BOLOGNA: Riapre il Cinema Modernissimo, Bellocchio, “Qui controtendenza”
CRONACA -
A Bologna riapre lo storico Cinema Modernissimo dopo 10 anni di lavori. “Questo è solo l'antipasto. Vogliamo continuare a investire nei luoghi della cultura e salvare le sale cinematografiche della città” promette il sindaco Matteo Lepore.
Una festa di inaugurazione di dieci giorni, fino al 30 novembre, accompagnerà la riapertura del Cinema Modernissimo a Bologna, la sala storica tra piazza Re Enzo e via Rizzoli. Dopo quasi dieci anni di lavori, a tenerlo a battesimo è stato il regista Marco Bellocchio, presidente della Cineteca. Il cinema è ospitato dal sotterraneo di Palazzo Ronzani ed è stato costruito in pieno stile Liberty nel 1915. Tante le personalità presenti all'inaugurazione che hanno affiancato il sindaco Matteo Lepore nel taglio del nastro: Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, la direttrice generale di Confindustria Emilia, Tiziana Ferrari e Giancarlo Basili, direttore artistico del progetto di riqualificazione della sala. Il Modernissimo non sarà solo un cinema ma molto di più e proporrà classici, restauri, film contemporanei, incontri e momenti artistici. "Questa del Modernissimo è una grande soddisfazione per Bologna e per tutto il cinema, grazie quindi a chi ci ha lavorato” sottolinea Bellocchio. “È un cinema in più – aggiunge - ed è in centro, in una città che ha tanti studenti e giovani come Bologna, con una programmazione straordinaria, di film nuovi e antichi, anche in lingua originale. È il cinema, ed è un'inversione di tendenza" rispetto alle multisale. “Bologna più che mai è la città del cinema, è il luogo della Cineteca, dove i film italiani e del mondo si restaurano e si conservano, dove vengono volentieri i cineasti – commenta Farinelli -. La lingua del cinema è una lingua universale, oggi è un giorno di festa per la città e per tutto il cinema: di solito, posti come questo vengono trasformati in multisale, oppure vengono chiusi. La dimostrazione di oggi, invece, è che la cultura è qualcosa di fondamentale e di profondo, per la nostra città e per ognuno di noi". "È un momento importante per Bologna, in questo progetto abbiamo creduto tanto come ministero. Il 'Modernissimo' è un simbolo della rinascita delle sale cinematografiche, nell'ambito di un momento di grande ripresa del nostro cinema” commenta la sottosegretaria Bergonzoni. “Gli investimenti in questo settore continueranno – spiega - aumentando anche i fondi stanziati alla Fondazione Cineteca di Bologna e facendo entrare anche il ministero nella sua compagine, per rimarcare ancora la sua rilevanza nazionale e internazionale". "Il cinema Modernissimo è solo l'antipasto. Vogliamo continuare a investire nei luoghi della cultura e salvare le sale cinematografiche della città, che abbiamo già strappato all'edilizia speculativa” annuncia il sindaco Lepore. “È la nostra missione e questo è il nostro cinema 'pubblico': vogliamo creare un nuovo pubblico di riferimento, salvaguardando le maestranze che già ci sono, e andare avanti su progetti come l'archivio Zangheri della Cineteca".