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CALCIO: Cesena, Toscano avverte, “Col Lecco non bisogna fare calcoli” | VIDEO

SPORT - Altri 90 minuti e il Cesena saprà se potrà ambire alla tanta agognata finale playoff e cullare il sogno di tornare in serie B. Prima di qualunque calcolo c’è però un avversario, il Lecco, capace sia contro l’Ancona che con il Pordenone di ribaltare il risultato nella gara di ritorno. Ecco perché per la sfida del Manuzzi contro i lombardi guidati da Foschi, il tecnico Toscano sprona i suoi a evitare alcun tipo di distrazione e mantenere la barra dritta nel rettangolo di gioco.

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CESENA: Lattuca critico dopo il vertice romano, "preoccupa silenzio su commissario"

POLITICA - Ci preoccupa “il silenzio assordante rispetto alla creazione di una struttura commissariale a cui siano affidate risorse e poteri per potere affrontare da subito la ricostruzione e il ripristino della sicurezza idrogeologica del nostro territorio”. Così, in una nota, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca dopo l’incontro odierno col governo a palazzo Chigi per il dopo alluvione. “L’idea, condivisa da tutti sindaci presenti oggi a Roma – aggiunge - è di seguire l’esempio adottato in occasione del terremoto in Emilia del 2012, laddove si individuarono le figure commissariali nei Presidenti di Regione.  Noi siamo pronti a dare il nostro contributo.  Se il Governo preferisce un'altra strada lo dica ma scelga. Quella del Commissario è una figura che serve subito. Il Governo ha la facoltà e il dovere di prendere questa decisione senza ulteriori tentennamenti”.  “A tre settimane dall’alluvione, oggi abbiamo incontrato per la prima volta il Governo che, dall’inizio dell’emergenza, non ha mancato di farci sentire la propria vicinanza”, sottolinea poi il primo cittadino cesenate.  “La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha condiviso le nostre richieste, dichiarando l’obiettivo di indennizzi al 100% per famiglie e imprese. Al momento però non c’è l’individuazione delle risorse e non ci è stato comunicato in che modo saranno erogate. Questo è un tema di fondamentale importanza: migliaia di famiglie in tutta la Romagna hanno bisogno dei rimborsi per poter tornare nelle proprie abitazioni”.

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FERRARA: Mafia nigeriana, 17 imputati condannati, pene per oltre 230 anni

CRONACA - Il clan nigeriano Arobaga/Vikings di Ferrara era una organizzazione mafiosa. Quella che per anni ha comandato all'ombra del Grattacielo della stazione e nel quartiere Gad (di fatto l'area monopolizzata dal clan) era "mafia nigeriana" che imponeva tutto con violenza e sangue. E si arricchiva con traffici di droga per chili e chili a settimane dall'Olanda.   Lo ha sentenziato oggi il tribunale di Ferrara condannando 17 imputati a pene per 230 anni e 5 mesi totali di reclusione, raddoppiando quasi le richieste dell'accusa, riconoscendo l'associazione mafiosa per tutti, come aveva sostenuto il pm Roberto Ceroni della Dda di Bologna che assieme alla pm ferrarese Isabella Cavallari ha condotto le indagini della squadra mobile e sostenuto le accuse in due anni di processo. Le condanne che vanno dal massimo di 22 anni di carcere per il capo degli Arobaga, Emmanuel Okenwua detto dj Boogye (chiesti 13 anni dal pm) a 20 anni di carcere per l'altro capo Albert Emmanuel, detto Raska, coordinatore nazionale del clan (per lui solo 15 anni dall'accusa) e così via pen di 17, 13 e la minima di 9 anni. Il pm Ceroni ha convinto i giudici, dunque (presidente Lepore a latere Migliorelli e Martinelli) sostenendo che in due anni di indagini (dal 2018 al 2020), si era arrivati a riscontri, per affermare che i fatti contestati - a partire del tentato omicidio con il machete invia Morata - "trasudano mafiosità": era l'agguato al capo del clan rivale degli Eye, quel Stephen Oboh cui fracassarono la testa (tentarono, perché poi si salvò) e che oggi è sparito, irreperibile. Per la "mafiosità" contestata, alla fine della requisitoria Ceroni aveva chiesto una pena complessiva di 124 anni e 10 mesi di carcere. Ora i difensori, sorpresi dalla "severità" delle pene, si limitano a dire che le "sentenze si rispettano, ma per fortuna c'è la corte d'appello", ovviamente anticipando il ricorso in secondo grado. Il tribunale ha anche riconosciuto come risarcimento parziale (da liquidarsi poi in civile) una provvisionale danni al Comune di Ferrara per 100 mila euro da dividersi tra i 17 imputati. Danni riconosciuti anche all'unica vittima delle violenze di dj Boogye, la donna nigeriana che venne ricattata e minacciata di morte alla quale andranno 5.000 euro.   "Il nostro impegno nella lotta alla mafia nigeriana (che il Pd si ostinava a negare) segna oggi un punto importante, che conferma le ragioni di anni di battaglie (condotte da prima dell'inizio del mandato)", commenta il sindaco Alan Fabbri. "Se qualche esponente del Pd ancora nutrisse dubbi, oggi la giustizia pone la parola definitiva sul fenomeno che la sinistra al governo di Ferrara troppo a lungo ha ignorato: era mafia nigeriana. Ciò che si sancisce oggi è una nuova e definitiva conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto".

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ROMA: Regioni e Comuni alluvionati incontrano il governo, “Fare presto”

ATTUALITÀ - Indennizzi e commissario, prima possibile. Sono le richieste di sindaci, presidenti di provincia e vertici regionali di Emilia-Romagna, Marche e Toscana, ricevuti a Palazzo Chigi dal governo per parlare del post-alluvione. "Questo sarà un tavolo operativo per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni, per discutere su cosa fare e come agire al meglio – ha affermato la premier Giorgia Meloni –, un tavolo permanente che, in attesa della definizione della struttura commissariale, sarà coordinato all'interno del governo dal ministro Musumeci". La presidente del Consiglio ha invitato i presenti a collaborare per affinare il primo decreto legge da due miliardi emanato. Dall’altra parte del tavolo c’è fretta di ottenere indicazioni operative. "Chiederemo risposte in tempi brevi perché - dice il sindaco di Bologna Lepore - vediamo già diversi ritardi. Abbiamo bisogno di punti di riferimento e una struttura commissariale è urgente averla, così come è urgente avere risposte sulle risorse. Ancora non sappiamo per quanto riguarda le infrastrutture e le strade come ci dobbiamo muovere come Comuni". "Chiarezza sugli indennizzi, perché i cittadini hanno subito danni per migliaia di euro" chiede anche il sindaco di Ravenna de Pascale. Al coro si uniscono tutti i primi cittadini, che convergono per la scelta del commissario sul nome del presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini. Il quale chiede risorse: "Non siamo riusciti ancora a fare il conto se nel decreto ci sono 2,2 o 1,6 miliardi – spiega dopo l’incontro - è comunque una quantità di risorse importanti, ma non basta perché solo per le strade comunali e provinciali noi abbiamo 1 miliardo di euro di danni”. I sindaci dei territori alluvionati hanno consegnato al governo un documento, in cui chiedono che l'affidamento degli indennizzi sia coerente con i danni subiti e che si acceleri sulla nomina del commissario. Occorre poi una nuova strategia contro il dissesto idrogeologico e un piano strategico per la vivibilità nelle aree di montagna, che dia priorità al ripristino della viabilità devastata dalle frane. I primi cittadini chiedono poteri speciali e burocrazia zero. Settimana prossima saranno riconvocati a Roma.

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RIMINI: Poste Italiane, al via la ricerca di operatori di sportello

ATTUALITÀ - Poste Italiane ricerca a Rimini e provincia operatori di sportello da inserire negli Uffici Postali con iniziale contratto a tempo determinato e possibilità di conversione a tempo indeterminato. Le risorse individuate si occuperanno di attività di promozione e vendita di prodotti/servizi di competenza, assicurando l’espletamento delle relative procedure operative e amministrative nel rispetto degli standard di qualità e della normativa, fornendo informazioni alla clientela in ottica di fidelizzazione e sviluppo. È possibile inviare la propria candidatura entro il 15 giugno tramite la pagina web https://www.posteitaliane.it/it/lavora-con-noi.html alla voce “posizioni aperte”. Il candidato ideale è in possesso di diploma di scuola superiore quinquennale e iscrizione al collocamento mirato con appartenenza alle categorie di cui all’art. 1 della Legge 68/99 e grado di invalidità superiore al 45% (33% in caso di invalidità accertata dall’Inail). Verranno inoltre valorizzati ulteriori elementi quali il possesso della laurea.

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