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CESENA: Caso Golinucci, la Procura di Forlì chiede l'archiviazione

CRONACA - La Procura di Forlì ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta riaperta a inizio anno sulla scomparsa di Cristina Golinucci, la giovane, sparita a 21 anni il primo settembre del 1992 davanti al convento dei Frati Cappuccini di Cesena. La richiesta di archiviazione del fascicolo per omicidio, rimasto a carico di ignoti, è del procuratore Maria Teresa Cameli e del pm Laura Brunelli ed è stata inviata al Gip: il motivo della richiesta di disporre l'archiviazione "per non essere stati ancora identificati gli autori dell'omicidio" ai danni di Cristina.

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BOLOGNA: Vertenza Marelli, l'azienda sospende la chiusura dello stabilmento di Crevalcore

ATTUALITÀ - “Oggi si apre un nuovo cantiere, con la serietà di tutti i soggetti in campo, per trovare una soluzione per i 229 lavoratori coinvolti e il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore, sapendo che occupazione e sito produttivo vanno salvaguardati. La sospensione della procedura di cessazione attività è un primo risultato concreto che si deve all’azione congiunta della Regione insieme ai lavoratori, le organizzazioni sindacali e gli Enti locali. Siamo pronti a discutere con responsabilità insieme al Governo, al territorio e alle parti sociali senza escludere alcuna ipotesi di lavoro, a partire dalla possibilità di convincere Marelli a tornare sui propri passi e investire seriamente su Crevalcore, sulla base di un piano industriale condiviso. Il ministro Urso ha proposto di far diventare questa discussione un modello per accompagnare la transizione del settore dell'automotive, ma diciamo con forza al ministro che un tale modello non può in alcun modo prevedere una cessata attività". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Magneti Marelli e l’ipotesi di chiusura dello stabilimento di Crevalcore (Bologna). Oggi a Roma al tavolo di crisi erano presenti il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, rappresentanti di Invitalia, la Regione Emilia-Romagna con l’assessore Colla, la Città Metropolitana di Bologna, organizzazioni sindacali nazionali e regionali emiliano-romagnole e vertici della proprietà. La Marelli durante l’incontro si è detta disposta a “sospendere” a tempo indefinito la procedura di cessazione e licenziamento dei 229 lavoratori, in attesa di trovare una soluzione per il sito di Crevalcore a un tavolo congiunto con Governo, Regione Emilia-Romagna e parti sociali. “Se si apre un confronto per trovare una soluzione per tutti i lavoratori e per il futuro di un pezzo importante della filiera italiana dell’automotive, si fa un primo passo in avanti. Ma la nostra opzione irrinunciabile resta quella di togliere dal tavolo la cessazione di attività- proseguono Bonaccini e Colla- perché illogica e irresponsabile. Sul resto, siamo pronti a fare la nostra parte insieme al Governo, a Invitalia e agli altri Enti locali per accompagnare un progetto serio di reindustrializzazione che dia certezza di un futuro produttivo e occupazionale allo stabilimento di Crevalcore". La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori. L’8 novembre già fissata una nuova riunione al Ministero, sull’ipotesi di reindustrializzazione del sito Marelli di Crevalcore.

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BOLOGNA: Siglato in Questura il protocollo per recuperare gli uomini violenti | VIDEO

CRONACA - Questura, Ausl di Bologna e l’associazione ‘Senza violenza’ scendono in campo insieme contro la violenza sulle donne, siglando un protocollo per recuperare gli uomini violenti. Prezioso, in questo contesto - sottolinea il questore, Isabella Fusiello -, lo strumento dell’ammonimento da parte della Questura. La Questura di Bologna sigla un protocollo con l'Ausl e l'associazione 'Senza violenza' per individuare gli uomini violenti e avviarli verso un percorso di recupero, prima che i loro comportamenti li portino ad azioni sempre più gravi, o addirittura irreparabili, come il femminicidio. “Bisogna capire perché un uomo arriva ad annientare fisicamente la compagna, e in alcuni casi l'intera famiglia, finendo poi spesso per suicidarsi, anche perché si parla spesso di inasprire le pene ma i femminicidi non calano" ha sottolineato Fusiello che ha posto l’accento sull’efficacia dello strumento dell’ammonizione del questore verso i colpevoli di maltrattamento e stalking. In nessun caso di femminicidio – evidenzia Fusiello - l'autore del delitto aveva, in precedenza, ricevuto un ammonimento". Dati della Questura alla mano, gli ammonimenti a Bologna per violenza domestica e atti persecutori sono aumentati del 200% dal 2021, passando da circa 35 ai 69 del 2022, mentre quest’anno sono già arrivati a 63.

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CALCIO: Cesena, Ciofi non vuole mollare la presa, "Continuiamo su questa strada" | VIDEO

SPORT - Il Cesena sta proseguendo la propria rincorsa alla vetta in serie C: la striscia di cinque vittorie consecutive ha completamente mutato il volto della classifica ma non lo spirito dei bianconeri che ora vogliono allungare il passo nel posticipo di lunedì ad Arezzo.

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SAN MARINO: Accordo di associazione Ue, “lavori chiusi entro fine anno” | VIDEO

POLITICA - Il negoziato per l’accordo di associazione con l’Unione europea per San Marino potrebbe concludersi “entro la fine dell’anno”, spiega il segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari. La trattativa va avanti su temi sensibili come le quote di ingresso e l’integrazione dei servizi finanziari. “La collaborazione con Andorra va avanti da tempo. In queste ultime battute finali abbiamo convenuto di mettere insieme le forze”, rivela il ministro sammarinese. Il vantaggio “peculiare” e “importante”, secondo Beccari, è l’integrazione con il mercato unico, mantenendo però “lo status di Stato terzo” senza avere il problema “dell’allineamento europeo su tante materie”. Sono però previsti dei “contraccolpi” dovuti all’adattamento. “L’aspetto che probabilmente è più controverso è quello della concorrenza”, afferma Beccari, per il quale servono “delle misure di mitigazione per far sì che le nostre realtà, che sono piccole rispetto a quelle del panorama europeo, abbiano modo di potersi adeguare in maniera graduale”. Nella trattativa, il Titano punta “a evitare degli effetti non gestibili sul tessuto economico-sociale”. “È importante per noi avere un sistema graduale che ponga dei limiti delle nuove residente”, dice il segretario, perché “se il numero dei residenti dovesse aumentare oltre una certa misura, in un territorio così piccolo questo avrebbe un impatto importante”. Il punto più delicato della trattativa? L’integrazione dei meccanismi per il controllo delle banche. “Stiamo discutendo sulle modalità applicative e quelle che poi saranno le fasi di attivazione di questo scenario, perché non è un interruttore rispetto al quale si gira la chiave”. Le autorità di vigilanza del Titano, come quelle degli altri Stati membri, “saranno in qualche modo subordinate alle autorità di vigilanza europee, ma continueranno a mantenere la loro operatività all’interno del nostro territorio”.

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