondi si allontana sulla stessa bici verso via Colombo. L'attenzione dei poliziotti è stata attirata da un furgone bianco che sostava nel luogo in cui il rapinatore viene perso di vista. Lo stesso furgone era stato ripreso, in alcuni filmati antecedenti la rapina, mentre sembrava seguire l'auto con cui la barista era arrivata al lavoro da Sasso Marconi, dove abita. Individuata la targa del furgone, si è scoperto che, benché intestato a un commerciante ambulante di Rimini, in quei giorni era in uso a un 23enne bolognese con vari precedenti, che tra l'altro risultava essere un conoscente del marito della barista, anche lui con precedenti: i due infatti erano stati in più occasioni controllati insieme dalle forze dell'ordine. A confermare i sospetti, a quel punto già piuttosto solidi, è stata la successiva perquisizione a casa del 'finto' rapinatore, dove i poliziotti hanno trovato la pistola (una 'scacciacani' senza tappo rosso), la bicicletta ripresa nei video e alcuni dei vestiti utilizzati durante la rapina. La felpa che indossava è stata invece rinvenuta a casa della barista e del marito. E' stato poi quest'ultimo a confessare ai poliziotti che la rapina era una messinscena e che tutto il denaro, 4.370 euro, era già stato speso per saldare alcuni debiti.

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BOLOGNA: Incidente Toyota, confermata continuità contrattuale per i lavoratori | VIDEO

ATTUALITÀ - In attesa della chiusura delle indagini dopo il grave incidente alla Toyota di Bologna, c’è stato un incontro nella sede della Città Metropolitana tra le diverse parti coinvolte per lavorare sulla ripartenza dell’attività: tra i diversi punti affrontanti, la garanzia della continuità lavorativa e un piano di sicurezza da estendere a tutto il comparto metalmeccanico nazionale. Un incontro a Bologna tra la Toyota Handling Manufacturing Italy, la città Metropolitana, la regione e i sindacati per fare il punto dopo l’incidente che ha visto la morte di due lavoratori e numerosi feriti. Al centro un accordo tra le parti per la conferma della continuità lavorativa a livello contrattuale dei lavoratori, un piano di sicurezza globale che comprenda tutto il settore metalmeccanico nazionale, con la creazione di due tavoli permanenti a livello nazionale e locale e una strategia di ripartenza immediata dell’attività produttiva e della messa in sicurezza dell’impianto dopo la chiusura delle indagini. Passi importanti con la conferma da parte della Toyota di mantenere attivo il sito produttivo di Borgo Panigale (con la creazione di un supporto psicologico per i lavoratori a carico dell’azienda) e dopo il dissequestro dei server da parte dell’autorità giudiziaria per favorire la ripartenza.

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FORLI': Botte per una rapina, disposte misure cautelari

CRONACA - I carabinieri di Forlì, applicando una misura disposta dal gip, hanno portato in carcere un uomo di 37 anni e applicato i domicilari per uno di 50 e uno di 43, tutti residenti in città, accusati di rapina in concorso, porto di armi e oggetti atti ad offendere. La vicenda risale al dicembre 2023, quando in città venne commessa una rapina ai danni di un uomo di Forlì, che dopo essere stato violentemente aggredito, riportando un trauma cranico, era stato derubato del proprio borsello contenente lo smartphone, documenti, carte postali e denaro contante. Le indagini dei militari hanno portato ad individuare i tre soggetti, denunciandoli in stato di libertà. Considerando, però, la gravità della condotta e il rischio di reiterazione del reato, il Tribunale di Forlì ha emesso la misura restrittiva, disponendo la custodia cautelare in carcere per il 37enne e i domiciliari per gli altri due.

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