BOLOGNA: 44 anni dalla strage di Ustica, Bonfietti e Lepore, “No a revisionismi” | VIDEO
CRONACA -
A pochi giorni dal 44esimo anniversario della strage di Ustica, il 27 giugno, tornano le polemiche sulla vicenda del Dc9 dell'Itavia abbattuto nei cieli italiani durante una battaglia aerea tra aerei libici e caccia Nato con 81 persone a bordo tutte morte. A contestare quanto stabilito dai tribunali con sentenza del giudice Rosario Priore, il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, e l'ex ministro Carlo Giovanardi, che ripropongono la tesi, scartata dai giudici, dell'esplosione a bordo del velivolo di una bomba, attribuendone la responsabilità al terrorismo palestinese. A stigmatizzare le loro esternazioni, durante la presentazione a Palazzo D'Accursio delle iniziative per l'anniversario ormai vicino, Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica che ha definito “disgustose e offensive” le parole di Gasparri e Giovanardi, per i quali, la sera del 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica “non c'era nessun aereo militare in volo in prossimità del Dc-9” dell'Itavia, e il sindaco di Bologna Matteo Lepore. "Tutto questo non è vero - scandisce Bonfietti - perché c'è un magistrato che dice che non lo è. Mistificando rendono ai giovani tutto più difficile". "Continua l'azione di revisionismo e depistaggio, con dichiarazioni del centrodestra, anche di un esponente importante come Gasparri, che portano avanti le linee revisioniste di una sedicente associazione per la memoria dei familiari, nata per osteggiare l'associazione dei familiari delle vittime e la verità" ha commentato Lepore. "Mi spaventa questa destra istituzionale di governo che si è candidata alle elezioni, vuole governare questo Paese e adesso vuole anche mani libere con il premierato per riscrivere la storia del Paese, a partire dalle stragi" ha aggiunto.